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PINTO MICHELANGIOLO (1 risultati)
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Don Pirlone a Roma Memorie di un Italiano dal 1° Settembre 1848 al 31 Dicembre 1850
Editore: Stabilimento Tip. di Alessandro Fontana, Torino, 1850
Da: Libri Antichi e Rari di A. Castiglioni, GRAVELLONA TOCE, VB, Italia
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Libro
Rilegato. Condizione: buone condizioni. - Volume primo dal 1° Settembre 1848 all''8 Febbraio 1849 - Volume secondo dal 9 Febbraio al 3 Luglio 1849 - Volume terzo dal 4 Luglio 1849 al 31 Dicembre 1850 Prima Edizione In 4°(24,5 x 33,5); pagine 216; 208; 220 Testo racchiuso in doppio filetto nero, 3 belle antiporte allegoriche, stupende illustrazioni xilografiche delle iniziali e dei finali, tutte presenti le 306 Tavole satiriche. Bella e coeva legatura in mezza pelle marrone e piatti marmotizzati; fregi oro al dorso a 5 nervi, marginatura imponente. Qualche rara macchiolina dovuta alle inclusioni ferrose, leggero alone di umidà alle prime 24 paginedel secondo volume, ma esemplare più che buono di questa rara opera di satira politica dell'Italia di metà ottocento. ________________ Le tavole dell'opera furono in parte riprese dal giornale romano Don Pirlone, quotidiano, uscito dal 1 settembre 1848 al 2 luglio 1849 (con una interruzione dl 29 aprile al 7 maggio 1849), ma in parte furono realizzate appositamente per questa opera. Tra gli incisori sono presenti anche i nomi di Ratti, Vaiani, Monneret, Gallucci, Pichi, Masutti. Il titolo Don Pirlone deriva quasi sicuramente da una maschera creata dallo scrittore satirico Girolamo Gigli (1660 - 1722). Si trattava di una specie di Tartufo molieresco, ispirato ad una figura reale, il canonico Feliciati di Sarteano. Nei tre volumi l'avvocato Michelangiolo Pinto raccolse tutto il pubblicato del giornale, che fu il più temuto e allo stesso tempo il più apprezzato tra i molteplici giornali satirici che si pubblicavano nella Roma di Pio IX all'epoca delle grandi riforme volute dal Papa. I romani gli dedicarono perfino una canzone (Davanti un numero di gran persone - che mi salutano Viva Pirlone!). Anche gli avversari politici ne riconobbero l'efficacia e la bellezza delle tavole. Il 22 marzo 1849 apparve con il cappello frigio per incitare alla resistenza contro i francesi.
