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Editore: Paris, Guillaume Cavellat, 1555,, Parigi, 1555
Da: Libreria Antiquaria Pregliasco, Torino, Italia
Condizione: molto buono. 7 parti in 1 volume in-folio (mm 325x210), pp. (28), 381, (1), legatura coeva in piena pella, duplice filetto oro ai piatti, super libros "M. Le Petit" in capitali oro al piatto anteriore. Con 7 silografie di animali ai vari titoli, al verso del primo ritratto dell'a., 2 incisioni con scheletro umano e di volatile, 158 grandi silografie n.t. di uccelli incise da Pierre Gourdelle ed altri, numerose iniziali e testatine n.t. Prima edizione tiratura Cavellat, di uno dei primi testi di ornitologia basati sull'osservazione diretta degli animali e illustrata da disegni originali. "Belon described approximately 230 species (including the bat), most of them European, but including some foreign species observed from his sojourns in Asia Minor and Egypt" (Norman). Anche se gran parte del lavoro si basa su Aristotele e Plinio, Belon ha inserito numerosi spunti del tutto originali sulle abitudini e distribuzione degli uccelli.; inolte molto interessante lo studio sulla anatomia comparata dello scheletro degli uccelli e di quello degli uomini da cui desume che siano praticamente identici nella struttura. Provenienza: al contropiatto anteriore ex libris Michaelis Tomkinson, alla sguardia anteriore nota manoscritta "PLC le 28 mars 1646", nota manocritta di mano del XIX secolo con indicazioni bibliografiche al verso dell'ultima sguardia anteriore. Esemplare estremamente fresco (angolo inferiore bianco del titolo restaurato) Anker pp. 9-10; BM/STC French p. 46; Garrison-Morton 283 (Cavellat issue); Mortimer French 50; Nissen IVB86; Norman 180. . Book.
Editore: Antonio Salamanca y Antonio Lafrerij, Roma, 1556
Da: libreria antiquaria perini Sas di Perini, Verona, VR, Italia
In folio (mm 284x190); 179 carte complessive cosÏ divise (compresa la carta di errata spesso mancante alla fine): carte non num. 12 compreso il magnifico frontespizio in rame con le armi cardinalizie sorrette da angeli e putti su sfondo architettonico, carte num 106, carte non num. 60 che comprendono le 42 tavole incise finemente in rame e le tavole esplicative. Pergamena rigida settecentesca con titolo su tassello in oro al dorso. Grandi capilettera entro vignette istoriate, incise in legno. Prima edizione (e unica in spagnolo) dellíopera pi? importante di Valverde, che fu uno dei pi? grandi anatomisti del XVI secolo, il quale divulgÚ líanatomia di Galeno e Vesalio. Le importanti incisioni di Nicolas Beatrizet su disegno di Gaspar Becera, di gusto vesaliano divennero lo standard per opere anatomiche per oltre un secolo. Hamusco (ca 1525-ca 1588), fu allievo di Realdo Colombo a Padova. Nonostante sia stato spesso tacciato di aver plagiato Vesalio, líopera di Hamusco se ne differenzia invece in modo significativo nel testo e nelle illustrazioni; inserisce per la prima volta il resoconto di Colombo sulla circolazione polmonare e 15 nuove illustrazioni non derivanti da Vesalio vengono inserite nel libro, dove peraltro anche le tavole vesaliane sono ritoccate. Buon esemplare che presenta fioriture e qualche lieve arrossamento, frontespizio restaurato; piccolo camminamento di tarlo orizzontale a poche carte allíinizio del tomo che non lede il testo, angolo inf. restaurato delle ultime 4 carte; alcune macchie al recto della tav. 2 ed al verso della tav. 3. Tracce díuso alla legatura ma pergamena in ottimo stato. Brunet V, 1067; Graesse VI, 254; Choulant, History and bibliography of Anatomic illustration, pag. 205. Non in Adams.Folio (mm 284 x 190), ff 179, including errata leaf, engraved title, 106 numbered leaves and 42 full-page engraved anatomical plates with explanations, woodcut historiated initials featuring anatomical subjects and a few anatomical woodcuts; XVIII century vellum with engraved title on label Restored title, some foxing, several leaves lightly browned, last 4 leaves with bottom corner restored, little worm track at the beginning, mostly in inner margin.First edition, only edition in Spanish, of this influential anatomical work. Juan Valverde de Hamusco (ca 1525-ca 1588) studied in Padua under Realdo Colombo and published this first edition a year after the second edition of Vesalius' De fabrica; for that reason he is obviously strongly influenced by Vesalius even if Valveredís first edition contains some original text, like the first account of Realdo Colombo's discovery of the pulmonary circulation, and if the plates have been modified and 15 are totally new. The artist was Gaspar Becerra (1520-70) and the engraver was Nicolas Beatrizet (1507 or 1515-ca 1565), a Frenchman. The Spanish edition is very rare. W. Pagel, William Harvey's biological ideas, 1967, pp 166-7: ìValverde tells us that, under the guidance of Realdus Columbus, he had observed that the pulmonary vein contains nothing but blood which cannot have entered it from the heart. He also says quite unequivocally at one place that nothing passes from one ventricle to the other directly ì; Durling 4530; Wellcome 6475; Cushing VI.D.32. Nr.cat: P3120004.
Editore: apud Nicolaum Muntendam,, Utrecht,, 1750
Da: Studio Bibliografico Benacense, Riva del garda, Italia
In-folio (cm. 52), cc. (70). Con bell'antiporta allegorica e 119 tavole, il tutto finemente inciso in rame. Solida ed elegante legatura ottocentesca in piena pelle verde, dorso a nervi con titoli in oro. Decorazioni geometriche ai comparti del dorso ed ai piatti. Tagli dorati. Solo qualche lieve brunitura alle carte di testo, poche macchiette sparse, peraltro esemplare fresco ed in eccellente stato di conservazione. Copia di dono, come appare dalla grande dicitura impressa al piatto anteriore: "Au docteur Espallac - son ami J. de V.". Si tratta della seconda edizione latina di questa celebre opera in cui William Cowper compie una sorta di plagio nei confronti di Bidloo. Di quest'ultimo utilizza infatti la maggior parte delle tavole qui presenti, aggiungendo note esplicative e solo una piccola sezione iconografica (in tutto solo 14 tavole sono opera sua). Probabilmente una della più affascinanti pubblicazioni mai apparse in campo medico in cui la raffigurazione medica si sposa con un'ispirazione artistica assai appropriata. Raro, soprattutto in tale stato di freschezza e di conservazione.
Editore: Giunti, Barbera, 1976
Da: Seprian, Villastellone, TO, Italia
Libro
Rilegato. Condizione: ottimo. Leonardo da Vinci (illustratore). Codice Atlantico (Codex Atlanticus). Giunti, Barbera, Firenze, 1976. Il Codice Atlantico è la più vasta raccolta di documenti leonardeschi conosciuti. Alla fine del 1500 a Madrid lo scultore Pompeo Leoni con numerosi fogli e frammenti contenevano la quasi totale produzione intellettuale di Leonardo ha creato una composizione curiosa e spettacolare che rappresenta ogni aspetto del genio vinciano: l appassionato interesse per la meccanica e la matematica, l'astronomia, la geografia fisica, la botanica, la chimica e l'anatomia, nonché le arti figurative. Disegni per progetti tecnici innovativi, dispositivi idraulici, armi, fortificazioni, macchine volanti, imbarcazioni e automi, oltre agli studi con annotazioni teoriche e pratiche per L'Adorazione dei Magi, Leda e il cigno, e il Battaglia di Anghiari. Inoltre, al suo interno, i progetti per i monumenti equestri, mai eseguiti, a Francesco Sforza e Gian Giacomo Trivulzio, nonché i progetti architettonici per il rinnovamento urbano di Milano e la residenza reale di Romorantin in Francia. L'opera è composta da dodici volumi, in facsimile, formato 44x65 cm. e dodici volumi di testo (formato 22x30 cm. di trascrizione diplomatica e critica a cura di Augusto Marinoni e un volume contenente l'indice per materie e l'indice alfabetico a cura di Pietro C. Marani ), tutti rilegati a mano in piena pelle, con impressioni in oro sul dorso. Edizione limitata di 998 copie. Condizioni ottime. 18000g.
