Negli ultimi decenni le scienze biologiche hanno ricostruito i tratti evolutivi che ci legano agli altri animali (dai pesci ai primati) sul piano morfologico e genetico. Un risultato gią stupefacente, se non fosse che ora - grazie a studiosi della finezza e percettivitą di Carl Safina - ci avviamo a un salto ulteriore: verificare l'incidenza di quei tratti a livello cognitivo e affettivo-emotivo. Da rigoroso ricercatore sul campo, Safina ci immette in tre paesaggi esemplari: una riserva africana, dove elefanti dalle variegate "personalitą" si aggregano in una spiccata socialitą (non a caso i Masai li considerano dotati di un'"anima" al pari degli umani); il parco di Yellowstone, dove i lupi - reintrodotti di recente - si muovono echeggiando cadenze pleistoceniche, fra strategie di predazione e sorprendenti gerarchie sociali (le femmine, per esempio, sono deputate ai dilemmi decisionali come restare/partire); e le acque cristalline del Pacifico nordoccidentale, dove cetacei di diverse specie dispiegano la vertigine della loro visione "acustica" e interagiscono col "Sapiens" in modi inaspettati e toccanti. Penetriamo cosģ in un ventaglio di intelligenze, "coscienze" e "visioni del mondo" di altri animali - con cui condividiamo molti "correlati neurali", a partire dal cervello "antico" e dalla sua tastiera emotiva - insieme familiari e aliene, contigue e alternative. Al punto da mettere in dubbio, ancora una volta, la tesi secondo la quale l'uomo sarebbe la misura di tutte le cose.
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Dalla quarta di copertina:
«Parliamo di esseri umani e animali, come se tutti i viventi ricadessero in due sole categorie: noi e tutti gli altri. Eppure abbiamo addestrato gli elefanti a trascinare tronchi d'albero fuori dalla foresta; nei laboratori abbiamo fatto percorrere labirinti ai ratti, per studiare l'apprendimento; e i piccioni ci hanno insegnato i rudimenti della psicologia beccando i bersagli che gli mostravamo. Studiamo i moscerini per imparare come funziona il nostro dna, e infettiamo le scimmie per mettere a punto cure da usare negli esseri umani; nelle nostre case e nelle nostre città i cani proteggono e guidano persone che possono vedere solo grazie agli occhi dei loro compagni a quattro zampe. A dispetto di tutta questa intimità, conserviamo una tentennante insistenza sul fatto che gli animali non sono come noi – benché noi stessi siamo animali. Potrebbe mai una relazione basarsi su un fraintendimento più profondo. ».
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- EditoreAdelphi
- Data di pubblicazione2018
- ISBN 10 8845932494
- ISBN 13 9788845932496
- RilegaturaCopertina flessibile
- Numero di pagine687
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