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    Befriedigend/Good: Durchschnittlich erhaltenes Buch bzw. Schutzumschlag mit Gebrauchsspuren, aber vollständigen Seiten. / Describes the average WORN book or dust jacket that has all the pages present.

  • Data di pubblicazione: 1992

    Da: Démons et Merveilles, Joinville, Francia

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    Bon état. 1992. Cheick Oumar Kaiser (Repubblica Centrafricana) Fatoba L Archipel Mutant 1992 La descrizione di questo articolo è stata tradotta automaticamente. Se hai dubbi o domande ti invitiamo a contattarci. Brossura di 151 pagine prima edizione pubblicata da Harmattan collezione Encres Noires. in buone condizioni completo e solido senza lacrime o annotazioni. L'arcipelago di Fatoba divenne un'isola e poi una penisola dopo molti sconvolgimenti geologici storici politici e architettonici. NDouré il più recente dei suoi sovrani convertito in addestratore di leoni un giorno invita tutti i sovrani e capi di stato del mondo a una grande mostra chiamata il Grande Ultimo. Per ragioni misteriose la cerimonia si trasforma in tragedia. I Fatobîliens e Fatobîliennes desiderosi di prendere il posto del defunto Gran Maestro concordano di sottomettersi al rivelatore di bugie. In questi tempi in cui parliamo di una conferenza nazionale qui di una carta fondamentale lì dello stato di diritto e della democrazia ovunque in Africa l'opportunità è eccezionale per dipingere una galleria di ritratti rappresentativi dei personaggi in evoluzione in primo piano nella maggior parte dei paesi africani e di rivedere gli errori ideologici economici e religiosi del continente indipendenti da oltre trent'anni. Il reale e il fantastico anche l'improbabile serviti da un umorismo caustico si intrecciano alla curva di ogni riga per dare una storia scritta con una penna di allerta che ricorda un'epopea africana dei tempi moderni. ovviamente spese di spedizione raggruppate in caso di acquisti multipli. Azienda perlenbook Siret n ° 49982801100010. Esca RCS Tgi 499828 911 N ° GESTION 2007 A 111. Creato da eBay. Bon état.

  • Corinne Hoffmann

    Editore: Mondolibri, Milano, 2000

    Da: FABRISLIBRIS, Milano, MI, Italia

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    Rilegato. Condizione: ottimo. Condizione sovraccoperta: ottimo. Pagg. 314. Legatura rigida editoriale con titoli in oro al dorso. Sovraccoperta illustrata. Formato in.8. Traduzione di Luca Burgazzoli. Perfetto stato. Kg. 0,51.

  • Gut/Very good: Buch bzw. Schutzumschlag mit wenigen Gebrauchsspuren an Einband, Schutzumschlag oder Seiten. / Describes a book or dust jacket that does show some signs of wear on either the binding, dust jacket or pages.


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  • Cavalli Sforza,Luca. Cavalli Sforza,Francesco.

    Editore: Ediz. speciale per Panorama - Mondadori, Milano,, 2007

    Da: FIRENZELIBRI SRL, Reggello, FI, Italia

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    Condizione: MOLTO BUONO. Illustrazioni .di Laura Arienti. Nel 1993 Luca e Francesco Cavalli Sforza davano alle stampe Chi siamo. La storia della diversità umana, un grande classico della divulgazione scientifica che, dimostrando l'origine comune africana dell'umanità moderna e smontando pezzo per pezzo il concetto di razza, portava con sé un messaggio di unità e tolleranza. Oggi, vent'anni dopo, quel messaggio è più attuale che mai, e Chi siamo ritorna in una nuova veste, rinnovata nei contenuti e nell'iconografia. Le illustrazioni e le numerose mappe a colori, ma soprattutto i numerosi scatti di Giovanni Porzio - giornalista, reporter e fotografo giramondo - diventano così l'ideale contrappunto visivo al racconto delle nostre origini, ma anche un omaggio al viaggio umano e professionale di uno dei più grandi scienziati del Novecento. cm.13,5x20, pp.406, Coll.I Grandi Libri della Scienza Contemporanea. Milano, Ediz. speciale per Panorama - Mondadori cm.13,5x20, pp.406, legatura editoriale cartonata sopracop.figurata. Coll.I Grandi Libri della Scienza Contemporanea. legatura editoriale cartonata sopracop.figurata.

  • Francesca Lori

    Editore: Independently Published, 2023

    ISBN 13: 9798870673813

    Da: Grand Eagle Retail, Wilmington, DE, U.S.A.

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    Paperback. Condizione: new. Paperback. Scopri la Magia del Natale Intorno al Mondo - Un Viaggio Festivo in 30 Racconti Immergiti in un'avventura natalizia senza precedenti con una collezione di racconti che ti portera in un tour globale attraverso le tradizioni, i colori e le emozioni del Natale. Da un accogliente villaggio inglese ad una vibrante favela brasiliana, ogni storia ti svelera i segreti di come diverse culture celebrano questa festa amata.Esperienze Uniche: Scopri come i surfisti hawaiani cavalcano le onde natalizie, come i bambini della Savannah africana danzano sotto le stelle, o come si svolge una festa di Natale nel deserto del Kalahari. Ogni racconto e un tuffo in una nuova esperienza, ricca di dettagli vividi e atmosfere uniche.Tradizioni e Innovazioni: Mentre alcune storie rispecchiano le tradizioni secolari, altre raccontano di nuovi modi di celebrare il Natale, unendo passato e presente in festeggiamenti memorabili.Viaggio Culturale: Con una scrittura coinvolgente e descrittiva, questo libro non e solo un'opera letteraria, ma un vero e proprio viaggio culturale che ti lascera con un senso di meraviglia e una nuova comprensione delle varie culture mondiali.Un Regalo per Tutti: "Viaggio intorno al Mondo in 30 Natale" e il regalo perfetto per chi ama viaggiare, per gli appassionati di culture diverse o per chiunque desideri riscoprire la magia del Natale attraverso occhi nuovi.Unitevi a Noi in Questo Viaggio Straordinario: Prenotate il vostro biglietto per un'avventura natalizia globale che vi scaldera il cuore e vi aprira gli occhi sulla bellezza e la diversita delle celebrazioni natalizie nel mondo. Un libro che e un tesoro di storie, da leggere e rileggere ogni anno. Shipping may be from multiple locations in the US or from the UK, depending on stock availability.

  • Davidson,Basil.

    Editore: Einaudi, Torino,, 1970

    Da: FIRENZELIBRI SRL, Reggello, FI, Italia

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    Condizione: BUONO. Traduz.di Giovanni Ferrara. cm.10,5x18, pp.197, una cartina ft.ripieg.e 8 tavv.in bn.ft., Coll.Serie Politica,19. Torino, Einaudi cm.10,5x18, pp.197, una cartina ft.ripieg.e 8 tavv.in bn.ft., br. (dorso lievemente insolato ma ottima copia). Coll.Serie Politica,19. br. (dorso lievemente insolato ma ottima copia).

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    Condizione: MOLTO BUONO. Traduzione di Allegra Panini e Giorgio P. Panini. Gli ultimi centocinquantamila anni della nostra storia, letti alla luce delle scoperte genetiche, ci raccontano un passato che fa risalire tutti gli antenati dell'uomo moderno a una culla africana e che nega l'esistenza di qualsiasi differenza genetica fra i diversi tipi umani. Il DNA ci fornisce la cronaca della diversificazione dell'uomo anatomicamente moderno nei gruppi etnici che distinguiamo oggi. Le ricerche di genetica stanno dimostrando che i gruppi umani sono strettamente correlati e le differenze sono soltanto superficiali. Olson ripercorre la storia dell'Africa, del Vicino e Medio Oriente, di Asia e Australia, dell'Europa e delle Americhe, con un capitolo finale sulle Hawaii. cm.15x21, pp.291, Coll. Saggi,855. Torino, Einaudi cm.15x21, pp.291, brossura con bandelle e copertina figurata a colori. Coll. Saggi,855. brossura con bandelle e copertina figurata a colori.