Editore: Ioannes Cornelius Uterverius.collegit. Marc. Antonius Bernia in lucem restituit. Bononiae, apud Nicolaum Thebaldinum, 1638, (ma in fine:) Typis Io. Bapt. Ferronij, sumptibus Marci Ant. Berniae, MDCLXI (Bologna 1661),, 1661
Da: Libreria Antiquaria Pregliasco, Torino, Italia
Condizione: molto buono. in-folio, pp. (6, compr. tit. inc., ma privo di un f. bianco), pp. 732 (dopo p. 480 sono inseriti 2 ff. di cui sotto), (28); legatura coeva p. perg. rigida, dorso a nervi con tit. ms., altro tit. calligr. sul taglio infer. Frontespizio inciso entro splendida bordua allegorica con figure e stemma di Francesco Vitelli, arcivescovo di Tessalonica, cui l'opera è dedicata da da parte di Marco Ant. Bernia. Pur essendo una fedele ristampa della precedente edizione del Tebaldini, in questa del 1661 l'editore ha aggiunto 2 ff. tra le pp. 480 e 481 (particolarità non riscontrata nelle bibliografie): il primo (pp. cccclxxxj-cccclxxxij) col testo del ''Libri tertij de Piscibus Auctariolum de inviso antea Pisce Monstroso'' ed il secondo con la raffigurazione silografica del medesimo pesce serpentiforme pescato nelle vicinanze di Napoli. Edizione di notevole pregio (la prima era stata impressa da Giov. Batt. Bellagamba nel 1612-13), curata da Ioannes Cornelius Uterverius, corredata di 400 splendide figure in silografia di pesci e cetacei, anche a piena pagina. Opera di grande interesse pure per gli ampi capitoli sulla natura e sulla pesca della balena. "Ce qui est précieux, ce sont ses figures; elles se composent de toutes celles de Gesner, de Rondelet et de Belon et d'un très grand nombre de dessins nouveaux. Placé plus favorablement que Rondelet et Gesner pour recevoir les productions du midi de l'Europe, (Aldrovandi) en recueillit plusieurs qui avaient échappé à ces deux grands naturalistes. Il en reçut aussi des Indes. L'Amérique d'ailleurs et l'intérieur de l'Afrique lui fournirent différentes éspèces qui n'étaient pas encore arrivées en Europe" (Hoefer I, 745). E' uno tra i più preziosi dei 13 volumi di storia naturale redatta dall'Aldrovandi, che costituisce la più significativa raccolta del sapere naturalistico del Rinascimento, ed il più notevole tentativo di descrizione e classificazione zoologica, botanica e mineralogica che sia mai stato fatto dopo Aristotele e prima dei tempi moderni. Figura straordinariamente eclettica, l'Aldrovandi (Bologna 1522-1605) fu appassionato collezionista di materiale naturalistico raro e prezioso: si vantava "di non avere mai descritto cosa alcuna senza averla toccata colle proprie mani e senza averne fatto l'anatomia". Bell'esempl. genuino e marginoso. Ediz. non in BMC, XVII sec. né Cat. Vinciana. Nissen n. 70. Ceresoli p. 41.
Editore: apud Nicolaum Muntendam,, Utrecht,, 1750
Da: Studio Bibliografico Benacense, Riva del garda, Italia
In-folio (cm. 50), cc. (70). Con bell'antiporta allegorica e 119 tavole, il tutto finemente inciso in rame. Elegante legatura coeva in piena pelle, dorso liscio con titoli e fregi in oro. Solo qualche lieve piccola gora marginale ad alcune carte, peraltro esemplare genuino ed in ottimo stato di conservazione. Si tratta della seconda edizione latina di questa celebre opera in cui William Cowper compie una sorta di plagio nei confronti di Bidloo. Di quest'ultimo utilizza infatti la maggior parte delle tavole qui presenti, aggiungendo note esplicative e solo una piccola sezione iconografica (in tutto solo 14 tavole sono opera sua). Probabilmente una della più affascinanti pubblicazioni mai apparse in campo medico in cui la raffigurazione medica si sposa con un'ispirazione artistica assai appropriata. Raro.
Editore: Lugduni, Apud Matthias Bonhomme, 1554-1555., 1554
Da: Libreria Antiquaria Dentis (ALAI - ILAB), Torino, TO, Italia
Libro Prima edizione
Rilegato. Condizione: molto buono. prima edizione. Lugduni, Apud Matthias Bonhomme, 1554-1555. 2 volumi rilegati in 1 in-Folio (31,5 cm x 21 cm). Pp. (16), 583, (24); (12), 242, (10). Segnatura: [a]8, A-H6, I-K4, L-Zz6, AA-BB6, CC-DD4, Ee-Ff6; [a]6, a-z4, A-G4, H6. Il II° volume ha per titolo "Universae aquatilium Historiae pars altera, cum veris ipsorum Imaginibus". Bella e solida legatura settecentesca in mezza pelle marezzata con angoli, piatti marmorizzati, autore e titolo impressi in oro su tassello sul dorso. Tagli rossi. Eleganti e grandi capilettera a sfondo floreale. Due ritratti dell' Autore entro elaborato cartiglio eseguiti su disegno di Pierre Vase, uno alla carta [a]8(v) del I° vol. e l' altro alla carta [a]6(v) del II° vol. Firma d' appartenenza al margine inferiore del front. del I° vol. dell' illustre storico e biografo spagnolo nativo di Segovia, Diego de Colmenares "ill.do Diego de Colmenares". Carattere latino, greco e corsivo. Una piccola macchietta al margine superiore esterno del front. del I° vol. e delle prime cc. con qualche lieve ed insignificante brunitura, peraltro esemplare in stato di conservazione molto buono. Prima edizione, dall' illustre provenienza, di questo che è il più importante ed avanzato studio del '500 sulla fauna marina e d' acqua dolce, superbamente illustrato da oltre 450 xilografie dai disegni del lionese Georges Reverdy. L' Autore fu professore di medicina ed anatomia all' università di Montpellier ed uno dei più vivaci rappresentanti dell' Umanesimo francese oltre ad esser stato il medico personale del cardinale di Tournon cui l' opera è dedicata. Il Rondelet deve la sua fama proprio a questo trattato enciclopedico che restò il testo di riferimento per gli studi ittiologici e su tutte le varietà di vita marina per oltre un secolo, vi sono rappresentati pesci, conchiglie, crostacei, rane, tartarughe, coccodrilli e mammiferi marini (foche, delfini, balene, orche assassine, ecc.) ed altri animali marini tra cui batraci, rettili, stelle marine, senza dimenticare alcune creature fantastiche come le "Nereidi", il "Monstro Leonino", i "Pesci" "Episcopi habitu" [pesce in abito vescovile] o il "Monachi habitu" [pesce in veste monacale]. L' opera tratta anche di alcune specie di balene, delfini, orche assassine, invertebrati marini e di foche inclusi nel gruppo dei pesci. In questo prezioso trattato l' Autore fu il primo ad utilizzare una nomenclatura binomiale, in latino, poi generalizzata da Linneo per la descrizione delle specie. Cuvier, nella sua "Histoire des sciences naturelles", rende omaggio a questo primo tentativo scientifico di classificare le specie acquatiche, notando il carattere prezioso delle xilografie, il suo disegno anatomico di un riccio di mare è la prima rappresentazione esistente di un invertebrato, oltre a fornire i primi resoconti zoologici del lamantino e del capodoglio. Curiosamente Il Rondelet fu grande amico di Rabelais che lo fece caricaturale come Rondibilis, il gioviale dottore consultato da Panurge nel terzo libro di Pantagruele. Bibliografia: Adams, R-746 & R-747; Agassiz, IV, p. 209; Braudier, X, 239 e 241; Brunet, IV, 1372; DSB, XI, 528; Garrison-Morton, 282; Nissen, 3474; Norman, 1848; Pazzini, I, PP. 770-771; USTC, 151588; Wood, p. 541; ZBI, 3474.
