La canottiera di Bossi - Brossura

Belpoliti, Marco

Brossura

ISBN 10: 8860888336 ISBN 13: 9788860888334

Casa editrice: Guanda, 2012

Riassunto

Umberto Bossi è il politico dei gesti: il dito medio, le corna, il pugno e l'avambraccio, la pernacchia, o la famosa canottiera sfoggiata su una spiaggia della Sardegna nel 1994, e più volte indossata in luoghi pubblici. Marco Belpoliti si chiede perché il capo leghista esibisca comportamenti tanto provocatori, rompendo una tradizione di stile misurato dei politici italiani della Prima Repubblica. Perché Bossi è un "vitellone", come Alberto, il personaggio del celeberrimo film di Fellini. Il leader leghista, futuro capo di partito e ministro, non ha terminato gli studi né ha rivelato particolari attitudini, salvo poi diventare, nelle opinioni di seguaci ed elettori, e persino uomini di cultura, un genio della politica. Com'è stata possibile una tale trasformazione? L'autore rilegge Bossi attraverso i suoi gesti, esplorandone l'origine e il significato, mostrando come il suo eloquio e i suoi atteggiamenti abbiano profondamente condizionato il comportamento morale dei politici e degli italiani in genere. Da queste pagine viene fuori più un cantante rock che un capo di partito, più un predicatore scomposto che un sottile tessitore: un ragazzotto di paese che arriva in Parlamento e incarna quello che Sciascia chiamava "l'eterno Fascismo italiano", acquattato nel grembo stesso della provincia, al Nord come al Sud, e di cui la nostra cultura è impregnata; fa parte di noi, per quanto ce ne distanziamo, lo rinneghiamo, cerchiamo di strapparcelo di dosso.

Su questo libro

Recensione

Il gesto dell’ombrello con il braccio che rotea, il dito medio mostrato con orgoglio, le mortificanti esternazioni riguardanti una presunta quanto inesauribile potenza sessuale, l’abbigliamento trasandato o comunque popolare, la voce roca che s’impone magnetica su una folla adorante, il microfono tenuto attaccato alla bocca, come i cantanti pop. Lo stile comunicativo di Umberto Bossi ha rappresentato negli ultimi venticinque anni un fenomeno completamente inedito, nostro malgrado significativo dei mutamenti in atto nella società italiana. Il percorso di questa esperienza, adesso giunta alla sua fase crepuscolare, è ben riassunto ne La canottiera di Bossi, agile e acuto saggio di Marco Belpoliti che in questo lavoro continua la strada aperta con il Corpo del Capo (Guanda), dedicato alla gestualità plateale di Silvio Berlusconi. Partendo dagli esordi della sua carriera politica, Belpoliti ci racconta del Bossi fine anni Ottanta che per distinguersi dalla sobria compostezza dei politici della Prima Repubblica – provate pensare a Berlinguer, Forlani o ad Aldo Moro, ma anche ai bizantinismi retorici di De Mita – recupera il culto del corpo caratteristico dell’immagine mussoliniana, involgarendolo e associandolo a un linguaggio privo di qualsiasi ricercatezza retorica. I suoi slogan sono potenti, secchi e coloriti come certe ritualità (le riunioni politiche officiate in pizzeria), nascono per parlare direttamente al suo popolo senza mediazioni, interpretandone gli umori più bassi e ponendosi nell’ambito della bassa comunicazione virile del bar dello sport di qualsiasi cittadina. Ma dietro questa “maschera carnevalesca del popolano che si contrappone ai potenti” – per usare e parole di Belpoliti – si nasconde la ben nota italietta provinciale dei Vitelloni di Fellini, i cui protagonisti rappresentano  lo stampo esistenziale del percorso biografico del leader leghista.

recensione di "www.bookdetector.com"

Su questa edizione

• Editore: Guanda
• Data di pubblicazione: 2012
• ISBN 10: 8860888336
• ISBN 13: 9788860888334
• Rilegatura: Copertina flessibile
• Numero di pagine: 105