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    br.cop.fig.a col. Condizione: MOLTO BUONO. Lo studio di Louis François Delisse sull arte dei muratori haussa di Zinder è permeato dell incanto di una scoperta: una corporazione africana di muratori-artisti, paragonabili a quelli che nel Medioevo viaggiavano per l Europa a costruire le cattedrali, con le loro usanze, i loro simboli, i loro segreti. Un mistero che un uomo occidentale, per quanto colto e curioso, può solo intuire, ma che non potrà mai penetrare a fondo, dietro la barriera di secoli di storia, di cultura e di lingue diverse. La presente traduzione dell inchiesta su Zinder è corredata da approfondimenti relativi alla regione, al Paese del Niger, alle culture locali e al popolo haussa, per rendere più completa la "iniziazione" del lettore a questi brani di architettura che, con la forza di una tradizione millenaria, tramandano il messaggio della loro magia dal cuore dell Africa. cm.14x21, pp.139, num.ill.bn.nt.e num.tavv.a col.ft. Coll.Liutprand. Milano, Mimesis Ed. cm.14x21, pp.139, num.ill.bn.nt.e num.tavv.a col.ft. br.cop.fig.a col. Coll.Liutprand.

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    La Domenica del Corriere Rivista originale del 2 Marzo 1978 Anno 80 - N. 9 Rarità per appassionati e collezionisti Seguono solo alcuni dei fatti descritti, illustrati e fotografati all'interno Illustrato in copertina (segue foto): Un'inchiesta diversa dalle altre: siamo entrati nelle scuole con il registratore Illustrato nelle ultime pagine (segue foto): Il prossimo film di Steven Spielberg: Incontri ravvicinati del terzo tipo Nelle pagine interne: A scuola con il registratore (1^ puntata). I gioiellieri scendono in trincea per le continue rapine di ogni sabato. Sarà la prima "grande guerra" africana tra Somalia ed Etiopia ? Le scrittrici "rosa" Lidia Ravera, Brunella Gasperini e Luciana Peverelli. I diari degli italiani: Maria Busnelli, Felice Gimondi, Nadia Fabrizi, Achille Magrini, Giovanni Esposito, Piero Moscardini. Alleviamo microbi spazzini per risolvere l'inquinamento della laguna veneta. .e tanto altro ancora! NB: NON PRESENTI I FRANCOBOLLI CITATI IN COPERTINA Qualora vogliate maggiori delucidazioni contattateci In questo negozio troverai un'intera categoria dedicata alla collezione delle Domeniche del Corriere, ne inseriamo diverse giornalmente e a breve saranno presenti tutte le riviste dei 90 anni in cui sono avvenute le pubblicazioni Sotto il link diretto alla collezione: Riviste disponibili Cliccaci sopra, troverai di certo ciò che cerchi! La Domenica del Corriere è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989. Fortemente voluto da Luigi Albertini, allora direttore amministrativo del Corriere della Sera, apparve per la prima volta nelle edicole l'8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della Sera. Stampata in grande formato (sul modello del domenicale La Tribuna illustrata), aveva 12 pagine e veniva distribuita gratis agli abbonati del Corriere, oppure si poteva acquistare in edicola per 10 centesimi. Non fu concepito come periodico di informazione, per non risultare un doppione del quotidiano. Venne pensato come «settimanale degli italiani». Doveva scandire, come un calendario, le loro giornate liete, le loro tragedie, i loro fatti piccoli e grandi. La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate. Il Corriere si avvaleva di un giovane disegnatore, Achille Beltrame, allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana. La prima delle tavole a colori con cui Beltrame raccontò ogni settimana, per oltre quarant'anni, le vicende del suo tempo, si riferiva ad una tempesta di neve nel Montenegro (1899). Il Montenegro era salito da poco agli onori della cronaca poiché Vittorio Emanuele di Savoia l'erede al trono d'Italia, si era appena sposato con Elena di Montenegro. Le tavole a colori di Beltrame divennero il marchio distintivo della rivista. Nelle sue copertine è riassunta in pratica tutta la storia del costume e della società italiana della prima metà del XX secolo. Fatti di cronaca, sportivi, di costume venivano riassunti con maestria dall'illustratore arzignanese, che riusciva a renderli vivi e attuali agli occhi di una popolazione non ancora del tutto uscita dall'analfabetismo. Non si mosse mai da Milano dove disegnò tutte le sue tavole. Ciò nonostante riuscì a rappresentare luoghi, fatti, persone e cose che non aveva mai visto di persona, grazie alla sua innata immaginazione e curiosità unite ad un rigoroso senso di realismo. Celebri, in particolare, furono le sue illustrazioni degli avvenimenti bellici della Grande guerra e delle vicende degli Alpini. Dopo la sua morte nel 1945, fu sostituito da Walter Molino che, come il suo predecessore, firmò memorabili copertine andando avanti per trent'anni. Fra le più celebri, quella sulla nascita della televisione (1954), del campione ciclista Fausto Coppi (1960), i russi nello spazio (1965). A differenza dei settimanali dell'epoca, la Domenica del Corriere diede ampio spazio alle fotografie e ai disegni, e questo fu uno dei mo.

  • J. C. DEGRAFT JOHNSON

    Editore: FELTRINELLI EDITORE, MILANO, 1960

    Da: Sephora di Elena Serru, Foligno, Italia

    Membro dell'associazione: IOBA

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    Edizione del 1960 di questo volume sulle civilta scomparse dell'Africa scritto da De Graft Johnson. All'interno: L'inzio della storia nord africana, Cartagine, Africa romana, La Chiesa Nord africana, I vandali in Africa, Invsione mussulmana, Conquista degli arabi, Ascesa deglimimperi africani, Impero di Mali e Impero Songhai, La fine degli imperi dell'Africa Occidentale, Preludio alle scoperte geografiche nell'Africa Occidentale, I portoghesi nell'Africa occideentale, nel Congo, Nell'Africa centrale e orientale, I neri i schiavitù, I Koromantee in patria ecc. In ottime condizioni. Copertina editoriale in buone condizioni generali con lieevi usure ai margini e dorso. Legatura in buone condizioni. All'interno le pagine si presentano in ottime condizioni con rare fioriture. In 16. Dim. 18,5x11,5 cm. Pp. 242+(6).Edition of 1960 of this volume about lost civilisations of Africa written by De Graft Johnson. In very good conditions. Editorial cover in good general conditions lighlty worn in the extremities. Binding in good conditions. Inside pages are in very good conditions with occasional foxing. In 16. Dim. 18,5x11,5 cm. Pp. 242+(6).

