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Nell’epoca dell’inganno del politicamente corretto, esprimere pensieri politicamente scorretti è il primo e più potente atto sovversivo. Il pensiero politicamente corretto è uno strumento moderno per obbligare al consenso senza l’uso della forza fisica, è quello dell’epoca descritta da Nietzsche e da lui definita dell’“ultimo uomo” dove esiste un solo gregge e nessun pastore e dove chi ha un diverso sentire “va da sé al manicomio”. Il politicamente corretto è nato proponendosi come un modo per rispettare le diversità e le sensibilità altrui ma è diventato presto un modo per imbrigliare nell’accusa di intolleranza e odio qualsiasi parere contrario a quello che i pensatori di riferimento impongono come modello culturale. Parafrasando Orwell, se nell’epoca dell’inganno dire la verità è un atto rivoluzionario, nell’epoca del politicamente corretto esprimere pensieri politicamente scorretti è il primo e più potente atto sovversivo.
Le informazioni nella sezione "Riassunto" possono far riferimento a edizioni diverse di questo titolo.
- EditoreGiubilei Regnani
- Data di pubblicazione2019
- ISBN 10 8898620500
- ISBN 13 9788898620500
- RilegaturaCopertina flessibile
- Numero di pagine200
(nessuna copia disponibile)
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