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  • Domenico; Piero Donato (Ed. ) Fiasella

    Editore: Foundation; Et Al, 2008

    ISBN 10: 8896016037ISBN 13: 9788896016039

    Da: Thomas Heneage Art Books, London, Regno Unito

    Membro dell'associazione: ABA ILAB

    Valutazione venditore: 4 stelle, Learn more about seller ratings

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    Libro

    EUR 40,84 Spese di spedizione

    Da: Regno Unito a: U.S.A.

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    175 pages, illustrated in colour. Paperback ISBN: 9788896016039. Text in Italian. Catalogue raisonné.

  • Autori Vari

    Editore: CARISPE, La Spezia, 2008

    ISBN 10: 8896016037ISBN 13: 9788896016039

    Da: Luigi De Bei, PREGANZIOL, TV, Italia

    Valutazione venditore: 5 stelle, Learn more about seller ratings

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    Libro Prima edizione

    EUR 37,00 Spese di spedizione

    Da: Italia a: U.S.A.

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    Couverture souple. Condizione: As New. Condizione sovraccoperta: As New. Edition originale. Domenico Fiasella 1589-1669. (ISBN: 8896016037) Descrizione libro: Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, 2008. Condizione libro: new. La Spezia, Palazzo della Fondazione CARISPE, 6 dicembre 2008 - 22 febbraio 2009. Sarzana, Fortezza Firmafede e Museo Diocesano, 6 dicembre 2008 - 22 febbraio 2009. La Spezia, 2008; br., pp. 206, ill. b/n col., tavv. col., mm 235x295. Le città della Spezia e di Sarzana, a diciotto anni dalla mostra monografica del 1990 (Genova-Roma), dedicano una rassegna al pittore sarzanese dal titolo -Domenico Fiasella 1589-1669-. Promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia e organizzata in collaborazione con il Comune di Sarzana, con la Diocesi della Spezia, Sarzana e Brugnato e con la Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura di Genova, la mostra - ideata da Marco Condotti e curata da Piero Donati - si articola su piu' sedi: dal Palazzo della Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia - dove e' esposta la parte piu' consistente della rassegna - a Sarzana presso la Fortezza Firmafede e il Museo Diocesano. La scelta di questo itinerario artistico discende anche dall'opportunità di segnalare l'importanza, accanto ai dipinti di destinazione chiesastica, di quelli -da stanza-, destinati cioe' alle dimore dei ricchi committenti. Una delle caratteristiche della mostra e' che molte opere, appartenenti a collezionisti privati, sono visibili per la prima volta al grande pubblico. Un'altra -anteprima- puo' inoltre essere considerata l'eccezionale esposizione di due lunettoni di 4 metri di lunghezza per 2 metri di altezza raffiguranti il Martirio di S. Andrea e la Strage degli Innocenti, appositamente smontati per l'occasione dalla Cappella del Preziosissimo Sangue della Cattedrale di Santa Maria Assunta in Sarzana. Le opere, situate ad un'altezza di circa dieci metri che non consentiva di apprezzarne appieno il valore artistico e il pregio estetico, saranno esposte al Museo Diocesano di Sarzana. Nel Martirio di S. Andrea compare anche l'autoritratto di Domenico Fiasella. Un artista, il Fiasella, dalla produzione cospicua: recano infatti la data 1608 e 1667 la piu' precoce e la piu' tarda delle opere oggi conosciute, la seconda delle quali (Santa Chiara scaccia i saraceni) presente in mostra. Tra i dipinti della rassegna merita senz'altro di essere ricordata l'Annunciazione di Roccasecca dei Volsci (Latina), eseguita per incarico di Valerio Massimo e restaurata da Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia appositamente per la mostra. La presenza di questa tela vuole sottolineare l'importanza degli anni romani (1607-1615), ai quali appartiene anche il San Gerolamo e le discepole, oggi appartenente ad una collezione privata milanese. Fra i punti di forza della mostra si pone senz'altro anche la Barca di San Pietro di Sestri Ponente, pala d'altare firmata e datata 1621, la quale costituisce uno dei vertici dell'intera produzione del Sarzana e, ad un tempo, dell'intera pittura genovese della prima metà del secolo XVII. La presenza del Sansone e Dalila di G.D. Capellino (1624), tela eseguita per G.A. Sauli ed attribuita in passato al Fiasella, ha l'intento di attestare la capacità del maestro di attrarre nella propria orbita, in questa fase, anche personalità già formate. La mostra si propone inoltre di fornire elementi certi di giudizio sulla sfuggente personalità di Giovanni Battista Casoni, battezzato a Lerici nel 1610 e morto nel 1686, vero alter ego del Fiasella nel quinto decennio e orresponsabile dell'impresa delle Vite del Soprani, edite nel 1674; del Casoni viene proposto un piccolo nucleo di opere, fra le quali spicca la rocifissione di Ricco' del Golfo (firmata e datata 1666), alle quali il visitatore dovrà affiancare mentalmente le due grandi tele di Levanto e della pezia, entrambe, per ragioni diverse, non trasportabili in mostra. Del prolungato ed esclusivo rapporto del Sarzana con la città natale sono fficaci testimonianze l'ammirevole pala del lazzaretto, eseguita nel 1616, i due pannelli.