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Editore: per Marchio Sessa, (Al colophon) in Vinegia, 1531
Da: Il Cartiglio di Roberto Cena srlu, TORINO, TO, Italia
Legatura del XIX secolo in piena pelle in fine zigrinatura, autore e titolo in oro al dorso; triplice filetto interno in oro; tagli dorati; 3 ex-libris: Luigi Cora; E.M.COX, Mark Cattley. VIII - 112 carte numerate, compreso il frontespizio recante bella cornice silografata composta da racemi, putti e animali. Al recto dell`ultima carta, al fondo, dati di tipografia, assenti al frontespizio; al verso dello stesso foglio, marca tipografica silografata. Testo in volgare, in versi alternati a prosa; carattere corsivo. Al recto della carta 1, capolettera abitato a silografia. L`opera è una pregevole reimpressione di un celebre testo dantesco secondo la lezione impressa da N. Zoppino, sempre a Venezia, nel 1529. L`impressione in esame è considerata \"edizione di Crusca\": fu cioè utilizzata dall`Accademia della Crusca, anche se l`alterazione di alcune voci del testo venne criticata da Salvini, nelle note alla Fiera di M. Buonarroti il Giovane. Il capolavoro dottrinale di Dante venne steso in volgare tra il 1304 e il 1307 o il 1308: l`autore concepì l`opera come un \"convito\", cioè come un banchetto di scienza, con discussioni di carattere filosofico. Il testo, progettato da Dante come un commento a 14 canzoni sull`amore e sulla virtù articolato in 15 trattati, rimase limitato a soli quattro trattati. Esemplare in eccellenti condizioni, molto fresco all`interno; piatti riattaccati.