Compositore italiano ed esponente di spicco dell’opera mondiale, Giacomo Puccini nasce a Lucca il 22 dicembre 1858 da una famiglia di musicisti. Intraprende gli studi musicali presso l’istituto Pacini di Lucca e, seguendo la tradizione familiare, a quattordici anni inizia a suonare l'organo nel duomo della città.
La tradizione vuole che il giovane Puccini abbia deciso di dedicarsi all’opera nel 1876, dopo aver assistito ad una rappresentazione dell'Aida di Verdi a Pisa. Terminati gli studi si reca a Milano, dove verrà ammesso a pieni voti al Conservatorio e potrà assistere, dal 1880 al 1883, alle lezioni di Antonio Bazzini ed Amilcare Ponchielli.
La sua prima opera, Le Villi (1884), presentata ad un concorso organizzato dall'editore Sonzogno, non gli vale il premio, ma gli consente di guadagnarsi il favore del pubblico. La seconda, Edgar (1889), commissionatagli da Ricordi e scritta cinque anni dopo, non gli regala invece il successo sperato.
Nel 1891 Puccini si trasferisce a Torre del Lago (ora Torre del Lago Puccini, frazione di Viareggio), luogo che diventerà il suo rifugio e dove comporrà le sue opere di maggior successo. La definitiva consacrazione del Maestro è sancita da Manon Lescaut, che ottiene un successo straordinario. L’opera segna anche l'inizio di una fruttuosa collaborazione con i librettisti Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, che scriveranno i libretti delle tre opere successive, le più famose e rappresentate di tutto il teatro pucciniano. La prima, La bohème, è forse l’opera più celebre. Le successive, Tosca e Madama Butterfly, non vengono alla prima esecuzione premiate dalla critica ma suscitano, nelle successive rappresentazioni, l’entusiasmo del pubblico.
Tra le altre opere si ricordano: La Fanciulla del West, La Rondine, Il Tabarro, Suor Angelica, Gianni Schicchi e Turandot, completata da Franco Alfano e rappresentata postuma alla Scala di Milano sotto la direzione di Arturo Toscanini. Puccini era infatti prematuramente deceduto a Bruxelles il 29 novembre 1924, a causa di un tumore alla gola.
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Melodramma in tre atti di L. Illica e G. Giacosa, da V.Sardou. Riduzione per Pianoforte solo di Carlo Carignani. Milano, Ricordi, timbro a secco Dicembre 1899. Prima edizione. Legatura in mezza tela, con dorso rinforzato. Coperta illustrata originale, decorata da Montalti.
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