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Descrizione libro Condizione: NEW. Bari: Edipuglia, 2017 9788872288337 Pragmateiai 29 905 400 p. : ill. col. b/n, indice, bibliografia ; 24 cm. Guardare al centro dalla periferia: la storia locale come percorso privilegiato per rileggere la storia dell'Italia romana. Per quanto la formazione di un'identità regionale della Puglia sia fenomeno di età moderna, gli spazi sui quali insiste la 'regione' Puglia come entità istituzionale coincidono per circa due terzi con quelli che, già in età augustea, la prima ripartizione a fini statistici della penisola italica attribuì alla regio secunda, più tardi denominata Apulia et Calabria. Per la seconda parte della storia della Puglia nel mondo romano il racconto assume come periodizzanti l'estensione dell'ordinamento municipale al mezzogiorno adriatico, durante e dopo la guerra sociale, e il suo consolidamento, simbolicamente espresso dal censimento del 28 a.C. L'istituzione dei municipi rimodellò la geografia antropica e portò a compimento l'assimilazione reciproca delle popolazioni locali e la dissoluzione delle loro specificità ataviche, linguistiche e culturali, come notava Strabone, che ne fu lucido e disincantato osservatore. Allo stesso tempo, l'innovazione favorì lo sviluppo degli insediamenti di tipo urbano e ne accentuò la dominanza sulle campagne, dalle quali contribuì peraltro ad eliminare le ultime tracce delle arcaiche forme di signoria che avevano caratterizzato il mondo dei principi iapigi. I mutamenti istituzionali condizionarono la forma delle città non meno che i paesaggi rurali, le attività produttive, i traffici, le dinamiche demografiche. Codice articolo D0098055907