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  • LeatherBound. Condizione: New. Leatherbound edition. Condition: New. Leather Binding on Spine and Corners with Golden leaf printing on spine. Bound in genuine leather with Satin ribbon page markers and Spine with raised gilt bands. A perfect gift for your loved ones. Reprinted from 1785 edition. NO changes have been made to the original text. This is NOT a retyped or an ocr'd reprint. Illustrations, Index, if any, are included in black and white. Each page is checked manually before printing. As this print on demand book is reprinted from a very old book, there could be some missing or flawed pages, but we always try to make the book as complete as possible. Fold-outs, if any, are not part of the book. If the original book was published in multiple volumes then this reprint is of only one volume, not the whole set. IF YOU WISH TO ORDER PARTICULAR VOLUME OR ALL THE VOLUMES YOU CAN CONTACT US. Resized as per current standards. Sewing binding for longer life, where the book block is actually sewn (smythe sewn/section sewn) with thread before binding which results in a more durable type of binding. Pages: 128 Language: Italian Pages: 128.

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    LeatherBound. Condizione: New. LeatherBound edition. Condition: New. Reprinted from 1785 edition. Leather Binding on Spine and Corners with Golden leaf printing on spine. Bound in genuine leather with Satin ribbon page markers and Spine with raised gilt bands. A perfect gift for your loved ones. NO changes have been made to the original text. This is NOT a retyped or an ocr'd reprint. Illustrations, Index, if any, are included in black and white. Each page is checked manually before printing. As this print on demand book is reprinted from a very old book, there could be some missing or flawed pages, but we always try to make the book as complete as possible. Fold-outs, if any, are not part of the book. If the original book was published in multiple volumes then this reprint is of only one volume, not the whole set. Sewing binding for longer life, where the book block is actually sewn (smythe sewn/section sewn) with thread before binding which results in a more durable type of binding. Pages: 130 Language: Italian.

  • Gaetano Zompini

    Editore: Promodis Italia editrice, 1996

    Da: Librodifaccia, Alessandria, AL, Italia

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    Condizione: Ottime. italiano Condizioni dell'esterno: Ottime Condizioni dell'interno: Ottime.

  • ZOMPINI Gaetano.

    Editore: Milano, Longanesi (I Tascabili del Bibliofilo), 1980, 1980

    Da: LIBRERIA ACHILLE, TRIESTE, TS, Italia

    Valutazione venditore: 5 stelle, Learn more about seller ratings

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    In-16,brossura editoriale,pp.nn. con 60 tavole in bianco e nero.Buon esemplare.

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    Edizione anastatica, tiratura di 500 esemplari, con testi in italiano-tedesco-inglese e francese. Ottimo, mezza pelle con tit. oro al dorso, 35 cm, 131 pp, 60 incisioni Peso: 2.

  • Immagine del venditore per Le arti che vanno per via nella città di Venezia, inventate ed incise da Gaetano Zompini venduto da Messinissa libri
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    rilegato. Condizione: Perfetto (Mint). ST1182IOpera con copertina editoriale in cartone rigido rilegato in pelle con titoli e fregi in oro,come nuovo, illustrato,  il volume   riproduce i rami dell'edizione originale in folio del 1785, in cofanettocopertina e interno in condizioni eccellenti,70  pagine circaCopertina come da foto . Book.

  • EUR 35,00 Spese di spedizione

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    17,5x12 cm; XII, (132) pp. Brossura editoriale illustrata. Edizione uscita nella collana Longanesi de "I Tascabili del Bibliofilo". Opera incentrata all'opera grafica dedicata ai mestieri veneziani settecenteschi illustrati dal celebre pittore originario di Nervesa della Battaglia (Trieste), Gaetano Zompini (Nervesa, 25 settembre 1700 Venezia, 20 maggio 1778). Esemplare in ottime condizioni di conservazione.

  • Zompini, Gaetano

    Editore: Mondadori, 1996

    Da: Miliardi di Parole, Pietra Marazzi, AL, Italia

    Valutazione venditore: 5 stelle, Learn more about seller ratings

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    EUR 22,40 Spese di spedizione

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    Condizione: Buone. italiano Condizioni dell'esterno: cofanetto leggermente logorato Condizioni dell'interno: Buone.

