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2 parti in un volume cm. 15 x 20,5. Pagine (16)-679-199-(201). Legatura professionalmente restaurata in pergamenta rigida antica stupendamnete miniata e manoscritta in elegante grafia cinquecentesca, titolo e data manoscritti al piatto superiore. Elaborato frontespizio con titolo incorniciato da ricco fregio xilografico animati da alcune figure bibliche. Testo su due colonne. Celeberrima edizione dei Giolito impreziosita da notevole apparato iconografico costituito da centinaia di fini ed eleganti xilografie nel testo, da testatatine, capilettera e finalini. Testo disposto su 2 colonne. Dalle notizie pervenuteci da una serie di privilegi registrati si evince che alcuni progetti editoriali di Bibbia volgare non andarono a buon fine: tra questi il più clamoroso è di certo quello relativo a "una serie di intagli" che fu concesso il 21 aprile 1543 (su questa vicenda si veda anche Coppens-Nuovo). La notizia è ignota a Bongi, al quale pure era sfuggita la relativa registrazione archivistica, ma è certo che a tale concessione, di durata decennale, non segui alcuna stampa della Bibbia con il marchio della Fenice la quale la presentò ai torchi solo nel 1588. Che il progetto di stampare una Bibbia fosse stato seriamente perseguito dai Giolito già dal 1540 non vi sono dubbi. E' lo stesso Gabriele Giolito a dichiarare in una lettera ai lettori, pubblicata alla fine del Furioso del 1547, ed esattamente in fine delle Espositioni, la sua intenzione di pubblicare una serie di opere latine tradotte in italiano, tra cui la Bibbia in volgare. Di per sè, nè la concessione, a volte sollecitata prima che il vero e proprio apparato produttivo si mettesse in moto, nè la promessa ai lettori che costituiva una manovra pubblicitaria più che un impegno editoriale, provano con sicurezza la programmata edizione di una Bibbia negli anni quaranta. Gabriele Giolito aveva a quell'epoca realmente approntato illustrazioni silografiche, chiamate con lo stesso termine usato per i legni del Furioso e quindi a essi simili. Dunque, una parte cospicua dell'investimento editoriale aveva già avuto luogo. Si è infatti appurato che la serie delle 135 illustrazioni del vecchio testamento (incluse le 24 ripetizioni) utilizzata per la Bibbia del 1588 era in realtà stata creata decenni prima: nove di esse infatti sono stampate nell'edizione di Boccaccio del 1552, e altre sei, differenti dalle precedenti, sono utilizzate nel corredo illustrativo delle Trasformazioni di Dolce da Ovidio del 1553. Un esame stilistico di tali pregevoli legni (di circa 57x80 mm) non fa che confermare una loro datazione ad almeno quarant'anni prima delll'uso effettivo e appropriato, giacchè si tratta di uno dei più interessanti apparati illustrativi veneziani ispirati alle Icones di Hans Holbein il Giovane. Beninteso, non di imitazione è il caso di parlare, ma di ispirazione ed assimilazione in uno stile proprio e diverso: il risultato è in grado di rivaleggiare con il modello in termini di espressività, integrità stilistica e virtuosismo, ma lo supera in termini di incisività drammatica, raggiunta grazie ad una spiccata monumentalità delle figure e una maggiore espansione del gesto (si vedano ad esempio le fig. 51 e 56). Si è proposto perciò di attribuire tale ciclo di silligrafie alla mano di Johann Britt, l'incisore in più stretto rapporto con Tiziano. Grazie alla fonte dei privilegi, è ora possibile datare la serie degli intagli al 1543, quindi in un periodo appena successivo alla diffusione delle Icones, e a ben 45 anni prima del loro utilizzo. Alla stessa epoca, ovviamente, deve essere collocata la Bibbia che Gabriele Giolito non realizzò, ma per la quale aveva già investito grandi somme. Naturalmente, si direbbe, che la Bibbia della Fenice doveva essere in volgare, sia per il prevalente carattere linguistico del catalogo (e quindi del pubblico) della casa, sia per la presenza delle "espositioni" (apparati di ausilio alla lettura) rivolti di norma al pubblico largo dei lettori delle traduzioni. Codice articolo 001945
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Dati bibliografici
Titolo: SACRA BIBLIA acri studio ac diligentia ...
Casa editrice: Giolito, Venezia
Data di pubblicazione: 1588
Legatura: Rilegato
Condizione: buone condizioni