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    La Domenica del Corriere Rivista originale del 10 Giugno 1928 Anno VI - N.24 Rarità per appassionati e collezionisti Seguono solo alcuni dei fatti descritti, illustrati e fotografati all'interno Illustrato in copertina (segue foto): Nel Carosello di Torino il Principe Ereditario, impersona Emanuele Filiberto, e la sorella Iolanda, Margherita di Francia Illustrato nella retro copertina (segue foto): Nella giungla Africana il fotografo Shanahan, veniva sorpreso da un elefante, che lo lanciava contro un albero. Moriva dopo poche ore Nelle pagine interne: Figure ed episodi del Carosello di Torino I serpenti a sonagli sul tetto Il poete contadino Scandurra Un grande popolo cancellato dalla terra Il Re a Piacenza Le novità dell'eleganza .e tanto altro ancora! Qualora vogliate maggiori delucidazioni contattateci In questo negozio troverai un'intera categoria dedicata alla collezione delle Domeniche del Corriere, ne inseriamo diverse giornalmente e a breve saranno presenti tutte le riviste dei 90 anni in cui sono avvenute le pubblicazioni Sotto il link diretto alla collezione: Riviste disponibili Cliccaci sopra, troverai di certo ciò che cerchi! La Domenica del Corriere è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989. Fortemente voluto da Luigi Albertini, allora direttore amministrativo del Corriere della Sera, apparve per la prima volta nelle edicole l'8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della Sera. Stampata in grande formato (sul modello del domenicale La Tribuna illustrata), aveva 12 pagine e veniva distribuita gratis agli abbonati del Corriere, oppure si poteva acquistare in edicola per 10 centesimi. Non fu concepito come periodico di informazione, per non risultare un doppione del quotidiano. Venne pensato come «settimanale degli italiani». Doveva scandire, come un calendario, le loro giornate liete, le loro tragedie, i loro fatti piccoli e grandi. La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate. Il Corriere si avvaleva di un giovane disegnatore, Achille Beltrame, allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana. La prima delle tavole a colori con cui Beltrame raccontò ogni settimana, per oltre quarant'anni, le vicende del suo tempo, si riferiva ad una tempesta di neve nel Montenegro (1899). Il Montenegro era salito da poco agli onori della cronaca poiché Vittorio Emanuele di Savoia l'erede al trono d'Italia, si era appena sposato con Elena di Montenegro. Le tavole a colori di Beltrame divennero il marchio distintivo della rivista. Nelle sue copertine è riassunta in pratica tutta la storia del costume e della società italiana della prima metà del XX secolo. Fatti di cronaca, sportivi, di costume venivano riassunti con maestria dall'illustratore arzignanese, che riusciva a renderli vivi e attuali agli occhi di una popolazione non ancora del tutto uscita dall'analfabetismo. Non si mosse mai da Milano dove disegnò tutte le sue tavole. Ciò nonostante riuscì a rappresentare luoghi, fatti, persone e cose che non aveva mai visto di persona, grazie alla sua innata immaginazione e curiosità unite ad un rigoroso senso di realismo. Celebri, in particolare, furono le sue illustrazioni degli avvenimenti bellici della Grande guerra e delle vicende degli Alpini. Dopo la sua morte nel 1945, fu sostituito da Walter Molino che, come il suo predecessore, firmò memorabili copertine andando avanti per trent'anni. Fra le più celebri, quella sulla nascita della televisione (1954), del campione ciclista Fausto Coppi (1960), i russi nello spazio (1965). A differenza dei settimanali dell'epoca, la Domenica del Corriere diede ampio spazio alle fotografie e ai disegni, e questo fu uno dei motivi del suo successo. Nel corso degli anni venti e trenta, il periodico divenne uno dei principali strumenti di informazione non solo della borghesia colta ma di buona parte della popolazione italiana alfabetizzata. In.

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    La Domenica del Corriere Rivista originale del 23 Agosto 1936 Anno XXXVIII - N. 34 Rarità per appassionati e collezionisti Seguono solo alcuni dei fatti descritti, illustrati e fotografati all'interno Illustrato in copertina (segue foto): Giornate di Addis Abeba. Mentre il Vicerè Graziani riceve i capi e i notabili arabi di Addis Abeba che gli manifestano la loro assoluta devozione all'Italia, un grande corteo di musulmani d'ogni provenienza, residenti ad Addis Abeba, sventolando tre grandi tricolori si reca al palazzo del Governo. Illustrato nella retro copertina (segue foto): A due a due, nel sacco. Uno svago balneare di nuovo genere che incontra successo su alcune spiaggie: la corsa nel sacco, a coppie. Con salti e sbalzi, qualche volta ruzzolando, le coppie concorrenti si spingono verso il traguardo, tra il festoso incitamento dei compagni. Nelle pagine interne: Gruppo di giornalisti intorno al Maresciallo Badoglio. Spagna tragica. L'incidente a Beccali nella corsa dei 1500 metri, alle Olimpiadi di Berlino. Eroi dell'impresa africana: Stefano Mileto. Una mite popolazione etiopica calunniata: i Galla e loro virtù. Le donne pompiere di Amburgo. .e tanto altro ancora! Qualora vogliate maggiori delucidazioni contattateci In questo negozio troverai un'intera categoria dedicata alla collezione delle Domeniche del Corriere, ne inseriamo diverse giornalmente e a breve saranno presenti tutte le riviste dei 90 anni in cui sono avvenute le pubblicazioni Sotto il link diretto alla collezione: Riviste disponibili Cliccaci sopra, troverai di certo ciò che cerchi! La Domenica del Corriere è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989. Fortemente voluto da Luigi Albertini, allora direttore amministrativo del Corriere della Sera, apparve per la prima volta nelle edicole l'8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della Sera. Stampata in grande formato (sul modello del domenicale La Tribuna illustrata), aveva 12 pagine e veniva distribuita gratis agli abbonati del Corriere, oppure si poteva acquistare in edicola per 10 centesimi. Non fu concepito come periodico di informazione, per non risultare un doppione del quotidiano. Venne pensato come «settimanale degli italiani». Doveva scandire, come un calendario, le loro giornate liete, le loro tragedie, i loro fatti piccoli e grandi. La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate. Il Corriere si avvaleva di un giovane disegnatore, Achille Beltrame, allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana. La prima delle tavole a colori con cui Beltrame raccontò ogni settimana, per oltre quarant'anni, le vicende del suo tempo, si riferiva ad una tempesta di neve nel Montenegro (1899). Il Montenegro era salito da poco agli onori della cronaca poiché Vittorio Emanuele di Savoia l'erede al trono d'Italia, si era appena sposato con Elena di Montenegro. Le tavole a colori di Beltrame divennero il marchio distintivo della rivista. Nelle sue copertine è riassunta in pratica tutta la storia del costume e della società italiana della prima metà del XX secolo. Fatti di cronaca, sportivi, di costume venivano riassunti con maestria dall'illustratore arzignanese, che riusciva a renderli vivi e attuali agli occhi di una popolazione non ancora del tutto uscita dall'analfabetismo. Non si mosse mai da Milano dove disegnò tutte le sue tavole. Ciò nonostante riuscì a rappresentare luoghi, fatti, persone e cose che non aveva mai visto di persona, grazie alla sua innata immaginazione e curiosità unite ad un rigoroso senso di realismo. Celebri, in particolare, furono le sue illustrazioni degli avvenimenti bellici della Grande guerra e delle vicende degli Alpini. Dopo la sua morte nel 1945, fu sostituito da Walter Molino che, come il suo predecessore, firmò memorabili copertine andando avanti per trent'anni. Fra le più celebri, quella sulla nascita della televisione (1954), del c.

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    La Domenica del Corriere Rivista originale del 21 febbraio 1937 Anno XXXIX - N.08 Rarità per appassionati e collezionisti Seguono solo alcuni dei fatti descritti, illustrati e fotografati all'interno Illustrato in copertina (segue foto): Un Caproni da bombardamento, in volo sopra il territorio dell'Uollega, si scontrava con un grande avvoltoio: il pilota è stato ferito ma è riuscito ad atterrareIllustrato nella retro copertina (segue foto): In uno stabilimento di Firenze gli operai assistono, in abito da lavoro, ad un concerto eseguito da sessanta colleghi del Dopolavoro Nelle pagine interne: La Crociera Crociata per il Congresso Eucaristico di ManilaA bordo del "Conte Rosso" La Principessa Maria di Piemonte Il veto di Hitler per il Premio Nobel Eroi dell'impresa africana: il Capitano dei Carabinieri Antonio Bonsignore Bellezze tragiche: La crudele Ariadne .e tanto altro ancora! Qualora vogliate maggiori delucidazioni contattateci In questo negozio troverai un'intera categoria dedicata alla collezione delle Domeniche del Corriere, ne inseriamo diverse giornalmente e a breve saranno presenti tutte le riviste dei 90 anni in cui sono avvenute le pubblicazioni Sotto il link diretto alla collezione: Riviste disponibili Cliccaci sopra, troverai di certo ciò che cerchi! La Domenica del Corriere è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989. Fortemente voluto da Luigi Albertini, allora direttore amministrativo del Corriere della Sera, apparve per la prima volta nelle edicole l'8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della Sera. Stampata in grande formato (sul modello del domenicale La Tribuna illustrata), aveva 12 pagine e veniva distribuita gratis agli abbonati del Corriere, oppure si poteva acquistare in edicola per 10 centesimi. Non fu concepito come periodico di informazione, per non risultare un doppione del quotidiano. Venne pensato come «settimanale degli italiani». Doveva scandire, come un calendario, le loro giornate liete, le loro tragedie, i loro fatti piccoli e grandi. La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate. Il Corriere si avvaleva di un giovane disegnatore, Achille Beltrame, allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana. La prima delle tavole a colori con cui Beltrame raccontò ogni settimana, per oltre quarant'anni, le vicende del suo tempo, si riferiva ad una tempesta di neve nel Montenegro (1899). Il Montenegro era salito da poco agli onori della cronaca poiché Vittorio Emanuele di Savoia l'erede al trono d'Italia, si era appena sposato con Elena di Montenegro. Le tavole a colori di Beltrame divennero il marchio distintivo della rivista. Nelle sue copertine è riassunta in pratica tutta la storia del costume e della società italiana della prima metà del XX secolo. Fatti di cronaca, sportivi, di costume venivano riassunti con maestria dall'illustratore arzignanese, che riusciva a renderli vivi e attuali agli occhi di una popolazione non ancora del tutto uscita dall'analfabetismo. Non si mosse mai da Milano dove disegnò tutte le sue tavole. Ciò nonostante riuscì a rappresentare luoghi, fatti, persone e cose che non aveva mai visto di persona, grazie alla sua innata immaginazione e curiosità unite ad un rigoroso senso di realismo. Celebri, in particolare, furono le sue illustrazioni degli avvenimenti bellici della Grande guerra e delle vicende degli Alpini. Dopo la sua morte nel 1945, fu sostituito da Walter Molino che, come il suo predecessore, firmò memorabili copertine andando avanti per trent'anni. Fra le più celebri, quella sulla nascita della televisione (1954), del campione ciclista Fausto Coppi (1960), i russi nello spazio (1965). A differenza dei settimanali dell'epoca, la Domenica del Corriere diede ampio spazio alle fotografie e ai disegni, e questo fu uno dei motivi del suo successo. Nel corso degli anni venti e trenta, il periodico divenne uno dei pri.