Editore: Roma, per Ant. Salamanca et Antonio Lafreri, M.D.L.VIIIl (1558. In fine:) In Vinegia, apresso Nicolò Builacqua Trentino, s.d. (dedica al Re Filippo datata 1559), Roma, 1558
Da: Libreria Antiquaria Pregliasco, Torino, Italia
Condizione: molto buono. in-folio (315x205 mm.), ff.(18), 154. Legatura antica piena pergamena, dorso rifatto, con titolo e fregi oro. Frontispizio inciso entro bella bordura a motivo architettonico con figure anatomiche, grandi iniziali istoriate. Classica opera, illustrata da 42 belle figure anatomiche a piena pagina nel testo, disegnate da Gaspar Becerra e incise in rame da Nicolas Beatrizet, le medesime già apparse nell'edizione spagnuola del 1556. Il testo è diviso in sette libri o sezioni (ossa, muscoli, vene, nervi, etc.) ed è ricco di indici e richiami. Prima edizione italiana, rara prima tiratura con data 1558, tradotta da Anton Tabo con la supervisione di Valverde, assai stimata e importante in campo scientifico-medico, illustrata con belle tavole ispirate da quelle del Vesalio e migliorate rispetto a quelle. Valverde, la cui opera apparve in spagnolo nel 1556, è considerato uno dei più importanti anatomisti del XVI secolo. Esemplare assai bello, con ampi margini. Cushing VI-D-35. Mortimer n.513:( Tiratura del 1560). Wellcome 6476 (id.). Choulant-Frank 205-208. Book.
Editore: ACCADEMIA DI PADOVA / Nicolò Zanon Bettoni / Tipografia della Minerva, 1786
Da: Calligrammes Libreria Antiquaria, Roma, Italia
Condizione: Ottimo (Fine). prima edizione. SAGGI SCIENTIFICI E LETTERARJ DELL\'ACCADEMIA DI PADOVA. T. I, II, III.1, III.2 Padova, MDCCLXXXVI-MDCCXCIV. A spese dell\'Accademia. SEGUITO DA MEMORIE DELL\'ACCADEMIA DI SCIENZE, LETTERE ED ARTI DI PADOVA. Padova, per Nicolò Zanon Bettoni tipografo dell\'Accademia, MDCCCIX. SEGUITO DA NUOVI SAGGI DELLA CESAREO-REGIA ACCADEMIA DI SCIENZE LETTERE ED ARTI DI PADOVA. VOL. I, II, III. Padova, per Nicolò Zanon Bettoni/dalla Tipografia della Minerva. MDCCCXVII-MDCCCXXXI. Introvabili edizioni originali del XVIII-XIX secolo con tavole incise e tabelle fuori testo, anche ripiegate. Al primo volume è presente l\'antiporta incisa; i volumi successivi con vignetta xil. al frontespizio, testatine e finalini calc. Ai primi 3 volumi di Saggi (in 4 tomi) segue il volume di Memorie e 3 volumi di Nuovi Saggi, il tutto pubblicato tra il 1786 e il 1831, prima dall\'Accademia di Padova poi da Zanon Bettoni e dalla tip. Minerva. LAccademia Galileiana di Scienze Lettere ed Arti, già Patavina, erede della \"Accademia dei Ricovrati\", fu costituita in Padova il 25 novembre 1599. Divenuta nel 1779 \"Accademia di Scienze Lettere ed Arti in Padova\", successivamente \"Accademia Patavina\" e, dal 1998, \"Accademia Galileiana\" la prestigiosa istituzione continua ancora oggi a svolgere il suo proficuo lavoro di promozione culturale. Numerosi gli interventi di grande interesse pubblicati in questi volumi: dagli studi sul cervello di Leopoldo Caldani alla descrizione dell\'aurora boreale osservata a Padova nel 1780 e di altri fenomeni astronomici studiati da Giuseppe Toaldo; dagli studi di geografia e geologia di Vincenzo Chiminello e Antonio Dondi Orologio alle memorie botaniche di Giovanni Marsili; e poi saggi di anatomia, meteorologia, musica, idrologia, balistica, fisica e chimica, filosofia, morale e letteratura, storia, agronomia, biologia, numismatica, architettura e progettazione dei giardini, mineralogia, ostetricia, matematica, poesia latina, cardiologia, calcolo integrale, geometria analitica, e molto altro ancora. 8 volumi, mm 288x230, in 4°. Brossure ed. in carta azzurra, con titoli manoscritti in china al dorso (invertiti i titoli dei vol. 6 e 7). Ottimo/eccellente stato di conservazione, con minimi segni del tempo. 009J. Book.
Editore: Salamanca e Lafrerj (In fine: In Vinegia, appresso Nicolò Bevilacqua trentino), 1559
Da: Libreria BACBUC - Studio bibliografico, Roma, RM, Italia
Rilegato. Condizione: buono. Un volume in 4to (21x31 cm) di (18+1)-154 fogli. Pagina di titolo incisa, un ritratto di Valverde aggiunto (foglio +1) da altra edizione, 42 grandi tavole anatomiche incise. Ampi margini, poche leggere bruniture sparse. Legatura seicentesca o di poco successiva in cartonato marmorizzato con titolo manoscritto al dorso. In invidiabili condizioni generali. Prima edizione italiana, prima tiratura, dell'opera di Valverde. Uno dei più famosi libri di Anatomia, con figure largamente tratte dal Vesalio. Di notevole rarità questa prima edizione italiana, ristampata poi l'anno successivo (non esiste invece un'edizione del 1558: chi l'ha annunciata ha semplicemente confuso il numero romano della data alla pagina di titolo). Si può vedere riproduzione digitale di questa stessa edizione nella Digital Collection U.S. National Library of Medicine.
Editore: Apud Ioan. Anton. Et Jacobum de Franciscis, Venetiis, 1604
Da: Libreria BACBUC - Studio bibliografico, Roma, RM, Italia
Un volume (22x33 cm) di (6)-510-(46)-(20) pagine, con le incisioni nel testo e a piena pagina di Joannes Criegher dagli originali vesaliani; pagina di titolo calcografica incisa da Francesco Valesio (rinforzata al retro); manca la pagina di occhiello (?1). L'ultima pagina è bianca. Alla p. 273-74 strappo restaurato al margine esterno con perdita di alcune lettere e delle due glosse. Piccolo foro di tarlo al margine bianco interno agli ultimi tre fogli della seconda parte. Per il resto esemplare molto bello, con poche fioriture, incisioni assai nette e fresche. -Legatura settecentesca in mezza pergamena , tassello di titolo (parzialmente eraso) al dorso, piatti con carta marmorizzata. -Quinta edizione, assai simile alla quarta del 1588 pubblicato da Francesco Sanese, veneziano padre degli stampatori di questo volume che però aggiungono per la prima volta l' Universa Antiquorum anatome tam ossium, quam partium & externarum, & internarum: ex Rufo Ephesio medico antiquissimo: tribus tabellis explicata per Fabium Paulinum. Quibus accessit quarta ex Sorani medici antiquissimi fragmento Graeco non antehac Latino facto. Di 19 pagine non numerate + una bianca. ""The sons of Francesco Senense must have come into possession of Criegher s carefully engraved wood-blocks and when in 1604 their father s edition of 1568 presumably became sold out, they decided to issue another in precisely the same format . . . Fabricius of Acquapendente was by now professor of anatomy at Padua, and it was in all likelihood the student text he recommended. Additions to the book were a title-page handsomely engraved on copper and an additional series of anatomical tables with a new title-page and privilege giving the date of publication which was absent on the frontispiece" (Cushing, p. 93). Cushing, A Bio-bibliography of Andreas Vesalius, VI.A-5.
Editore: Appendix repraesentans externos musculos et diversas partes corporis humani. Supplementum tabula.Ultrajecti, Nicolaum Muntendam, 1750,, Utrecht, 1750
Da: Libreria Antiquaria Pregliasco, Torino, Italia
Condizione: molto buono. in-folio grande (mm 514x365), antiporta, 70 ff. (compreso titolo in rosso e nero, introduzione e 62 ff. di esplicazione delle tavole), legatura coeva in mezzo marocchino granata, ricchi fregi e titolo in oro al dorso, tagli marmorizzati. Con 119 tavole anatomiche incise in rame f.t. (numerate 1-105, ma 106 perché la tavola 11 è doppia; 1-9 e 1-5, ma 4 f.t. perché la quarta e la quinta sono sullo stesso foglio). L'opera anatomica del Cowper, nacque da una operazione di plagio nei confronti della "Anatomia humani corporis" del Bidloo, alla quale però l'autore aggiunse il frutto di sue personali ricerche e 9 nuove tavole nell'edizione originale inglese del 1698. In questa seconda edizione latina del 1750 (prima 1739) ne furono aggiunte altre 5 sulla base di nuovi studi, in particolare sugli organi riproduttivi maschili e femminili. Le 119 tavole comunque costituiscono uno dei punti più alti mai raggiunti dalla iconografia anatomica. "William Cowper was born in England in 1666 and died in 1709. He practiced surgery in London and devoted himself to dissection and anatomical delineations. In 1698 he published a pretentious work The anatomy of the human body. It was a beautiful folio adorned by one hundred and fourteen plates only nine of which were original with Cowper. All the others belong to Bidloo. Bidloo having been told that Cowper was working on an English translation of his (Bidloo's) Anatomy, spoke to him about it when he was in London and offered to communicate to him various additional observations made by him since the printing of his book. Cowper assured Bidloo that he did not understand Latin well enough to undertake such a task. Meanwhile, however, he purchased from booksellers in Holland three hundred sets of Bidloo's plates, including the engraved title-page on which he had his own name skilfully pasted over that of Bidloo. He added a few new plates, made some corrections, and some additions and translated the text from the Latin into English and published the whole under his own name, merely casually referring to Bidloo in the preface" (Power-Thompson). "Among the nine plates newly added by Cowper, which are drawn by Henry Cook and engraved by Michiel van der Gucht, are two well-executed plates, representing the front and back views of the entire musculature" (Choulant) GARRISON 385, edizione originale. Russell ''British anatomy'' N° 214. Choulant p. 252. Mettler p. 69. Book.
