Articoli correlati a Semplici storie

Schulze, Ingo Semplici storie ISBN 13: 9788807720451

Semplici storie - Brossura

 
9788807720451: Semplici storie
Vedi tutte le copie di questo ISBN:
 
 
Ventinove episodi, racconti in forma di capitoli, variamente intrecciati tra loro, ambientati nella provincia dell'ex Ddr, all'indomani della caduta del Muro. Vi si narrano piccoli, apparentemente insignificanti, episodi di vita quotidiana, che costituiscono spesso momenti di snodo nelle esistenze dei protagonisti, senza che però essi ne abbiano vera consapevolezza. Storie minimali, periferiche, banali di persone qualunque che cercano di sopravvivere in un mondo trasformato. Come l'ex dirigente di partito messo in disparte dopo l'89 o la giornalista i cui articoli sono sempre meno importanti delle inserzioni pubblicitarie di cui il direttore è a caccia. O come Martin, che non fa in tempo a finire il dottorato di ricerca all'università perché dopo la caduta del Muro sono cambiati tutti i professori e i nuovi si portano i loro allievi, con conseguenze a catena per lui drammatiche: tanto che per campare finisce a fare un umiliante lavoro di promozione vestito da sub, con tanto di muta, pinne, maschera e boccaglio, per la catena Nordsee, finché non decide di andarsene arrancando sotto la pioggia nel suo costume.

Le informazioni nella sezione "Riassunto" possono far riferimento a edizioni diverse di questo titolo.

Recensione:
Le recensioni. Germania: la riunificazione è soltanto una Ford Fiesta. Il romanzo del dopo Muro: Ingo Schulze e la disillusione

Luigi Forte, Tuttolibri - La Stampa

Non so se Ingo Schulze abbia scritto con Semplici storie, egregiamente tradotto da Claudio Groff, il romanzo della riunificazione tedesca. Chi s'aspettava grandi discorsi politici, l'epos della svolta, nostalgie e risentimenti, rimarrà deluso. Qui non c'è un goccio di pedagogia né larvati o palesi moralismi. Christa Wolf e Gunter Grass, che sul problema tedesco hanno detto tempestivamente la loro, visti dalla galassia Schulze sono mondi sfocati nello spazio ristrettissimo di un decennio, cioè dalla storica caduta del Muro e dal crollo della Rdt.
Per arrivare a Altenburg, la cittadina della Turingia fra Lipsia e Zwickau, ombelico geografico del romanzo, dove s'incrociano gli sbiaditi destini di una manciata di personaggi, Schulze è passato per l'America di Raymond Carver magari filtrata da un film di Robert Altman, come Short Cuts. Per questo le sue storie sono asciutte, stringate, abbozzano vite un po' asfittiche, vuoti girotondi senza illusioni, malinconia e grigiore.
Nato a Dresda nel 1962, Schulze ha una certa pratica di racconto minimalista. Nel 1995 esordì infatti con una fortunata raccolta dal titolo 33 attimi di felicità. E anche ora non ha perso il gusto per la miniatura assemblando scene di vita quotidiana come fossero fotogrammi in cui s'avvicendano gli stessi personaggi in una girandola di situazioni che ogni capitolo conclude in sé.
Schulze non ha dubbi: a guardarsi intorno non si scorgono che spezzoni di vita, disillusioni per tanti cittadini, che nel bene e nel male, avevano scommesso su Honecker e le sue promesse. Altro che allegorie politiche, programmi del dopo Muro. Lui, ex cittadino del socialismo reale, punta l'occhio su un tempo alienato e fotografa una provincia dove riunificazione è sinonimo di Ford Fiesta, di birra Beck's in lattine o dell'abbonamento semestrale a una palestra. Non c'è da rallegrarsi, e dunque non resta che inveire contro il capitalismo che, come sempre, l'ha fatta da padrone. Sarà bene o male, non lo so, ma Schulze si astiene invece da tutto: polemiche, rimpianti, e colpisce nel segno. Perché bastano poche tracce di vita tedesca, scorie del diluvio che ha spazzato via ideologie e sogni, storie di normale insofferenza per buttare all'aria l'intera retorica del rinnovamento.
La forma adottata da Schulze è l'esatta metafora di una riunificazione che è spaesamento, vuoto, scollamento esistenziale. Una landa un po' lunare dove c'è gente come Martin Meurer, storico dell'arte che nella nuova Germania ha perso il posto di assistente e finisce vestito da sommozzatore nella zona pedonale a far pubblicità a un ristorante di pesce. E c'è Hanny, direttrice del museo di scienze naturali, licenziata anche lei. E poi Danny, giovane giornalista fatta fuori dal suo aitante direttore Christian Beyer, con cui ha avuto qualche disavventura. Gente solida, preparata, a cui il mondo vacilla ormai sotto i piedi come la stessa idea di realtà che Schulze costruisce per il lettore in un vertiginoso incastro di rapporti, relazioni, accoppiamenti, crisi amorose.
La rivoluzione pacifica, il magico evento della riunificazione sono qui il risultato di una forma narrativa che rende fluido ogni evento, crea vibrazioni sempre più profonde, apre crepe nella coscienza e nella vita della gente. Il miracolo di Schulze, come qualcuno ha detto, è di mostrare tutto senza voler dimostrare niente. E la sua scrittura rapida e tentacolare, i suoi dialoghi stringenti, il ritmo debordante, il capovolgimento di ogni plot narrativo scivolano verso le tensioni di una sceneggiatura, ammiccando al testo teatrale. Nulla si salva sotto il suo bisturi che viviseziona con totale disincanto passato e presente. Non un ex preside e funzionario di partito come Ernst Meurer, responsabile di aver allontanato da scuola, a suo tempo, per ragioni politiche l'insegnante Dieter Schubert, detto Zeus. Che spasso quando i due si rincontrano per caso a Perugia: Zeus scala la facciata del duomo come fosse una guglia alpina e tiene una concione contro il bonzo di partito Ernst. Ma neanche il nuovo politico Frank Holitzschek ne esce fuori bene: è codardo e indifferente di fronte alla violenza.
C'è molta amarezza in queste storie semplici, un orizzonte che non lascia intravedere alcun domani. Dice Danny: "Ci si mette insieme perché altrimenti non si ha un cane di nessuno". Così ruotano qui le coppie, così gira il mondo. Non so se Ingo Schulze abbia scambiato il disagio sociale con un pessimismo raggelante. Non so se abbia scritto il romanzo della riunificazione, ma il racconto che segna la fine delle illusioni, quello sì, gli è riuscito perfettamente. Perché a stare insieme così si ha l'impressione d'essere più divisi di prima. 

Le informazioni nella sezione "Su questo libro" possono far riferimento a edizioni diverse di questo titolo.

  • EditoreFeltrinelli
  • Data di pubblicazione2008
  • ISBN 10 8807720450
  • ISBN 13 9788807720451
  • RilegaturaCopertina flessibile
  • Numero di pagine257
  • Valutazione libreria

(nessuna copia disponibile)

Cerca:



Inserisci un desiderata

Se non trovi il libro che cerchi su AbeBooks possiamo cercarlo per te automaticamente ad ogni aggiornamento del nostro sito. Se il libro è ancora reperibile da qualche parte, lo troveremo!

Inserisci un desiderata

Altre edizioni note dello stesso titolo

9788804458388: Semplici storie

Edizione in evidenza

ISBN 10:  8804458380 ISBN 13:  9788804458388
Casa editrice: Mondadori, 1998
Brossura

I migliori risultati di ricerca su AbeBooks