  • Sankara,Thomas.

    Editore: Manifestolibri, ROma,, 1997

    ISBN 10: 8872851505ISBN 13: 9788872851500

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    brossura copertina figurata. Condizione: MOLTO BUONO. Introdotto da Marinella Correggia. Il volume raccoglie una scelta dei principali discorsi del leader rivoluzionario del Burkina Faso, assassinato, a 37 anni, il 15 ottobre del 1987. Sankara aveva guidato il poverissimo paese del Sahel in una rivoluzione inedita, di cui questi discorsi illustrano efficacemente i principi: democrazia diretta, economia autocentrata e sostenibile, liberazione della donna, lotta ai privilegi, solidarietà internazionale. Thomas Sankara (21 dicembre 1949, Alto Volta). Studente brillante ma povero viene avviato alla carriera militare in Madagascar, poi in Francia. Di ritorno in Burkina come capitano, inizia l attività rivoluzionaria (Roc: unione degli ufficiali comunisti). Dopo il colpo di stato del 1980, Sankara diventa sottosegretario di stato all informazione ma si dimette, e poco dopo viene arrestato. Il colpo di stato dell 83 porta al potere il capitano Ouedraogo e Sankara diventa primo ministro. Inizia la lotta alla miseria rurale e alla corruzione urbana preparando il terreno per la rivoluzione. Il suo arresto, a causa di una soffiata francese, provoca una protesta di piazza che termina con la destituzione di Ouedraogo. Alle 22.00 del 4 agosto 1983 il 34enne Sankara annuncia alla radio l inizio della rivoluzione; il 2 ottobre il presidente Sankara pronuncia il discorso di orientamento politico: riforme strutturali ed economiche dell Alto Volta (sanità di base, alfabetizzazione, lotta alla desertificazione). Il 4 agosto 1984 l Alto Volta diventa Burkina Faso. Sankara lancia anche un offensiva diplomatica: non pagamento del debito, disarmo, nuovo ordine internazionale, unità africana, razzismo. La politica di rigore, però, sviluppa malcontento anche tra i membri di governo e il 4 agosto 1987, per scongiurare nuove lotte lascia il governo a Compaoré (alleato di sempre, che aveva preso ormai le distanze dalla sua politica). Non ci riesce e il 15 ottobre 1987 alle 16.30 viene assassinato insieme a 11 tra i suoi consiglieri e guardie, e i loro corpi verranno gettati nella fossa comune. E il colpo di stato di Compaoré. cm.12,5x17, pp.62, Coll. I Grandi Discorsi. ROma, Manifestolibri cm.12,5x17, pp.62, brossura copertina figurata. Coll. I Grandi Discorsi.

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    Condizione: Buone condizioni. In 8, p. 275, br. orig., scritta a penna sul dorso. Peso articolo: 1.

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    Condizione: MOLTO BUONO. Prefazione di Miguel Mellino. Postfazione di Paul Gilroy. Immersi come siamo nelle condizioni geopolitiche della guerra al terrorismo, appare quanto mai utile rileggere oggi i saggi di Fanon. Il modo migliore per leggere questo libro è considerarlo come una serie di domande difficili sulla storia del presente, sul significato del razzismo nelle società europee e sul carattere della politica postcoloniale; non solo in Africa, ma in tutti quei luoghi dove i crimini coloniali europei vengono conservati energicamente nella memoria, nonostante l'Europa abbia tentato in ogni modo di stendere su tali crimini un velo d'oblio. Quale che sia la rilevanza di questi saggi nel passato, oggi essi ci parlano con forza delle circostanze politiche della nostra epoca: delle questioni della razza, della cultura e del multiculturalismo, della proiezione sociale di fantasmi razziali(zzati), dell'integrità e della coesione di civiltà in conflitto e della controversa questione dell'umano nell'ambivalente contesto del discorso sui diritti umani. La critica di Fanon alla sinistra e alla sua tiepida condanna dell'uso della tortura in Algeria ha tuttora un impatto enorme. Fanon ci è utile per comprendere anche come il vecchio conflitto tra la croce e la mezzaluna sia stato ravvivato e perché abbia potuto generare forze così potenti e globali. Le sue analisi offrono un'ampia gamma di strumenti concettuali e di intuizioni teoriche che possono gettare luce sulla crisi globale del multiculturalismo. cm.15x21, pp.195, Coll. Hydra,2. Roma, Derive Approdi cm.15x21, pp.195, brossura con bandelle e copertina figurata a colori. Coll. Hydra,2. brossura con bandelle e copertina figurata a colori.

