Così come vengono utilizzati molti materiali per rilegare i libri, anche per rivestire le copertine si usano molti tipi di carta. Lasciando da parte vari tipi di carta più moderni, in questa pagina è possibile trovare una lista di tipi di carta utilizzati nella fabbricazione dei libri antichi e pregiati.
Carta vergata
La carta vergata si realizzava mettendo la materia prima a macerare in vasche e, una volta ridotta in pasta, veniva raccolta in tinozze d'acqua calda che contenevano un telaio con sottilissimi fili di ottone paralleli, detti vergelli. Estratto il telaio, le vergelle avevano una duplice funzione: quella di trattenere la pasta e quella di far filtrare l'acqua. La carta veniva lasciata ad asciugare tra due presse e così si ottenevano i segni delle vergelle parallele, creando quindi l’effetto della carta vergata.
Carta marmorizzata
Questo effetto viene creato facendo galleggiare dei colori preparati nell'acqua. I colori vengono mescolati alla carta o alla tela attraverso l'utilizzo di un bastoncino o un pettine per riprodurre l'effetto marmorizzato. Il processo è molto simile a quello utilizzato per creare legature in marocchino marmorizzato.
› Esempi di carta marmorizzata
Carta senza segni di vergatura – carta wove
Realizzata per la prima volta nel 1755, la carta senza segni di vergatura (o carta wove) è la carta più utilizzata per la fabbricazione di libri fin dall'inizio del XIX secolo. La carta ha una consistenza uniforme e si realizza tramite l'aiuto di un cilindro in fil di ferro a maglia stretta. Questo processo elimina le vergature e rende possibile distinguere la carta vergata dalla carta wove.
Carta cina
Questo tipo di carta viene prodotto in Cina utilizzando la corteccia di bamboo e può avere un colore giallognolo o grigiastro. La carta cinese trattiene molto bene l'inchiostro, per questo è spesso usata per la realizzazione di xilografie, incisioni all'acquaforte e a volte litografie.
Carta india
Questo termine può indicare due tipi di carta: quella realizzata in India oppure quella chiamata Oxford Indian Paper. Quest’ultima è un tipo di carta sottile, robusta e opaca sviluppata intorno al 1875 dall'Oxford University Press, proprio come imitazione della carta orientale.
Carta giappone
Viene fabbricata in Giappone e vengono utilizzati i germogli di bamboo. La carta giapponese è disponibile in vari spessori. È giallognola, satinata e spesso molto cara. Questo tipo di carta, nonostante la sua leggerezza, è molto assorbente. Per questo motivo le placche devono essere ben imbevute di inchiostro prima di procedere con la stampa.
La carta olandese
Questo tipo di carta presenta una superficie morbida e una più ruvida. È sicuramente un tipo di carta resistente, fabbricata attraverso un tipo di macchinario conosciuto come l’"Olandese", che si iniziò ad utilizzare intorno al 1600. Il cilindro all’olandese o Olandese fu di notevole importanza per l’industria cartaria (e non solo per questa) e, pur nelle diverse versioni assunte nel tempo, è rimasto in uso fino ai giorni nostri.
Carta pergamenata
È un tipo di carta moderna creata sinteticamente che cerca di imitare la carta pergamenata naturale. Viene creata attraverso un tipo di cotone plastificato ed è molto più economica della versione naturale.