Recensione:
Un Csi all’epoca di Cavour
, Tuttolibri - La Stampa
Torino, 1848. La città è terrorizzata da un sanguinario serial killer dalla maschera d’argento, che il popolo ha soprannominato El Diaul, il diavolo. A dargli la caccia un giovane ufficiale dei Carabinieri Reali appena nati, Emiliano Mercalli di Saint-Just, eroe di Pastrengo, impetuoso, generoso e un po’ maldestro; meno male che ad aiutarlo c’è il medico Gualtiero Lancefroid, sorta di Sherlock Holmes sabaudo, guidato da un’incrollabile fede nella razionalità e un amore poco ricambiato per il violino. Tra i due la bellissima attrice Naide Malarò, la cui lucida intelligenza affascina e intimidisce Emiliano quasi quanto la bellezza.
Nell’ombra e nella luce (di cui pubblichiamo l’incipit qui sopra) è il Romanzo Criminale che Giancarlo De Cataldo ha immaginato nel Risorgimento, in una Torino divisa tra modernità e reazione, nuove tecnologie come l’illuminazione a gas e la mongolfiera e vecchi pregiudizi come quelli contro gli ebrei nel Ghetto. Per il magistrato tarantino l’incursione nell’800 non è una novità (sua è la sceneggiatura del film Noi credevamo di Mario Martone): in quel periodo pieno di fermenti riconosce le radici del nostro presente, gli ingranaggi che muovono ancora oggi il potere. I suoi protagonisti escono dai libri e dalla retorica dell’Unità d’Italia per raccontare avventure e passioni, partecipare allo splendente ballo di Palazzo Carignano o percorrere i «prati mefitici» della Vanchiglia, vivi e uguali all’eterno archetipo italiano, avventurieri, idealisti e mercanti divisi tra obbedienza distratta e voglia di libertà, viltà di comodo e improvviso coraggio, intelligenza politica e ambiguità criminale: il prudente Re Carlo Alberto, il suo impetuoso erede al trono Vittorio Emanuele e il cinico idealista conte di Cavour, vero regista della futura Unità, che qui rischia persino di esser preso a bastonate dal reazionario duca di Pasquier. Eterne contraddizioni del carattere nazionale che il Diaul, mostro malvagio, assassino seriale o pedina di un complotto politico, azzanna alla gola: nel profondo di ogni storia, e della Storia, scorre il sangue.
Le informazioni nella sezione "Su questo libro" possono far riferimento a edizioni diverse di questo titolo.