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    La Domenica del Corriere Rivista originale del 2 Febbraio 1936 Anno XXXVIII - N. 05 Rarità per appassionati e collezionisti Seguono solo alcuni dei fatti descritti, illustrati e fotografati all'interno Illustrato in copertina (segue foto): Sulla via di Neghelli. Dopo la disfatta di Ras Destà, colonne di fuggiaschi in miserande condizioni si arrendono alle truppe del generale Graziani, implorando acqua e viveri. Illustrato nella retro copertina (segue foto): Durante la battaglia del Ganale Doria. Due carri armati, giunti fra le linee nemiche, vengono circondati dai soldati di Ras Destà e colpiti con bombe a mano, ma proseguono la loro marcia falciando l'avversario, mentre sopraggiungono alcuni aeroplani e i reparti arabo-somali. Nelle pagine interne: La morte del Re Giorgio V. Istantanee di vita africana. Sommergibili italiani. Giovanni Poggio: soldato semplice, medaglia d'oro. Cronache del film italiano. La vita delle formiche. .e tanto altro ancora! Qualora vogliate maggiori delucidazioni contattateci In questo negozio troverai un'intera categoria dedicata alla collezione delle Domeniche del Corriere, ne inseriamo diverse giornalmente e a breve saranno presenti tutte le riviste dei 90 anni in cui sono avvenute le pubblicazioni Sotto il link diretto alla collezione: Riviste disponibili Cliccaci sopra, troverai di certo ciò che cerchi! La Domenica del Corriere è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989. Fortemente voluto da Luigi Albertini, allora direttore amministrativo del Corriere della Sera, apparve per la prima volta nelle edicole l'8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della Sera. Stampata in grande formato (sul modello del domenicale La Tribuna illustrata), aveva 12 pagine e veniva distribuita gratis agli abbonati del Corriere, oppure si poteva acquistare in edicola per 10 centesimi. Non fu concepito come periodico di informazione, per non risultare un doppione del quotidiano. Venne pensato come «settimanale degli italiani». Doveva scandire, come un calendario, le loro giornate liete, le loro tragedie, i loro fatti piccoli e grandi. La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate. Il Corriere si avvaleva di un giovane disegnatore, Achille Beltrame, allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana. La prima delle tavole a colori con cui Beltrame raccontò ogni settimana, per oltre quarant'anni, le vicende del suo tempo, si riferiva ad una tempesta di neve nel Montenegro (1899). Il Montenegro era salito da poco agli onori della cronaca poiché Vittorio Emanuele di Savoia l'erede al trono d'Italia, si era appena sposato con Elena di Montenegro. Le tavole a colori di Beltrame divennero il marchio distintivo della rivista. Nelle sue copertine è riassunta in pratica tutta la storia del costume e della società italiana della prima metà del XX secolo. Fatti di cronaca, sportivi, di costume venivano riassunti con maestria dall'illustratore arzignanese, che riusciva a renderli vivi e attuali agli occhi di una popolazione non ancora del tutto uscita dall'analfabetismo. Non si mosse mai da Milano dove disegnò tutte le sue tavole. Ciò nonostante riuscì a rappresentare luoghi, fatti, persone e cose che non aveva mai visto di persona, grazie alla sua innata immaginazione e curiosità unite ad un rigoroso senso di realismo. Celebri, in particolare, furono le sue illustrazioni degli avvenimenti bellici della Grande guerra e delle vicende degli Alpini. Dopo la sua morte nel 1945, fu sostituito da Walter Molino che, come il suo predecessore, firmò memorabili copertine andando avanti per trent'anni. Fra le più celebri, quella sulla nascita della televisione (1954), del campione ciclista Fausto Coppi (1960), i russi nello spazio (1965). A differenza dei settimanali dell'epoca, la Domenica del Corriere diede ampio spazio alle fotografie e ai disegni, e questo fu uno dei motivi del suo succes.

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    La Tribuna Illustrata Rivista originale del 26 Giugno 1949 Anno 57 - N. 26 Rarità per appassionati e collezionisti Seguono solo alcuni dei fatti descritti, illustrati e fotografati all'interno Illustrato in copertina (segue foto): Il piroscafo belga "Christian Sheid" navigava nell'Atlantico con un carico di animali esotici destinati allo zoo di Bruxelles, quando al largo della costa occidentale africana, un giaguaro, fuggito dalla gabbia cominciava a errare sul ponte. Alla fine veniva abbattuto a fucilate (disegno di Vittorio Pisani) Illustrato nella retro copertina (segue foto): Al largo di Portorico, un aereo civile brasiliano, in rotta verso gli Stati Uniti, che trasportava 81 persone è precipitato in mare affondando in breve tempo mentre a bordo si svolgevano tra i naufraghi scene di terrore e pietà. Soltanto 25 persone riuscivano a salvarsi (disegno di Vittorio Pisani) Nelle pagine interne: Coppi e Bartali, i due dominatori del "Giro". Nuovi pozzi di petrolio nella valle padana. La figlia di Alfredo Panzini diventò madre Filomena. Mentre Stromboli erutta. Al mare quest'anno ci si veste così. Le "pin-up" della storia: la marchesa di Pompadour. .e tanto altro ancora! Qualora vogliate maggiori delucidazioni contattateci In questo negozio troverai un'intera categoria dedicata alle Tribune Illustrate, sotto il link diretto alla collezione: Riviste disponibili Cliccaci sopra, troverai di certo ciò che cerchi! La Tribuna Illustrata fu un settimanale italiano pubblicato a Roma. Insieme a La Domenica del Corriere e a L'Illustrazione Italiana fu il settimanale illustrato preferito dagli Italiani nel periodo che intercorse dalla fine dell'800 all'avvento della televisione. Fondato nel 1890 come supplemento del quotidiano La Tribuna, il primo numero uscì il 6 gennaio, il formato della rivista era cm 27 x 38, un formato poco più grande del tabloid. La prima ed ultima pagina erano a colori, disegnate da pittori e incisori affermati. Ogni numero conteneva 16 pagine. I principali collaboratori furono: Luigi Capuana, Adolfo De Bosis, Alfredo Fabrizi, Gandolin, Giuseppe Giacosa, Attilio Luzzato, Enrico Panzacchi, Rastignac, Attilio Sarfatti, Armand Silvestre, Ettore Socci, Gaspare Ungarelli, Pio Vanzi, Annie Vivanti. Il Corredo iconografico fu di prim'ordine. I principali pittori, disegnatori ed illustratori furono: Basilio Cascella e i figli Tommaso e Michele, Enrico Lionne, Aleardo Terzi, Augusto Bompiani, Roberto Bompiani, Domenico Bruschi, Modesto Faustini, Rubens Santoro, Rafael Senet, Cesare Tiratelli. Tra i romanzi a puntate che vi uscirono ricordiamo: L'invincibile, di Gabriele D'Annunzio; Una giovinezza, di Francois Coppée e Zia Aurelia di André Theuriet, questi ultimi due entrambi illustrati da Emile Bayard. Paypal Carta di credito Bonifico bancario Spedizione con posta prioritaria o raccomandata scelta dall'acquirente nel momento del pagamento T.I. 1949-26.

  • Lilian Thuram

    Editore: ADD Editore, 2021

    ISBN 10: 8867833278ISBN 13: 9788867833276

    Da: Hamelyn, Madrid, Spagna

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    Libro

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    Condizione: Muy bueno. : «Bisogna fare uno sforzo non indifferente per liberarsi di tutte le maschere che si è stati obbligati a portare, e anche quando ci si riesce, si corre il rischio di non essere capiti, perché la società non ama gli spiriti liberi. Ma sono gli spiriti liberi a cambiare le società.» Che cosa vuol dire essere bianco? E se invece di un colore della pelle indicasse un modo di pensare? Diventare bianco, non è forse imparare a pensare a sé stesso come dominante? Quando si parla di razzismo, il nostro sguardo si rivolge alle persone discriminate, mentre dovremmo guardare alle persone che da queste discriminazioni traggono vantaggio. Sul filo della storia ? le conquiste coloniali, la schiavitù, la continua razzia di materie prime e dell?arte africana ? Lilian Thuram racconta il pensiero bianco, come è nato e come funziona, il modo in cui dilaga e divide. È la cristallizzazione di una gerarchia, di un sistema economico di dominazione e di sfruttamento. Capire i meccanismi intellettuali invisibili che sostengono questo schema, e rimetterli in discussione, ci farà prendere coscienza che il nostro modo di definirci ? sono un uomo, sono una donna, sono nero, sono bianco, sono meticcio, sono cattolico, sono musulmano, sono ebreo, sono ateo ? è frutto di un pregiudizio storico e culturale. EAN: 9788867833276 Tipo: Libros Título: Il Pensiero Bianco Autor: Lilian Thuram Editorial: ADD Editore.

  • Hofmann Corinne

    Editore: Rizzoli, 1999

    Da: Laboratorio del libro, Condove, Italia

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    Prima edizione

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    In 8° (22,5 cm) 318 pp. Prima edizione, cartone editoriale, sovraccoperta. Ottimo stato.

  • Davidson, Basil

    Editore: Einaudi, Torino, 1972

    Da: Libreria La Fenice di Pietro Freggio, Brescia, BS, Italia

    Membro dell'associazione: ALAI ILAB

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    Frontespizio: Introduzione a una storia culturale dell Africa. Traduzione di Laura Felici. In 8° (cm 21,5 x 15,7), pp. [VIII] + 333. Leg. piena cart. arancione, tit. nero al dorso. Lievi segni alle cuffie. Sovrac. Tit. nero al dorso arancione. Strappi e mancanze ai piatti e al dorso della sovrac. Tracce di polvere al taglio sup. Internamente condizioni molto buone condizioni. Saggi 496.