Editore: apud Nicolaum Muntendam, Utrecht, 1750
Da: Gilibert Libreria Antiquaria (ILAB), Torino, TO, Italia
Prima edizione
In-folio massimo (515x340mm). Carte (70), 1 bianca con 1 splendida antiporta figurata e 119 tavole incise in rame a piena pagina e ripiegate così distribuite: 105 numerate 1-105, 1 non numerata e interposta tra la tavola 10 e la 11, all'appendice 9 tavole numerate 1-9, 3 numerate I-III e 1 non numerata. Frontespizio inciso a due colori con fregio, numerose incisioni in legno. Splendida copia, marginosa, con solo alcune sporadiche carte brunite. Bella legatura coeva rimontata in piena pelle bazzana con titolo in oro su tassello al dorso, tagli rossi e sguardie in carta marmorizzata. Una della più affascinanti pubblicazioni mai apparse in campo medico. L'opera anatomica del Cowper, nacque da una operazione di plagio nei confronti della Anatomia humani corporis del Bidloo, alla quale aggiunse il frutto di sue personali ricerche e 9 nuove tavole nell'edizione originale inglese del 1698. In questa seconda edizione latina del 1750 (prima 1739) ne furono aggiunte altre 5 sulla base di nuovi studi, in particolare sugli organi riproduttivi maschili e femminili. Le 119 tavole comunque costituiscono uno dei punti più alti mai raggiunti dalla iconografia anatomica. William Cowper was born in England in 1666 and died in 1709. He practiced surgery in London and devoted himself to dissection and anatomical delineations. In 1698 he published a pretentious work The anatomy of the human body. It was a beautiful folio adorned by one hundred and fourteen plates only nine of which were original with Cowper. All the others belong to Bidloo. Bidloo having been told that Cowper was working on an English translation of his (Bidloo's) Anatomy, spoke to him about it when he was in London and offered to communicate to him various additional observations made by him since the printing of his book. Cowper assured Bidloo that he did not understand Latin well enough to undertake such a task. Meanwhile, however, he purchased from booksellers in Holland three hundred sets of Bidloo's plates, including the engraved title - page on which he had his own name skilfully pasted over that of Bidloo. He added a few new plates, made some corrections, and some additions and translated the text from the Latin into English and published the whole under his own name, merely casually referring to Bidloo in the preface (Power - Thompson). Among the nine plates newly added by Cowper, which are drawn by Henry Cook and engraved by Michiel van der Gucht, are two well - executed plates, representing the front and back views of the entire musculature (Choulant, 252-253).
Editore: Unione Tipografico-Editrice (UTET), già ditta Pomba (LUIGI POMBA), Torino, Napoli, 1869
Da: Libreria Scripta Manent, ALBENGA, SV, Italia
A Cura: Carlo Felice Biscarra (1823-1894); Luigi Rocca, fondatori. . Edizione: Prima edizione . Pagine: (VIII+188)+ (VIII+184)+ (VIII+184)+(VIII+184)+(VIII+184) . Illustrazioni: Bellissimi i 5 frontespizi in cromolitografia della Doyen, oltre a questi 37+36+36+36+36 = 181 Incisioni ORIGINALI a piena pagina (138 acqueforti, 28 lito, 5 xilo originali, 5 fotografie, 5 frontespizi), Decine di incisioni in legno intercaFormato: 4° . Rilegatura: Cinque cartonati telati verdi con incisioni a barre in oro e ai dorsi scritte e barre in oro. Tagli in rosso. . Stato: Buono . Caratteristiche: Decine di artisti hanno collaborato a questa rivista di livello altissimo, qui presentata al completo e in buonissimo stato conservativo (qualche rara brunitura). Presenti ancora le veline protettive.Biscarra fu pittore e critico d'arte Torinese. La rivista Arte in Italia non ebbe vita molto lunga, solo cinque annate (in sessanta dispense); ebbe il merito però di presentarsi graficamente ad altissimi livelli, così come elevata fu la schiera di collaboratori critici e artisti (gruppo folto fu quello della scapigliatura piemontese). La rivista fu concepita sia per divulgare le grandi opere contemporanee sia per discutere di Archeologia, letteratura, Architettura, Arte applicata all'industria, Concorsi, cronache, Tecniche incisorie, Estetica, Scultura, Pittura, Storia dell'Arte, Museologia, Restauri ed Esposizioni in tutto il mondo. Lo stile seguito fu quell'aristocratismo inizio borghese moderato, filo-sabaudo e anticlericale piemontese, Fu rivista d'élite e la composizione seguì l'intento; anche la carta fu fabbricata appositamente per esaltare la rivista.Dette molto spazio al regionalismo con sguardo superficiale europeo, una sorta di volontà di riappropriazione delle origini proprio nel massimo momento di fusione nazionale. Si percepisce in maniera netta il sentimento di abbandono della Capitale d'Italia, che da Torino si spostò prima a Firenze, per poi stabilirsi a Roma.Compaiono per lo più acqueforti, di splendida fattura, molte provenienti dalla Scuola di Rivara. Da notare anche un disegno cromolitografico relativo ad una ceramica ligure.Fra le opere di artisti citiamo fra gli altri Antonio Fontanesi (2), Nathaniel Rothschild (1812-1870), Enrico Gamba, Carlo Pittara, Ernesto Rayper, Adolfo Bignami, Francesco Gamba, Antonio Pasini, Bartolomeo Ardy, Francesco Gonin, Tommaso Aloisio Juvara, Federico Pastoris, Angelo Beccaria, Enrico Ghisolfi, Domenico Morelli, Camillo Righini, Vittorio Avondo, Andrea Gastaldi, Mosè Bianchi, Alberto Issel, Gioberto Borromeo, Telemaco Signorini, Francesco di Bartolo, Eleuterio Pagliano e molti altri.Collaborarono abbondantemente anche poeti quali Giacosa e Camerana. A completare l'opera si allega una pubblicazione della Daniela Piazza editore, Maria Luisa Tibone L'ARTE IN ITALIA, ANATOMIA DI UNA RIVISTA TORINESE DELL'OTTOCENTO. In questo recente saggio si narra tutta la storia della rivista, la nascita e il declino, e tutta la descrizione dell'importanza che ebbe in Italia e la grandissima qualità della rivista e la storia dei collaboratori. . Note epoca: 1870,1871,1872,1873.
Editore: Senza indicazione di luogo, H. GOLTZIUS, 1589 (mm 117 x 148 più marg.), 1589
Da: Il Cartiglio di Roberto Cena srlu, TORINO, TO, Italia
Libro
senza rilegatura. Condizione: buone condizioni. Serie di quattro incisioni originali inscritta entro tondo tipografico, eseguite a bulino e acquaforte su matrice di rame, nel primo stato. Entro la linea d'inquadramento, nella tavola rappresentante "Ver" (la Primavera), indicazione di Goltzius in qualità di inventore e stampatore, nonché dell'esecutore Matham, con data d'esecuzione; monogrammi di Goltzius e titolo entro il bordolinea, legende latine oltre il bordolinea delle quattro tavole. La serie, di pregevole qualità esecutiva e di raffinata invenzione, è dedicata alle quattro stagioni dell'anno, rappresentate da altrettante figure allegoriche, stanti con attributi iconografici, recanti nel cielo simboli dello Zodiaco e sullo sfondo paesaggi. La trasposizione su lastra delle opere, eseguita con fine tratteggio e sotto la supervisione dello stesso Goltzius, spetta a Matham abile incisore olandese nato ad Haarlem . Le tavole esemplificano i modi stilistici del Tardo Manierismo fiammingo, attento ai significati allegorici, caratterizzato da un attento studio dell'anatomia, da pose artificiose e dalla descrizione accurata di particolari naturalistici e quotidiani. Esemplari in buono stato conservativo, leggermente rimarginati oltre il bordolinea. 0.
