Dalla quarta di copertina:
Lo sviluppo economico rappresenta uno degli elementi costitutivi del potere nazionale. Diversi Stati nel mondo, in particolare i Paesi occidentali, hanno raggiunto nel corso della loro storia una condizione di sviluppo rinnegando però alcuni dei principi tradizionali del liberalismo economico, soprattutto l’applicazione del libero commercio, adottando un forte protezionismo economico. Tuttavia, oggi gli Stati emergenti o sottosviluppati sono consigliati in maniera totalmente differente dai Paesi più ricchi e da diverse Organizzazioni internazionali: per raggiungere il successo sarebbe necessaria una politica ultraliberale. Tutti i Paesi sviluppati – a partire dagli Stati Uniti – una volta entrati a far parte della struttura egemonica del potere mondiale e per evitare l’emergere di possibili concorrenti sono diventati sostenitori del liberalismo economico e del non-intervento dello Stato nell’economia, conferendo all’idea di libero commercio l’apparenza di un principio scientifico universale di economia e riuscendo a persuadere della sua fondatezza (politica di subordinazione ideologica) molti popoli. Tale subordinazione ha permesso la creazione di un sistema centro-periferia caratterizzato da una forte asimettria, nel quale provengono dal centro le direttrici che regolano oggi le Relazioni Internazionali.
Dalla seconda/terza di copertina:
Marcelo Gullo è dottore in Scienze politiche (Universidad del Salvador – Buenos Aires), laureato in Studi internazionali presso la Scuola diplomatica di Madrid e specializzato in Storia e relazioni internazionali all’Institut Universitaire de Hautes Etudes Internationales dell’Università di Ginevra. Ha pubblicato numerosi articoli e libri, tra i quali La Insubordinación Fundante: Breve historia de la construcción del poder de las naciones, pubblicato in Italia con il titolo La costruzione del potere (Vallecchi – Firenze, 2010). Consulente per le relazioni internazionali della Federación Latinoamericana de Trabajadores de la Educación y la Cultura (FLATEC), è professore di Storia dell’Argentina presso la Universidad Nacional de Lanús (UNLa) e docente di Strategia presso la Escuela Superiore de Guerra (Buenos Aires). Membro del comitato scientifico di “Geopolitica”, nel 2008 ha vinto il Premio Oesterheld per il miglior libro dell’anno.
Le informazioni nella sezione "Su questo libro" possono far riferimento a edizioni diverse di questo titolo.