  • Editore: Milano, Rizzoli 1977 - I, 1977

    Da: Amarcord libri, Milano, MI, Italia

    Valutazione venditore: 4 stelle, Learn more about seller ratings

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    Condizione: Ottimo (Fine). 19201 Alex Haley Radici. Milano, Rizzoli 1977 - I italiano, in ottavo pp.508 Radici è molto più di una saga di gamiglia, traccia la storia di venticinque milioni di americani di origine africana restituendo loro un'identità e un'eredità culturale di cui la schiavitù li aveva privati. Copertina in cartonato rigido telata, sovraccoperta con piccolo strappo in basso  e in alto sul piatto e sul dorso in basso, pagine interne in perfetto stato Dedica di regalo a penna nella pagina del frontespizio. Book.

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    Studi generali Historical and Political studies General History Saggi 496 tela edit. con titoli al dorso e sovrac. ill., minima rottura e lieve scoloritura alla sovrac., fioriture alla sovrac. e ai tagli - trad. di Laura Felici - disegni in b.n. e una cartina ripiegata nel testo, tavole fotografiche in b.n. fuori testo BUONE CONDIZIONI.

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    La Domenica del Corriere Rivista originale del 29 Marzo 1936 Anno XXXVIII - N. 13 Rarità per appassionati e collezionisti Seguono solo alcuni dei fatti descritti, illustrati e fotografati all'interno Illustrato in copertina (segue foto): Nelle selvagge valli del Tembien, dalle strette gole e dalle caverne, sono usciti e si sono arresi ai nostri reparti gli ultimi resti degli eserciti di Ras Cassa e di Ras Sejum. Illustrato nella retro copertina (segue foto): La punizione dei briganti abissini. Scovati da un reparto di truppe libiche in una caverna, diciotto superstiti della banda che aveva aggredito e massacrato ingegneri e operai del cantiere Gondrand sono stati esemplarmente puniti. Nelle pagine interne: Il cancelliere germanico Hitler durante uno dei suoi discorsi in Renania. Eroi dell'impresa africana: il colonnello Ivo Oliveti. Una seduta del Consiglio della Lega delle Nazioni a Londra. Bocche da fuoco nell'Africa Orientale. I nostri soldati a caccia tra una battaglia e l'altra. Segnali nello spazio: come si preparano i soldati radiotelegrafisti. .e tanto altro ancora! Qualora vogliate maggiori delucidazioni contattateci In questo negozio troverai un'intera categoria dedicata alla collezione delle Domeniche del Corriere, ne inseriamo diverse giornalmente e a breve saranno presenti tutte le riviste dei 90 anni in cui sono avvenute le pubblicazioni Sotto il link diretto alla collezione: Riviste disponibili Cliccaci sopra, troverai di certo ciò che cerchi! La Domenica del Corriere è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989. Fortemente voluto da Luigi Albertini, allora direttore amministrativo del Corriere della Sera, apparve per la prima volta nelle edicole l'8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della Sera. Stampata in grande formato (sul modello del domenicale La Tribuna illustrata), aveva 12 pagine e veniva distribuita gratis agli abbonati del Corriere, oppure si poteva acquistare in edicola per 10 centesimi. Non fu concepito come periodico di informazione, per non risultare un doppione del quotidiano. Venne pensato come «settimanale degli italiani». Doveva scandire, come un calendario, le loro giornate liete, le loro tragedie, i loro fatti piccoli e grandi. La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate. Il Corriere si avvaleva di un giovane disegnatore, Achille Beltrame, allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana. La prima delle tavole a colori con cui Beltrame raccontò ogni settimana, per oltre quarant'anni, le vicende del suo tempo, si riferiva ad una tempesta di neve nel Montenegro (1899). Il Montenegro era salito da poco agli onori della cronaca poiché Vittorio Emanuele di Savoia l'erede al trono d'Italia, si era appena sposato con Elena di Montenegro. Le tavole a colori di Beltrame divennero il marchio distintivo della rivista. Nelle sue copertine è riassunta in pratica tutta la storia del costume e della società italiana della prima metà del XX secolo. Fatti di cronaca, sportivi, di costume venivano riassunti con maestria dall'illustratore arzignanese, che riusciva a renderli vivi e attuali agli occhi di una popolazione non ancora del tutto uscita dall'analfabetismo. Non si mosse mai da Milano dove disegnò tutte le sue tavole. Ciò nonostante riuscì a rappresentare luoghi, fatti, persone e cose che non aveva mai visto di persona, grazie alla sua innata immaginazione e curiosità unite ad un rigoroso senso di realismo. Celebri, in particolare, furono le sue illustrazioni degli avvenimenti bellici della Grande guerra e delle vicende degli Alpini. Dopo la sua morte nel 1945, fu sostituito da Walter Molino che, come il suo predecessore, firmò memorabili copertine andando avanti per trent'anni. Fra le più celebri, quella sulla nascita della televisione (1954), del campione ciclista Fausto Coppi (1960), i russi nello spazio (1965). A differenza dei settimanali d.

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    La Domenica del Corriere Rivista originale del 28 marzo 1937 Anno XXXIX - N.13 Rarità per appassionati e collezionisti Seguono solo alcuni dei fatti descritti, illustrati e fotografati all'interno Illustrato in copertina (segue foto): Le popolazioni musulmane di Libia, con le loro fiammanti bandiere, salutano il Fondatore dell'ImperoIllustrato nella retro copertina (segue foto): A Bahia Blanca (Argentina), nell'intento di isolare un incendio scoppiato nel magazzino di cui era custode, Riccardo Turchetto rimaneva a lottare contro le fiamme che lo avvolgevanoNelle pagine interne: La battaglia per Madrid: Nei boschi della Guadalajara Mussolini al Castello di Tripoli Eroi dell'impresa africana: il tenente Geremia Trinchese Il domatore di insetti Bellezze tragiche: La Duchessa d'Amalfi .e tanto altro ancora! Qualora vogliate maggiori delucidazioni contattateci In questo negozio troverai un'intera categoria dedicata alla collezione delle Domeniche del Corriere, ne inseriamo diverse giornalmente e a breve saranno presenti tutte le riviste dei 90 anni in cui sono avvenute le pubblicazioni Sotto il link diretto alla collezione: Riviste disponibili Cliccaci sopra, troverai di certo ciò che cerchi! La Domenica del Corriere è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989. Fortemente voluto da Luigi Albertini, allora direttore amministrativo del Corriere della Sera, apparve per la prima volta nelle edicole l'8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della Sera. Stampata in grande formato (sul modello del domenicale La Tribuna illustrata), aveva 12 pagine e veniva distribuita gratis agli abbonati del Corriere, oppure si poteva acquistare in edicola per 10 centesimi. Non fu concepito come periodico di informazione, per non risultare un doppione del quotidiano. Venne pensato come «settimanale degli italiani». Doveva scandire, come un calendario, le loro giornate liete, le loro tragedie, i loro fatti piccoli e grandi. La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate. Il Corriere si avvaleva di un giovane disegnatore, Achille Beltrame, allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana. La prima delle tavole a colori con cui Beltrame raccontò ogni settimana, per oltre quarant'anni, le vicende del suo tempo, si riferiva ad una tempesta di neve nel Montenegro (1899). Il Montenegro era salito da poco agli onori della cronaca poiché Vittorio Emanuele di Savoia l'erede al trono d'Italia, si era appena sposato con Elena di Montenegro. Le tavole a colori di Beltrame divennero il marchio distintivo della rivista. Nelle sue copertine è riassunta in pratica tutta la storia del costume e della società italiana della prima metà del XX secolo. Fatti di cronaca, sportivi, di costume venivano riassunti con maestria dall'illustratore arzignanese, che riusciva a renderli vivi e attuali agli occhi di una popolazione non ancora del tutto uscita dall'analfabetismo. Non si mosse mai da Milano dove disegnò tutte le sue tavole. Ciò nonostante riuscì a rappresentare luoghi, fatti, persone e cose che non aveva mai visto di persona, grazie alla sua innata immaginazione e curiosità unite ad un rigoroso senso di realismo. Celebri, in particolare, furono le sue illustrazioni degli avvenimenti bellici della Grande guerra e delle vicende degli Alpini. Dopo la sua morte nel 1945, fu sostituito da Walter Molino che, come il suo predecessore, firmò memorabili copertine andando avanti per trent'anni. Fra le più celebri, quella sulla nascita della televisione (1954), del campione ciclista Fausto Coppi (1960), i russi nello spazio (1965). A differenza dei settimanali dell'epoca, la Domenica del Corriere diede ampio spazio alle fotografie e ai disegni, e questo fu uno dei motivi del suo successo. Nel corso degli anni venti e trenta, il periodico divenne uno dei principali strumenti di informazione non solo della borghesia colta ma di buona.