Editore: Milano, Movimento Arte Concreta, 1953 ca., Milano, 1953
Da: Studio Bibliografico Marini, ROMA, RM, Italia
paperback. Condizione: Ottimo (Fine). Prima edizione (First Edition). Dal 15 ottobre 1952 al 31 maggio 1953 / 8 fascicoli. Riproduzione dei testi che hanno accompagnato le mostre più importanti di M.A.C. fra il 15 ottobre 1952 e il 31 maggio 1953. Tra questi Gianni Monet ("Prima mostra antologica dell'opera di Soldati"), Gillo Dorfles ("Forma-colore senza metafora"), Albino Galvano ("Mostra di pittori concreti di Milano e Torino alla Saletta Gissi"), Franco Passoni ("Spazialismo"), Filippo Scroppo et al. Tra i manifesti riprodotti su tavole ripiegate: "Manifesto del Macchinismo", "Manifesto dell'Arte Totale", "Manifesto dell'Arte Organica", "Manifesto del Disintegrismo". Opere originali a collage e tavole grafiche di Gianni Monnet, Atanasio Soldati, Giannattasio, Antonio Franchini, Renè Charles Acht, Adriano Parisot, Pino Serpi, Michele Provinciale, Mario Nigro, Bruno Munari, Alberto Moretti, Garau, Gillo Dorfles, Filippo Scroppo et al. Sommario dei contenuti di ogni singolo fascicolo In copertina pittura di Monnet in un appartamento a Milano arredato dallo Studio B24. Impaginazione di Bruno Munari (tranne quelle dei numeri 13 e 15 che è di Michele Provinciali e delle pagine di Torino che è di Adriano Parisot). Le copertine del N. 10 sono formate da 4 fogli trasparenti diversamente stampati. 16mo (Cm 17 x 17). pp. 142. . Ottimo (Fine). . Prima edizione (First Edition). MAC [Maffei, 2004] Maffei Giorgio, M.A.C. Movimento Arte Concreta. L'opera editoriale. Milano, Edizioni Sylvestre Bonnard, 2004. Il decennio 1948-1958, che convenzionalmente circoscrive le vicende M.A.C., è segnato puntualmente da uno scandito percorso editoriale: le raccolte degli inviti delle esposizioni "Arte Concreta" che documentano i primi due anni di attività e poi i quindici bollettini "Movimento Arta Concreta" pubblicati con cadenza pressoché mensile e caratterizzati dal formato quadrato. A questi seguono i bollettini "Sintesi delle Arti" ed i quattro volumi "Documenti d'Arte d'Oggi" a cadenza annuale dal 1954 al 1958. Per l'intero svolgersi del cammino del Movimento, alle pubblicazioni si affianca una cartella di grafica che, pur nella povertà dei mezzi espressivi, documenta le caratteristiche artistiche del gruppo e dei singoli protagonisti. In queste tappe si svelano tutte le intenzioni e le potenzialità inventive, la loro forte ed originale caratterizzazione grafica che a prescindere dalla statura artistica del Movimento e dalle qualità dei singoli artisti, pongono queste opere nel novero delle più interessanti pubblicazioni d'arte del secolo (Giorgio Maffei, M.A.C. Movimento Arte Concreta).Dal "Manifesto del Macchinismo":'Il mondo, oggi, è delle macchine. Noi viviamo in mezzo alle macchine, esse ci aiutano a fare ogni cosa, a lavorare e a svagarsi. Ma cosa sappiamo noi dei loro umori, della loro natura, dei loro difetti animali, se non attraverso cognizioni tecniche, aride e pedanti?Le macchine si moltiplicano molto più rapidamente degli uomini, quasi come gli insetti più prolifici; già ci costringono ad ocuparci di loro, a perdere molto tempo per le loro cure, ci hanno viziati, dobbiamo tenerle pulite, dar loro da mangiare e da riposare, visitarle continuamente, non far loro mai mancar nulla. Fra pochi anni saremo i loro piccoli schiavi.Gli artisti sono i soli che possono salvare l'umanità da questo pericolo. Gli artisti devono interessarsi delle macchine, abbandonare i romantici pennelli, la polverosa tavolozza, la tela e il telaio; devono cominciare a conoscere l'anatomia meccanica, il linguaggio meccanico, capire la natura delle macchine, con i loro stessi mezzi. Non più colori a olio ma fiamma ossidrica, reagenti chimici, cromature, ruggine, colorazioni anodiche, alterazioni termiche. Non più tela e telaio ma metalli, materie plastiche, gomme e resine sintetiche.Forme, colori, movimenti, rumori del mondo meccanico non più visti dal di fuori e rifatti a freddo, ma composti armonicamente. La macchina di oggi è un mostro!La macchina deve diventare un'opera d'arte!Noi scopriremo l'arte delle. Book.
Editore: EDIDERUNT ACADEMIA MEDICINAE NOVA-EBORA CENSIS ET BIBLIOTHECA UNIVERSITATIS MONACENSIS, Monaco / Munchen, 1934
Da: Calligrammes Libreria Antiquaria, Roma, Italia
Libro
Coeva in mezza pelle. Condizione: condizioni quasi ottime. Pregiatissima edizione gran folio stampata dai blocchi originali del XVI secolo, edizione numerata (es. n. 543/615) con 1 ritratto, 2 frontespizi calc., 281 incisioni in legno (su 82 fogli in carta forte) e 11 carte di riproduzioni fotografiche. Monumentale opera illustrata di Andrea Vesalio (1514-1564), tra le più note e apprezzate, rara edizione stampata a Monaco utilizzando i blocchi originali in legno intagliati a Venezia da Etienne Calcar, pupillo di Tiziano, e ritrovati casualmente nel 1932 a Monaco ma andati successivamente distrutti durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Splendido esemplare in ottimo stato di conservazione, nella legatura originale in mezza pelle con angoli. 1 vol., folio gr., mm. 560x395. [10] cc. (incl. ritr. e front.), 130 pp., [3] cc. Con piccolo difetto a un angolo del piatto post. ENG: Large folio. Original half pigskin. Portrait, 2 woodcut titles and 281 anatomical woodcuts on 82 leaves of heavy paper, printed from the original Vesalian woodblocks and 11 leaves of phot. repr. [10] ff (incl. portr. and woodcut tit.), 130 pp., [3] ff.
Editore: Istituto dell Enciclopedia Italiana Treccani, Roma, 2010
Da: Seprian, Villastellone, TO, Italia
Libro
Pelle con impressioni in oro. Condizione: Ottime. Cavriani Filippo (illustratore). Numerata, Esclusiva. Anatomia Depicta. Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Nuove Accessioni 329 (Grandi Formati 64). Istituto dell Enciclopedia Italiana Treccani (Roma, 2010). Il codice, realizzato a Parigi prima del 1589, è un documento di straordinaria importanza che documenta scoperte dell ars medica tra la metà del XVI secolo e i primi del XVII. L opera è del nobile mantovano Filippo Cavriani ed è illustrata con 71 tavole anatomiche acquerellate, a piena pagina, con didascalie in francese e in italiano. Legatura in pelle con impressioni in oro e pietra centrale sulla prima di copertina. Dimensioni 42x56 cm. Fogli 146 (pagine 292). Cofanetto e leggio. Commentario, in italiano (21x28 cm. pagine 262, tela editoriale con impressioni in oro). Edizione limitata e numerata di 199 copie. Condizioni ottime. 16000g.
Editore: Giacomo Monti, Bologna, 1683
Da: Libreria BACBUC - Studio bibliografico, Roma, RM, Italia
Due parti in un volume in folio (22x31,5 cm) di (16)-464-328 pagine, con 41 illustrazioni calcografiche in cartiglio, antiporta incisa, e ritratto di Scarlattini. Titolo dell'antiporta: Dell'huomo figurato e simbolico. Titolo della seconda parte in occhietto: Dell'huomo indiviso, e nel suo tutto considerato. - Ottime condizioni. Qualche pagina un po' brunita, anche per le variabili caratteristiche della carta, ma esemplare molto fresco. Legatura coeva in mezza pergamena, con titolo manoscritto al dorso. Ex libris nobiliare al retro del piatto. Prima edizione, prima tiratura.
