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Editore: Bologna: Officine Grafiche Poligrafici il Resto del Carlino, 1969
Da: Basement Seller 101, Cincinnati, OH, U.S.A.
Staple Bound. Condizione: Good. Minor tear in the cover, is otherwise new.
Data di pubblicazione: 1938
Da: Libreria Piani, Monte San Pietro, BO, Italia
Libro
Bologna, 1938, settembre 21, titolo a tutta pagina e copia completa.
Da: TABERNA LIBRARIA - ALAI - ILAB, Pistoia, Italia
L.a.f. indirizzata a Odoardo Campa, 16 aprile (1930 circa), su carta intestata de "Il Resto del Carlino". 15 righe in chiara grafia: "Gentilissimo Campa, le ho spedito oggi il copione di Hoffmann. Non badi alla traduzione è un lavoro affrettato di molti anni fa, se le pare rappresentarlo lo rivedrò con cura. Cari cordiali saluti .".
Da: TABERNA LIBRARIA - ALAI - ILAB, Pistoia, Italia
1 biglietto autografo su carta intestata "Il Resto del Carlino", 20 righe, da Bologna il 29 dicembre 1921, indirizzato a "Caro Adriano", Si parla di un libro di tradizioni: " . ho divorato il piccolo libro-ricordo. Sono ammirato del primo, commosso del secondo . ", e ancora: "Ordino subito a un competente un articolo sulle tradizioni: lo vedrai tra breve. Ma per l'altro io, io solo, voglio esprimerti la commozione, lo struggimento, l'eco profondo del cuore. Ci vedremo presto? Perchè non scrivi subito per il "Carlino" qualche cosa? Vorrei cose modenesi, puoi farmene?." Unita: 1 l.a.f. su carta intestata "Hotel Pellegrino F. Ravaldoni. Bologna", 22 febbraio 1912, 16 righe, indirizzata ad un parroco. Circa lo stato di salute di un certo Adriano.
Editore: Bologna, Poligrafici, 1928
Da: Libreria SEAB srl (socio Alai/Lila), Bologna BO, BO, Italia
Condizione: Buono (Good). In 8°, bross. illustr., pp. 8 n.n. pubblic. + 354 + 12 di pubbl., numerose ill. in nero e colore nel testo (anche di Cervellati), alcune tavole fuori testo delle quali 2 ripiegate: una caricaturale di Rata Langa e l'altra, famosissima e di grande sviluppo, con il corteo di Carlo V. Molto buono lo stato di conservazione Buono (Good) .
Da: LIBRERIA PAOLO BONGIORNO, Modena, MODEN, Italia
Fascicolo di pagine 4 di cm. 29. Bologna, 20 marzo 1885. Quella mattina sotto le Due Torri i bolognesi trovarono un foglio quotidiano tutto nuovo, «un giornale piccolo per chi non ha tempo di leggere i grandi» e con un approccio simpatico già nella sua testata, «il Resto del Carlino». Il 20 marzo esce il primo numero del "Resto del Carlino", giornale fondato con 400 lire da un gruppo di giovani laureati in legge di idee liberali: Cesare Chiusoli, Alberto Carboni, Giulio Padovani e Francesco Tonolla, "i quattro moschettieri". Viene stampato in formato "notarile" nella tipografia Azzoguidi, presso palazzo Barbazzi, in via Garibaldi n. 3. Costa due centesimi, il resto della moneta di rame da dieci centesimi (detta "carlein") necessaria per l'acquisto di un sigaro toscano. "Dare il resto del carlino" è anche in gergo promettere il seguito di una punizione o di un rimprovero, quindi per estensione strigliare, sferzare. Nei primi tempi il "Carlino" appoggia l'Associazione democratica bolognese e i socialisti dell'Avv. Giuseppe Barbanti Brodano. In seguito abbandona le posizioni radicali e aderisce alla svolta liberale filo-crispina. Il successo delle vendite ne renderà presto difficile la gestione amministrativa: nel 1886 i fondatori cederanno le proprie quote a Amilcare Zamorani. Dal 1889 avrà una propria tipografia, primo tra i giornali bolognesi. Axs.