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    La Domenica del Corriere Rivista originale del 17 luglio 1955 Anno 57 - N.29 Rarità per appassionati e collezionisti Seguono solo alcuni dei fatti descritti, illustrati e fotografati all'interno Illustrato in copertina (segue foto): Una bimba di due anni, Ida Mae Curtis, che si trovava con la madre in un campeggio presso Libby (Montana, USA), è stata rapita da un orso che si allontanava poi verso la foresta tenendola tra le zampe anteriori. Furono organizzate squadre di soccorso. Dopo 21 ore di ricerche, la piccola fu trovata in una buca, sola. La riportarono alla madre che ormai disperava della sua salvezza. I sanitari che visitarono la bimba, riscontrarono che essa aveva solo qualche graffio, provocato involontariamente dalla belva che si era comportata con estrema delicatezza Illustrato nella retro copertina (segue foto): A San Vigilio di Marebbe (Bolzano), Valeria Rungger, madre di 8 figli, si trovava in cucina e distribuiva la cena ai suoi piccoli. Fuori imperversava un furioso temporale. Improvvisamente si accese un bagliore accecante; un fulmine, caduto sulla casa, si scaricava in cucina e colpiva in pieno la povera donna che cadeva morta. I figli non hanno riportato alcuna lesione Nelle pagine interne: La stranissima fine dell'incrociatore "Konigsberg" - Una battaglia navale nella foresta africana A Roma Judy Holliday, l'oca geniale del cinema americano L'inquieta esistenza di Gloria Vanderbilt Se la giustizia sbaglia, lo Stato paghi .e tanto altro ancora! Qualora vogliate maggiori delucidazioni contattateci In questo negozio troverai un'intera categoria dedicata alla collezione delle Domeniche del Corriere, ne inseriamo diverse giornalmente e a breve saranno presenti tutte le riviste dei 90 anni in cui sono avvenute le pubblicazioni Sotto il link diretto alla collezione: Riviste disponibili Cliccaci sopra, troverai di certo ciò che cerchi! La Domenica del Corriere è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989. Fortemente voluto da Luigi Albertini, allora direttore amministrativo del Corriere della Sera, apparve per la prima volta nelle edicole l'8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della Sera. Stampata in grande formato (sul modello del domenicale La Tribuna illustrata), aveva 12 pagine e veniva distribuita gratis agli abbonati del Corriere, oppure si poteva acquistare in edicola per 10 centesimi. Non fu concepito come periodico di informazione, per non risultare un doppione del quotidiano. Venne pensato come «settimanale degli italiani». Doveva scandire, come un calendario, le loro giornate liete, le loro tragedie, i loro fatti piccoli e grandi. La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate. Il Corriere si avvaleva di un giovane disegnatore, Achille Beltrame, allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana. La prima delle tavole a colori con cui Beltrame raccontò ogni settimana, per oltre quarant'anni, le vicende del suo tempo, si riferiva ad una tempesta di neve nel Montenegro (1899). Il Montenegro era salito da poco agli onori della cronaca poiché Vittorio Emanuele di Savoia l'erede al trono d'Italia, si era appena sposato con Elena di Montenegro. Le tavole a colori di Beltrame divennero il marchio distintivo della rivista. Nelle sue copertine è riassunta in pratica tutta la storia del costume e della società italiana della prima metà del XX secolo. Fatti di cronaca, sportivi, di costume venivano riassunti con maestria dall'illustratore arzignanese, che riusciva a renderli vivi e attuali agli occhi di una popolazione non ancora del tutto uscita dall'analfabetismo. Non si mosse mai da Milano dove disegnò tutte le sue tavole. Ciò nonostante riuscì a rappresentare luoghi, fatti, persone e cose che non aveva mai visto di persona, grazie alla sua innata immaginazione e curiosità unite ad un rigoroso senso di realismo. Celebri, in particolare, furono le sue illustraz.

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    La Domenica del Corriere Rivista originale del 21 marzo 1937 Anno XXXIX - N.12 Rarità per appassionati e collezionisti Seguono solo alcuni dei fatti descritti, illustrati e fotografati all'interno Illustrato in copertina (segue foto): Due carri di un corteo nuziale di ungheresi e romeni, di ritorno dalla chiesa, attraversavano il ponte in legno e precipitavano nelle acque del fiume in piena a ColhamIllustrato nella retro copertina (segue foto): Mentre correva a oltre duecento chilometri all'ora in un autodromo dell'Argentina, una macchina usciva dalla pista provocando una strageNelle pagine interne: Il Duce in Libia Eroi dell'impresa africana: Francesco Positano e Renato Lordi Aspetti sereni di vita etiopica Qua e là per iil mondo: Genti di Bretagna .e tanto altro ancora! Qualora vogliate maggiori delucidazioni contattateci In questo negozio troverai un'intera categoria dedicata alla collezione delle Domeniche del Corriere, ne inseriamo diverse giornalmente e a breve saranno presenti tutte le riviste dei 90 anni in cui sono avvenute le pubblicazioni Sotto il link diretto alla collezione: Riviste disponibili Cliccaci sopra, troverai di certo ciò che cerchi! La Domenica del Corriere è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989. Fortemente voluto da Luigi Albertini, allora direttore amministrativo del Corriere della Sera, apparve per la prima volta nelle edicole l'8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della Sera. Stampata in grande formato (sul modello del domenicale La Tribuna illustrata), aveva 12 pagine e veniva distribuita gratis agli abbonati del Corriere, oppure si poteva acquistare in edicola per 10 centesimi. Non fu concepito come periodico di informazione, per non risultare un doppione del quotidiano. Venne pensato come «settimanale degli italiani». Doveva scandire, come un calendario, le loro giornate liete, le loro tragedie, i loro fatti piccoli e grandi. La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate. Il Corriere si avvaleva di un giovane disegnatore, Achille Beltrame, allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana. La prima delle tavole a colori con cui Beltrame raccontò ogni settimana, per oltre quarant'anni, le vicende del suo tempo, si riferiva ad una tempesta di neve nel Montenegro (1899). Il Montenegro era salito da poco agli onori della cronaca poiché Vittorio Emanuele di Savoia l'erede al trono d'Italia, si era appena sposato con Elena di Montenegro. Le tavole a colori di Beltrame divennero il marchio distintivo della rivista. Nelle sue copertine è riassunta in pratica tutta la storia del costume e della società italiana della prima metà del XX secolo. Fatti di cronaca, sportivi, di costume venivano riassunti con maestria dall'illustratore arzignanese, che riusciva a renderli vivi e attuali agli occhi di una popolazione non ancora del tutto uscita dall'analfabetismo. Non si mosse mai da Milano dove disegnò tutte le sue tavole. Ciò nonostante riuscì a rappresentare luoghi, fatti, persone e cose che non aveva mai visto di persona, grazie alla sua innata immaginazione e curiosità unite ad un rigoroso senso di realismo. Celebri, in particolare, furono le sue illustrazioni degli avvenimenti bellici della Grande guerra e delle vicende degli Alpini. Dopo la sua morte nel 1945, fu sostituito da Walter Molino che, come il suo predecessore, firmò memorabili copertine andando avanti per trent'anni. Fra le più celebri, quella sulla nascita della televisione (1954), del campione ciclista Fausto Coppi (1960), i russi nello spazio (1965). A differenza dei settimanali dell'epoca, la Domenica del Corriere diede ampio spazio alle fotografie e ai disegni, e questo fu uno dei motivi del suo successo. Nel corso degli anni venti e trenta, il periodico divenne uno dei principali strumenti di informazione non solo della borghesia colta ma di buona parte della popolazione italiana.