Editore: Robertum Littlebury via vulgò dicta Little Britain; R.Scott; Tho. Sambridge, & G.Wells, Londini (London, Londra), 1687
Da: Libreria Scripta Manent, ALBENGA, SV, Italia
Pagine: X+15+5+82+54(Tavole)+2+36+4+72+39(Tav)+4+44+12(tav)+7(tav)+4+20+4(tav)+4+144+2(tav) . Illustrazioni: All'antiporta frande incisione Anatome Plantarum di R. White. All'interno del volume vi sono 122 Tavole di cui 115 a Pagina intera e 7 ridotte. . Formato: 4° . Rilegatura: Cartontato on pelle marrone con dorso anch'esso in pelle, cinque nervature, fregi in oro e tassello in pelle rossa con scritte in oro. Parte alta e bassa del dorso leggermente danneggiate, piatti con qualche graffio. . Stato: Buono . Caratteristiche: Dimensioni precise cm. 35,50 per 24. Bellissima opera che racchiude molti studi del Malpighi in botanica, embriologia, ematologia, respirazione, anatomia umana e animale.Restauro antico al margine destro del frontespizio. Mancanza di carta per le prime 5 pagine nel margine in basso a destra, senza ledere il testo.L'autore fu medico, anatomista e fisiologo. Fu grande osservatore attraverso il microscopio e a lui si deve la scoperta del collegamento fra vene ed arterie e quindi sia della circolazione sanguigna, sia del vero funzionamento dei polmoni (DE POLYPO CORDIS e DE PULMONIBUS). Interessante anche il trattato DE OVO INCUBATO. In catalogo abbiamo anche le altre opere del Malpighi, postume,in medesima rilegatura, datate 1743. . Note epoca: 1686.
Editore: Roma, G. Mascardi, 1630., Roma, 1630
Da: Libreria Antiquaria Gonnelli, Firenze, FI, Italia
Condizione: Buono (Good). 1. In-4° (mm 210x145), Carte [12], Pagine 218, e Carte [10] di indice. Manca l'ultima carta bianca finale sostituita con altra settecentesca. Bel frontespizio figurato, inciso da M. Greuter, ritratto di Persio al verso di Carta 5, e 6 belle tavole nel testo incise in rame, con fregi e iniziali ornate. Legatura in pergamena settecentesca un poco tarlata al dorso e ai piatti, titolo oro su tassello applicato al dorso. Arrossature sparse dovute alla carta dell'epoca e qualche macchia, altrimenti buon esemplare. Edizione originale, rara e pregiata, di notevole interesse letterario, contenente il testo delle 6 satire di Persio con la "Stimatissima" traduzione e le ampie ed intelligenti note dell'autore; ma è soprattutto noto per il suo eccezionale interesse scientifico. Interessante è la bella tavola a pag. 36 raffigurante una lince; ma l'interesse degli studiosi si sofferma sulla grande tavola a pag. 52 (api) e su quella a pag. 127 (gorgoglione), che costituiscono il primo esempio di applicazione del microscopio alla storia naturale. Gli insetti sono raffigurati ingranditi (specialmente alcuni particolari del corpo dell'ape); e le descrizioni che accompagnavano le tavv. furono definite "il primo esempio di anatomia degli insetti". Nelle note si parla anche delle scoperte di Galileo e del Della Porta, e di molti altri argomenti interessanti. Pare essere questo il primo libro stampato in cui compaia la parola "microscopio", coniata pochi anni prima dai Lincei per uno strumento ideato da Galileo. Vinciana, 1766. Graesse V, 215. Gamba, 2053. Carli-Favaro, 121. Cinti, 86. Book.
Editore: (In fine:) Francoforti ad Moenum, ex Officina Typographica Matthaeui Beckeri.MDC (Frankfurt, M. Becker, 1600),, Frankfurt, 1600
Da: Libreria Antiquaria Pregliasco, Torino, Italia
Condizione: molto buono. in-folio, ff.(12), pp. 442, ff.(15, ultimo bianco), bellissimo titolo-frontispizio inciso con figure anatomiche e ritratto dell'autore, ritratto di Henry IV e dedica nel secondo foglio prelim., 26 magnifiche tavole anatomiche a piena pag. n.t., vari capilettera istoriati e fregi silografici. Legatura ottocentesca m.pelle, titolo e fregi al dorso, tagli rossi. Importante trattato di anatomia generale, vasto e completo, che si rifà a Vesalio, Valverde, Coiter ed altri che lo precedettero. Fu impresso a Parigi nel 1589 e ritampato alcune volte. André de Laurens fu professore all'università di Montpellier dal 1586 e medico di corte del Re Enrico IV a Parigi. Esemplare ben conservato (alcune tracce di tarli negli ultimi fogli; margine esterno del titolo rifilato). Choulant-Frank, p.222. Durling n.1312. Wellcome, I, n.1937. Waller, n.2629. Book.
Da: Libreria Oreste Gozzini snc, Firenze, FI, Italia
Venetijs, apud Ioan. Anton. et Iacobum de Franciscis, [1604], due parti legate in un volume, in folio, legatura coeva in piena pergamena floscia (lievi mende al dorso) pp. [4], 510, [46] - carte [12]. Con frontespizio calcografico inciso da Francesco Valesio alla prima parte e centinaia di illustrazioni anatomiche in xilografia. Marca editoriale in xilografia sul frontespizio della seconda parte. La data di pubblicazione è desunta dalla data presente sul frontespizio della seconda parte. Le due carte recanti l'occhietto e l'avviso al lettore, di solito legate nei preliminari della prima parte ([pi greco]2 e [pi greco]3) sono legate dopo il frontespizio della seconda parte. La composizione del volume (parte prima) segue fedelmente quella della quarta edizione, edita nel 1568 a Venezia da Francesco Senese, padre di Giovanni Antonio e Iacopo di Francesco, che reimpiegarono anche le matrici lignee incise da Joannes Crieger per quella edizione. Esemplare scompleto: mancano, tutte nella prima parte, le carte X3, X4, Y2, Y5, Z1, Z2, Z5, Z6, FF3, FF4; foro con perdita di testo a c. X5. Alcune carte mal posizionate nel fascicolo K6. Mancanza all'angolo inferiore esterno (margine bianco) di c. X2. Gora all'angolo alto esterno del frontespizio inciso.
Editore: Firenze, co' Torchi di V.Batelli e F., 1833., Firenze, 1833
Da: Libreria Antiquaria Gonnelli, Firenze, FI, Italia
Condizione: Buono (Good). 1. In-folio (testo e tavole, mm 440x305), pagine 292, [4]; [4] + 150 splendide tavole al chiaroscuro ed al tratto. Legatura coeva in mezza pelle, piatti marmorizzati, dorso decorato in oro. Rest. marginali e lievi fioriture a qualche tavole. Bell'esemplare. Prima edizione in lingua italiana e prima nel cosidetto "formato ridotto" di questa splendida opera di anatomia che impegnò l'intera vita del celebre Mascagni. Il grande Serantoni, artista ed incisore brillantissimo, resosi conto che il formato gigante avrebbe trovato posto e possesso solamente presso pochissimi, decise per questa più pratica soluzione e nel far questo aumentò il numero delle tavole (da 45 a 149), ottenendo così il vantaggio che parecchi dei dettagli che nel formato gigante apparivano tutti insieme, scomposti in più tavole risultarono più chiari e rappresentativi. La perfezione e accuratezza del disegno e dei particolari fanno di questa rara opera un capolavoro di scienza ed arte. Mascagni P. (1755-1816), allievo dell'anatomopatologo Pietro Tabarroni (1702-1780) successe giovanissimo al maestro alla cattedra di anatomia dell'università di Siena; nel 1801 passò a quella dell'Università di Pisa, fu inoltre lettore di anatomia, fisiologia e chimica presso l'università di S.Maria Nuova a Firenze, città in cui rivestì anche la carica di professore di anatomia pittorica all'Accademia delle Belle Arti. L'elaborazione della sua più celebre opera "Anatomia universa, XLIV, tabulis aeneis juxta archetypum hominis adulti.", pubblicata a Pisa nel 1823 dopo la morte dell'autore, si produsse per decenni e fu l'oggetto principale e costante delle preoccupazioni del Mascagni, non ultime quelle finanziarie, come si deduce dal suo epistolario. Particolare attenzione fu posta dal Mascagni all'apparato illustrativo dell'opera di cui puntigliosamente riferisce in numerose lettere all'amico e collega Giovanni Fantoni "Labindo" e al professore pisano Giorgio Santi. In effetti le tavole dell'Anatomia Universa rappresentano uno dei motivi dei precedenti testi sull'argomento. Fine indagatore dei vasi linfatici e inventore di nuove tecniche di iniezione, Paolo Mascagni insegnò tale disciplina presso l'Accademia delle Belle Arti a Firenze. Michelangelo, il gusto neoclassico, le osservazioni su "cadaveri di scelta e buona forma" ispirano la sua Anatomia, in cui le illustrazioni procedono "a cute ad sceletum", dal corpo integro delle ossa. Questa edizione è arricchita di 30 tavole in più (sic) rispetto all'edizione pisana del 1823. (Cfr. la Prefazione del Serantoni il quale dichiara: "Nè ho creduto di omettere quelle scoperte, che dopo la morte del Mascagni furono fatte da illustri Professori, fino agli ultimi tempi, offrendole in alcune tavole, le quali ho delineato su quelle che trovansi nelle opere più celebri". Infatti, come abbiamo detto, la grande edizione pisana, contiene 44 tavole. Quindi questa edizione fiorentina del Batelli, contenendo 150 tavole assume una più vasta capacità di analisi nella descrizione anatomica del corpo umano. Rari sono gli esemplari contenenti tutte le 150 tavole. Book.
