Recensione:
Sereni è nudo tra diario e memoria
Giovanni Tesio, Tuttolibri - La Stampa
"Sereni è bello quando è nudo; invece molte volte egli si esibisce vestito, e di vesti che si riconoscono non sue a un miglio di distanza". Questo il giudizio che capitò a Saba di dare al suo più giovane amico e corrispondente. Un giudizio severo, ma non ingiusto, anche se un po’ troppo perentorio, come del resto a Saba accadeva di essere. A verificare la natura contingente di questo giudizio (e tuttavia quanta ragione aveva Saba di amare il Sereni prosatore!) ecco giungere in libreria due volumi di diverso spessore e di diversa impostazione, ma di eguale impegno critico e di garantita utilità.
Con il robustissimo Oscar, Poesie e prose, a cura di Giulia Raboni e con uno scritto di Pier Vincenzo Mengaldo tutto l’itinerario di Sereni (a cento anni dalla nascita, a trenta dalla scomparsa) passa tra le pagine di poesia e quelle di prosa critica, di diario e di memoria. Con il meno grosso ma tanto più intensivo e minuto commento delle prime due opere poetiche, Frontiera e Diario d’Algeria, la porzione inaugurale dell’itinerario poetico viene documentata con abbondanza di riferimenti consentendo di leggere i testi con evidente vantaggio esegetico. Ciò significa che mentre il primo libro si dedica a segnare i punti di cesura e di sutura di una vocazione sempre ostinatamente perplessa almeno quanto ostinatamente (e diversamente costante), il secondo – tra residui ermetici e già consistenti avvisi oggettuali – lavora a commentare un momento di più circoscritta e manifesta compattezza stilistica: non senza per altro tratteggiare dentro quella (per semplificare, dal ’41 al ’47) i punti di dissonanza, i momenti di transizione e di tensione, gli elementi di discontinuità e di frattura capaci di registrare le ferite e gli strappi del tempo storico, ossia della guerra e della prigionia. Ne consegue in tutt’e due i casi un rigoroso invito di lettura che nulla concede al dilettantismo e all’improvvisazione. Nella diversa impostazione e nel diverso spessore, due volumi che risultano dunque integrabili. Degni tutt’e due di essere ascoltati.
Le informazioni nella sezione "Su questo libro" possono far riferimento a edizioni diverse di questo titolo.