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    La Domenica del Corriere Rivista originale del 13 Dicembre 1936 Anno XXXVIII - N. 50 Rarità per appassionati e collezionisti Seguono solo alcuni dei fatti descritti, illustrati e fotografati all'interno Illustrato in copertina (segue foto): La Camera, in grigio-verde, celebra la fondazione dell'Impero. Ministri e deputati, dopo aver acclamato il Duce, - che volle, condusse e vinse l'impresa africana, - scattano nel saluto romano mentre nell'aula si scopre la lapide che consacrava l'avvenimento. Illustrato nella retro copertina (segue foto): Episodi della lotta a Madrid. L'assalto dei nazionali ad una casa di sei piani nella quale i rossi avevano installato una trentina di mitragliatrici. Nelle pagine interne: Cuochi e camerieri a scuola. Il romanzo d'amore del Re d'Inghilterra. Sono intelligenti gli animali? Un maestoso principe indiano. Basilio Zaharoff, l'uomo più misterioso d'Europa. .e tanto altro ancora! Qualora vogliate maggiori delucidazioni contattateci In questo negozio troverai un'intera categoria dedicata alla collezione delle Domeniche del Corriere, ne inseriamo diverse giornalmente e a breve saranno presenti tutte le riviste dei 90 anni in cui sono avvenute le pubblicazioni Sotto il link diretto alla collezione: Riviste disponibili Cliccaci sopra, troverai di certo ciò che cerchi! La Domenica del Corriere è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989. Fortemente voluto da Luigi Albertini, allora direttore amministrativo del Corriere della Sera, apparve per la prima volta nelle edicole l'8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della Sera. Stampata in grande formato (sul modello del domenicale La Tribuna illustrata), aveva 12 pagine e veniva distribuita gratis agli abbonati del Corriere, oppure si poteva acquistare in edicola per 10 centesimi. Non fu concepito come periodico di informazione, per non risultare un doppione del quotidiano. Venne pensato come «settimanale degli italiani». Doveva scandire, come un calendario, le loro giornate liete, le loro tragedie, i loro fatti piccoli e grandi. La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate. Il Corriere si avvaleva di un giovane disegnatore, Achille Beltrame, allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana. La prima delle tavole a colori con cui Beltrame raccontò ogni settimana, per oltre quarant'anni, le vicende del suo tempo, si riferiva ad una tempesta di neve nel Montenegro (1899). Il Montenegro era salito da poco agli onori della cronaca poiché Vittorio Emanuele di Savoia l'erede al trono d'Italia, si era appena sposato con Elena di Montenegro. Le tavole a colori di Beltrame divennero il marchio distintivo della rivista. Nelle sue copertine è riassunta in pratica tutta la storia del costume e della società italiana della prima metà del XX secolo. Fatti di cronaca, sportivi, di costume venivano riassunti con maestria dall'illustratore arzignanese, che riusciva a renderli vivi e attuali agli occhi di una popolazione non ancora del tutto uscita dall'analfabetismo. Non si mosse mai da Milano dove disegnò tutte le sue tavole. Ciò nonostante riuscì a rappresentare luoghi, fatti, persone e cose che non aveva mai visto di persona, grazie alla sua innata immaginazione e curiosità unite ad un rigoroso senso di realismo. Celebri, in particolare, furono le sue illustrazioni degli avvenimenti bellici della Grande guerra e delle vicende degli Alpini. Dopo la sua morte nel 1945, fu sostituito da Walter Molino che, come il suo predecessore, firmò memorabili copertine andando avanti per trent'anni. Fra le più celebri, quella sulla nascita della televisione (1954), del campione ciclista Fausto Coppi (1960), i russi nello spazio (1965). A differenza dei settimanali dell'epoca, la Domenica del Corriere diede ampio spazio alle fotografie e ai disegni, e questo fu uno dei motivi del suo successo. Nel corso degli anni venti e trenta, i.

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    La Domenica del Corriere Rivista originale del 24 Luglio 1960 Anno 62 - N. 30 Rarità per appassionati e collezionisti Seguono solo alcuni dei fatti descritti, illustrati e fotografati all'interno Illustrato in copertina (segue foto): Massacri nel Congo. I primi giorni della repubblica africana sono stati funestati da rivolte e stragi. Tra le vittime il dottor Tito Spoglia, vice console italiano a Elisabethville. Illustrato nella retro copertina (segue foto): Uno dei più forti corridori del Tour de France, Roger Riviere, mentre scendeva velocemente per una strada di montagna, finì in un burrone dopo un volo di 25 metri. Uscito miracolosamente vivo dalla caduta, ha riportato fratture alla colonna vertebrale che, quasi certamente, lo costringeranno ad abbandonare l'attività agonistica. Nelle pagine interne: È fallita la profezia del dottor Bianca. Un RB-47 americano abbattuto dai sovietici. Vacanze giuste e vacanze sbagliate: meglio consultare il medico prima di andare in ferie. Il limite dei 100 sulle autostrade tedesche ha fatto purtroppo aumentare gli incidenti. I finalisti ideali dei 100 Olimpici. L'allucinante racconto di un naufrago: nessuno capì perché i galli cantassero per tutta la notte. Da un secolo nessuno è riuscito a scoprire il segreto del bitter. L'oriundo Rocco Granata deve tutto alla canzone "Marina". .e tanto altro ancora! Qualora vogliate maggiori delucidazioni contattateci In questo negozio troverai un'intera categoria dedicata alla collezione delle Domeniche del Corriere, ne inseriamo diverse giornalmente e a breve saranno presenti tutte le riviste dei 90 anni in cui sono avvenute le pubblicazioni Sotto il link diretto alla collezione: Riviste disponibili Cliccaci sopra, troverai di certo ciò che cerchi! La Domenica del Corriere è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989. Fortemente voluto da Luigi Albertini, allora direttore amministrativo del Corriere della Sera, apparve per la prima volta nelle edicole l'8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della Sera. Stampata in grande formato (sul modello del domenicale La Tribuna illustrata), aveva 12 pagine e veniva distribuita gratis agli abbonati del Corriere, oppure si poteva acquistare in edicola per 10 centesimi. Non fu concepito come periodico di informazione, per non risultare un doppione del quotidiano. Venne pensato come «settimanale degli italiani». Doveva scandire, come un calendario, le loro giornate liete, le loro tragedie, i loro fatti piccoli e grandi. La prima e ultima di copertina erano sempre disegnate. Il Corriere si avvaleva di un giovane disegnatore, Achille Beltrame, allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana. La prima delle tavole a colori con cui Beltrame raccontò ogni settimana, per oltre quarant'anni, le vicende del suo tempo, si riferiva ad una tempesta di neve nel Montenegro (1899). Il Montenegro era salito da poco agli onori della cronaca poiché Vittorio Emanuele di Savoia l'erede al trono d'Italia, si era appena sposato con Elena di Montenegro. Le tavole a colori di Beltrame divennero il marchio distintivo della rivista. Nelle sue copertine è riassunta in pratica tutta la storia del costume e della società italiana della prima metà del XX secolo. Fatti di cronaca, sportivi, di costume venivano riassunti con maestria dall'illustratore arzignanese, che riusciva a renderli vivi e attuali agli occhi di una popolazione non ancora del tutto uscita dall'analfabetismo. Non si mosse mai da Milano dove disegnò tutte le sue tavole. Ciò nonostante riuscì a rappresentare luoghi, fatti, persone e cose che non aveva mai visto di persona, grazie alla sua innata immaginazione e curiosità unite ad un rigoroso senso di realismo. Celebri, in particolare, furono le sue illustrazioni degli avvenimenti bellici della Grande guerra e delle vicende degli Alpini. Dopo la sua morte nel 1945, fu sostituito da Wa.