Editore: Nella quale si contiene la theorica & prattica di ciò, che può essere nella Cirugia necessario. Aggiuntovi di nuovo in quest'ultima impressione, oltre i disegni di tutti gl'istromenti . le figure de Cauterii, & Anatomia.|In Venetia, appresso Roberto Meglietti, 1605,, Venezia, 1605
Da: Libreria Antiquaria Pregliasco, Torino, Italia
Condizione: molto buono. in-folio, ff. (10), 319, legatura moderna ad imitazione antica in p. pelle, bordura ai piatti, fregi e titolo al dorso, il tutto in oro. Dedica dell'editore a Giacomo Vedova. Impresa tipogr. al tit., gran numero di silografie n.t. di crani, ferite, strumenti chirurgici, forbici, pinze, bisturi, cuciture; due silogr. a piena pag. raffig. l'estrazione di una freccia e la cauterizzazione di una ferita d'arma da fuoco. Tre belle silogr. raffig. operazioni di trapanazione del cranio realizzate in interno con chirurghi, infermieri e parenti in abiti cinquecenteschi. (Da notarsi la spiritosa presenza nelle stanze elegantemente arredate di cani, gatti e topi in evidente attesa di ''bocconi''). Rispetto alle ediz. precedenti sono più numerose le figure di strumenti e sono aggiunte, nel libro quinto, alcune silogr. anatomiche. Il libro quarto è aumentato della traduzione dell'opera di Jean Tagault, mentre il libro sesto lo è del Trattato di Jacques Houllier. Terza edizione italiana (la prima è del 1574) di una delle più belle e più importanti tra le opere di chirurgia del Cinquecento. Giovanni Andrea Della Croce (Venezia, 1514-1575), figlio di un barbiere, fin dal 1532 fu accolto come membro dal Collegio chirurgico di Venezia, tra le più rinomate corporazioni mediche del tempo, che aveva il monopolio della cura dei feriti; fu quindi a Feltre sino al 1546; tornato a Venezia, ebbe l'incarico di medico della flotta veneziana, e approfondì gli studi sulle ferite d'arma da fuoco. La sua Chirurgia ebbe fama europea e fu tradotta in varie lingue; è divisa in 7 libri, che trattano di ascessi e tumori; ferite; ulcere; fratture ossee; cauterizzazioni, flebotomia e litotrizia; il sesto è un antidotario e il settimo reca una serie di figure relative allo strumentario per le operazioni trattate. La diffusione dell'opera fu dovuta anche all'introduzione di sinonimi nelle varie lingue per designare le affezioni morbose, nonchè la ricchezza di esempi pratici. (Esemplare accuratamente rinfrescato, con abili restauri agli angoli inferiori dei margini di vari fogli). Wellcome 1670. Blake 1082. Rutkov p. 156-7. Cushing C477. Krivatsy 2908. Book.
Editore: Venezia, Giovanni e Gregorio de Gregoriis, de Forlivio, 12 luglio 1499., Venezia, 1499
Da: Libreria Antiquaria Pregliasco, Torino, Italia
Condizione: molto buono. in-4 (mm 172x127), ff. 396, di cui i primi 10 n.n. (vari errori nella numerazione: saltati i ff. 383 e 384, 386 segnato come 378), leg. ottocentesca in mezza pelle con tit. e filetti dorati sul dorso, tagli spruzzati. Impresso in carattere gotico su 2 colonne di ll. 48, con centinaia di iniziali silografiche istoriate, alcuni spazi bianchi con lettere guida, marca tipogr. a piena pag. in fine. Importante e non comune testo morale-scientifico di carattere enciclopedico redatto tra il 1298 e il 1314, con osservazioni su zoologia, mineralogia, anatomia, cibi e vini. La maggior parte degli "exempla" sono tratti dalla Bibbia, ma si fa riferimento anche a una serie di scrittori profani (Cicerone, Seneca, Plinio, Aristotele, Platone, Avicenna, Ippocrate, Galeno, Solino, Tolomeo) e forniscono associazioni mnemotecniche tra una serie di questioni morali e i diversi ambiti naturali che ne illustrano le caratteristiche. Edizione tratta dalla prima rarissima stampata in Italia nel 1497. Ottimo esemplare, con ampi margini, impresso su carta forte. HC *7547. Klebs 562.5. BMC V, 351. Goff J-431. IGI 5357. ISTC N. ij00431000. Vaticana J-140. Manca al Bing. Book.
Editore: Nuovamente ristampata e con l'aggiunta di alcune tavole ampliata. Venetia, Stamp. de' Giunti, 1586,, Venezia, 1586
Da: Libreria Antiquaria Pregliasco, Torino, Italia
Condizione: molto buono. in-folio, ff. (18), 154, leg. mod. m. perg., tit. ms. al dorso. Titolo inciso entro bella bordura a motivo architett. con particolari anatomici, ritr. dell'a. inc. da N. Béatrizet al verso della dedica al Re Filippo II (come nell'ediz. orig. in lingua spagnola pubblicata a Roma nel 1556); 46 tavole anatomiche a piena pag., 4 delle quali qui aggiunte fuori testo tra i ff. 82-83. Altra dedica al Card. fra Giovanni da Toledo. Le belle tavole si devono ai disegni di Gaspar Becerra ed al bulino di Nicolas Béatrizet o Beautrizet (Niccolò Beatrici, nato a Thionville); seppur basate su quelle di Vesalio, presentano vari miglioramenti ed addizioni. Seconda edizione della traduzione in lingua italiana (dopo la prima del 1560) di Anton Tabo (no Sabo, come talvolta si trova) e rivista dall'autore. E' l'opera maggiore di Valverde, il più stimato anatomista spagnolo del Cinquecento, il quale contribuì in maniera determinante alla diffusione delle teorie e dell'opera di Andrea Vesalio, medico belga e professore a Padova, che nel 1543 aveva pubblicato l'opera che avrebbe dato inizio allo studio moderno dell'anatomia. Esempl. discreto (lievemente rifilato, con qualche macchia gialla qua e là, tracce d'uso e annotazioni mss. al verso dei ff. 140 e 154). Camerini, Annali dei Giunti di Venezia, n. 911. Choulant pp. 205-08. Wellcome 6477. Waller I, n. 9806. Osler n. 576. Cushing-Fulton, pp. 146-7;: «.he corrected Vesalian anatomy. His eye-muscle figures are a great improvement on those of Vesalius, as is the representation of the muscles of nose and larynx». STC 711. Adams V-231. Book.
