Con una tesi rivoluzionaria, "Atena nera" sfata il mito eurocentrico della civiltą greca. Non pił la sola e vera madre della cultura europea ma, prima di tutto, essa stessa debitrice delle pił antiche civiltą, in particolare quella egiziana e fenicia. Afroasiatica, e quindi nera. Attraverso l'indagine storiografica, le testimonianze iconografiche, le ricerche linguistiche, la filologia classica, la sociologia della conoscenza, Martin Bernal rivaluta il ruolo delle civiltą pregreche non europee, mettendo in luce le radici afroasiatiche della civiltą classica. Scompone criticamente la tesi romantica elaborata dagli studiosi tedeschi e inglesi tra Sette e Ottocento, contrapponendo al modello "ariano" il modello interpretativo "antico" opportunamente rivisto. Gią gli antichi greci erano consapevoli delle loro vere radici - le civiltą semitiche e africane -, e sapevano di essersi evoluti grazie agli intensi scambi, alle profonde influenze e ai frequenti prestiti culturali con l'Oriente. "Atena nera", per mezzo di una rigorosa ricerca che si estende dal V secolo a.C. fino a considerare le testimonianze critiche del XX secolo, aderisce alla corrente di pensiero, nota come Black Studies, per la rivalutazione delle antiche culture extraeuropee, con l'obiettivo, allo stesso tempo conoscitivo e politico, di "sminuire l'arroganza culturale europea".
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