Editore: Francfort, Apud Hered. Christian Egenholph, Anno, 1582
Da: Libreria Antiquaria Dentis (ALAI - ILAB), Torino, TO, Italia
Libro
Rilegato. Condizione: ottimo. Francfort, Apud Hered. Christian Egenholph, Anno 1582. Due parti in un vol. in-8° (15,6 cm x 9,7 cm). Cc. (4), 185, (3). Con 65 illustrazioni xilografiche n.t.; (8), 280, (4), 2 c.b. Con 22 illustrazioni xilografiche n.t. Segnatura: A-2A8; A-n8, o4. Raffinata legatura settecentesca in piena pergamena rigida con unghie, doppia cornice dorata a inquadrare entrambi i piatti, elegante fleuron centrale e grandi angolari a giglio dorato. Tagli dorati e cesellati. Illustrazioni xilografate nel testo. Frontespizi impressi in rosso e nero. Esemplare in ottimo stato di conservazione. Bella e rara edizione illustrata di questi due trattati classici sull' alimentazione e la dieta, compresi i loro aspetti medici, ben illustrati da decine di graziose xilografie, insieme ad un trattato sul corpo e la mente umana, il tutto in edizioni di Francoforte degli anni ottanta del Cinquecento. Eobano, umanista e illustre poeta, studiò anche medicina per diversi anni. Il libro comprende capitoli sulla vita quotidiana, il cibo, le erbe, la produzione della birra e del vino. Le xilografie fra le altre cose mostrano: un ubriacone che vomita "De ebrietate", un uomo che fa la siesta "De somno meridiano", una coppia abbracciata a letto "De venere", un uomo accovacciato su un vaso da notte e varie piante e animali commestibili, la produzione di cibi e bevande. Il testo, apparso a stampa a partire da ca. 1480, solitamente sotto il titolo "Regimen Sanitatis Salernitanum", ma nel 1551 Christian Egenolph a Francoforte pubblicò una nuova edizione sotto il titolo attuale, con illustrazioni xilografiche e rivista da Johannes Curio. Prezioso il commento di Placotomus-Bretschneider, che allegò anche i suoi lunghi trattati, tra cui uno dei più approfonditi sulla birra, di cui sono elencate circa 30 qualità. La seconda opera è una celebre raccolta di consigli dietetici e regole di condotta. Questo libro sulla salute, spesso pubblicato e popolare, contiene anche trattati su vino, birra, spezie e vari alimenti. Bibliografia: Adams, S-110; Durling, 3816; Oberle', Bibl. Bachique 54/1; cfr. Bibliotheca Walleriana, 2768; Horn, Arndt & Sachs, Schoene alte Kochbuecher 39-40 (altre ed.); Krause, Eobanus 1, 388; Richter, 486; Simon, Bibliotheca Bacchica, 222; Vicare, col. 305-316 (altre ed.); VD16, E, 1477; Wellcome 5366-5395 (altre ed.). Manca a Nissen, BBI. Adams, E-195; Durling, 3826; Oberle', Bibl. Bachique 54/2; cfr. Simon, Bibliotheca Bacchica 174-183; Bibliotheca Walleriana 7819 (ed. 1559) ; Horn, Arndt & Sachs, Schoene alte Kochbuecher 44 ; Oberle', Fastes 318 & 319/1 (altre ed).
Data di pubblicazione: 1816
Da: Libro Co. Italia Srl, San Casciano Val di Pesa, FI, Italia
Prima edizione
Illustrations by Bernard Picart. Deuxieme Edition. Relié en cuir, avec un titre doré au dos. French Text. Paris, 1816; 6 vols., paperback, pp. 1280, 600 b/w plates, cm 19,5x26. Il testo comprende più 600 illustrazioni, delle quali alcune ripiegate a causa delle grandi dimensioni, animatr da innumerevoli figure: templi, idoli, folle in corteo, gruppi di danzatori, cerimonie nuziali, funebri, di iniziazione, sacrifici umani, danze, combattimenti, suppellettili; uomini donne bimbi, nudi o in esotici costumi. Grandiosi insiemi corali, scene e riti diurni e notturni; elaborato segno, sapienti ombreggiature, studiata efficace anatomia ed espressione di movimenti gesti atteggiamenti; scenografici paesaggi e interni; la grande consumata arte del "sublime burin" del celeberrimo PICART Bernard [Paris 1673-1733 Amsterdam], di scuola francese, ma il massimo rappresentante dell'incisione olandese del suo periodo. Le lastre di rame sono quelle originali dell'edizione olandese 1723-1737, di cui l'editore francese della presente edizione era venuto in possesso; una prima edizione dell'opera completa uscì in Francia nel 1807 in 13 volumi in-folio, in soli 400 esemplari; la presente 2ª ed. francese uscì in 6 volumi in-4° con 600 tavole, in soli 400 esemplari. L'editore avverte che "pour ne point altérer en rien le génie de l'expression du dessin et du burin de ce célèbre artiste, nous sommes parvenus, à l'aide d'agens chimiques, à rendre aux planches leur première vigueur". In effetti le incisioni sono stupende e nitidissime. L' opera si occupa delle religioni monoteiste. L'A. fu criticato dai fondamentalisti cattolici per la sua ironica tolleranza, tale da mettere "avec irrévérence" sullo stesso piano le cerimonie cattoliche e quelle protestanti o pagane! Di enorme interesse storico, antropologico e artistico; ovviamente, rarissimo.
Editore: A Paris, Chez Charles Angot,, 1664
Da: Libreria Antiquaria Dentis (ALAI - ILAB), Torino, TO, Italia
Libro Prima edizione
Rilegato. Condizione: quasi ottimo. prima edizione. A Paris, Chez Charles Angot, 1664. In-4° (23,5 cm x 17 cm). Pp. 2 c.b., (70), 448, (8), 1 c.b. Segnatura: a4, e4, i4, o4, u4, 2a4, 2e4, 2i4, 2o3, A-3L4. Bella legatura coeva in piena pelle marrone, piatti inquadrati da un doppio filetto a secco, autore e titolo dorati sul dorso riccamente decorato. Lunga prefazione a cura di Claude Clerselier, il cui nome compare alla c. a4(r). Dedica a Colbert. Con 49 splendide illustrazioni ottiche e anatomiche xilografate n.t., molte a mezza pagina, prodotte da MM. di Gutschoven e de La Forge, contrassegnate con G o F, dai disegni dell' A. Capilettera e testatine xilografici. Lievi ossidazioni marginali su poche pp., peraltro esemplare in eccellente stato di conservazione. Prima edizione francese, il testo francese dell' opera di Cartesio apparve per la prima volta nel 1664 da quattro editori: Jacques Le Gras, suo fratello Nicolas Le Gras, Charles Angot e Theodore Girard. Tutti sono stati stampati in modo identico secondo la stessa numerazione, ogni editore ha semplicemente aggiunto il proprio nome e vignetta sul frontespizio. Curata da Claude Clerselier avvocato al Parlamento di Parigi, filosofo cartesiano, grande amico dell' A. nonché suo esecutore testamentario, questo celebre trattato dell' illustre scienziato, matematico e filosofo francese, in gran parte dedicato al cervello ed alla vista, fornisce un contributo fondamentale all' evoluzione della scienza medica ed al pensiero materialista del secolo successivo. Considerato una vera e propria appendice al Discorso sul metodo, costituisce il primo testo occidentale di fisiologia le cui leggi sono secondo Cartesio le stesse della matematica. Al trattato fa seguito da p.108 a 170 "La formation du foetus", qui in prima edizione. La lunga sezione finale del libro (pp. 171-448) è la 1° ed. dell' ampio commento a "L' homme" di Louis de La Forge (1632-1666), dottore in medicina e filosofo, amico e discepolo di Cartesio. La Forge ha anche ridisegnato le numerose illustrazioni xilografiche che erano apparse nelle edizioni latine del 1662 e del 1664 di Florentius Schuyl sulla base degli schizzi originali di Cartesio. L' Autore scelse di non pubblicare questo suo studio meccanicistico sull' Uomo composto intorno al 1633 quando era a Deventer (in cui per primo assimila gli esseri umani a macchine, sostenendo la natura integralmente meccanica del funzionamento organico). Molto probabilmente era destinato a comprendere, insieme a "Meteore" e "Dioptrique" (l' Ottica, in cui Descartes per primo propose l' idea che l' anima ed il corpo si incontrassero nella ghiandola pineale che permette alla materia di influire sullo spirito: qualsiasi sensazione fisica passa da questa ghiandola per trasmettersi allo spirito) parte dell' opera più ampia "Le Monde", una proposta di pubblicazione che abbandonò temendo di incorrere come Galileo in una condanna della Chiesa nel 1633; per questo motivo l' opera fu pubblicata per la prima volta in latino nel 1662 dopo la sua morte. Bibliografia: Brunet, II, 611; Cushing, D121; Garrison-Morton, 574; Guibert, 198-199, n. 3; Heirs of Hippocrates 469; Norman, 628; Krivatsy, 3117; Tchemerzine, II, p. 799; Wellcome, II, p. 453. Manca a Goldsmith.