  • Gaetano Zompini

    Editore: Mondadori, Milano, 1966

    Da: Antonio Pennasilico, MILANO, MI, Italia

    Valutazione venditore: 5 stelle, Learn more about seller ratings

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    Volume che riproduce i rami dell'edizione originale in folio del 1785, realizzato per gli amici dei periodici Mondadori, edizione stampata in tiratura limitata di 900 esemplari numerati, la nostra copia n° 654, rilegata in pelle, tasselli al dorso, fregi in oro al piatto e al dorso, sguardi marmorizzati, cofanetto cartonato marmorizzato, formato 14x21, pagine nn, illustrato con 60 tavole fuori testo, ottime condizioni - 14360.

  • Zompini, Gaetano

    Editore: Filippi Editore, Venezia, 1968

    Da: Graphem. Kunst- und Buchantiquariat, Berlin, Germania

    Valutazione venditore: 4 stelle, Learn more about seller ratings

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    EUR 6,80 Spese di spedizione

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    8°, Brosch., 139 S. - Ex Libris. Gutes Exemplar. Buch.

  • Zompini Gaetano.

    Editore: Mondadori., Milano., 1966

    Da: Libreria Antiquaria di Porta Venezia, Milano, Italia

    Membro dell'associazione: ALAI ILAB

    Valutazione venditore: 2 stelle, Learn more about seller ratings

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    In-8. pp.circa 130 Bellissima legatura in pelle rossa, dorso con nervi e ricchi fregi in oro, piatto anteriore interamente decorato da motivi floreali in oro, sguardie in carta decorata. ottima copia con cofanetto rigido editoriale. Questo volume che riproduce i rami dell'edizione originale del 1785, è stato realizzato in occasione del Natale 1966 per gli amici dei periodici Mondadori, la tiratura è stata limitata a 900 esemplari fuori commercionumerati, ns. copia 775. Sc. O.

  • EUR 20,00 Spese di spedizione

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    Acqueforti, lastre mm. 260 x 185 ca. Vari fogli dalla quinta edizione del 1803 stampata a Londra da Lackington, Allen & C. Filigrana: lettere MG. Impressioni molto belle, con buoni margini. In ottima conservazione. Su richiesta forniamo elenco dei mestieri disponibili. Cadauno 160.

  • ZOMPINI, GAETANO - Moretti, Lino.

    Data di pubblicazione: 1968

    Da: Antiquariat / Buchhandlung Walther König, Köln, NRW, Germania

    Membro dell'associazione: BOEV

    Valutazione venditore: 5 stelle, Learn more about seller ratings

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    0. Le arti che vanno per via nella citta' di Venezia. Venezia 1775. Reprint Filippi Editore, Venezia 1968. Format 47 x 33 cm. (22) S. sowie 60 Tafeln, Hln. - Aufl. 500 num. Expl., hier: Nr. 362. Dazu: Disegni. (32) S. mit 60 s/w Abb., geheftet. - Guter Zustand.

  • (Unito Fascicolo con:) Disegni preparatori di Gaetano Zompini per "Le Arti che vanno per via" conservati nel Museo Correr di Venezia. Venezia, Filippi ed., 1968. In folio (cm. 50), pp.nn. 8, tavv. 61 f.t. (stampate solo al recto), pp.nn. 14, leg. m.perg., piatti in carta marmor. (ang. toccati), tass. al dorso. Fascicolo allegato di pp. 30 in br. Ristampa anastatica di 500 esempl. numer. dell' edizione di Venezia, 1775.

  • Zompini Gaetano

    Editore: Venezia: Filippi editore 1968

    Da: Libreria Emiliana snc, Venezia, VE, Italia

    Valutazione venditore: 5 stelle, Learn more about seller ratings

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    Da: Italia a: U.S.A.

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    In-folio (2) (3) c. (1) c. (calcografia in antiporta) 60 c. (di tav. di incisioni delle arti) (14). Mezza tela con piatti in carta marorizzata. Ristampa anastatica in carta vergata dell'opera di Zompini edita nel 1785. Edizione numerata N° 438 su 500. Le carte dell'opera sono calcografate. Gaetano Zompini (1698-1778). Nacque in Narvesa, nel Territorio Trivigiano, il 29 settembre 1698; ed inclinando da fanciullo alla Pittura, fu mandato a Venezia nella Scuola del Cavalier Bambini in que' tempi riputatissimo. Apprese dal suddetto oltre li principi del buon dissegno, anche in gran parte il suo modo di dipingere, ed uscito poi di detta Scuola si diede anche ad imitare la aniera di Sebastiano Ricci, allora dal medesimo introdotta ed assai stimata.Inventò pure e disegnò perilsig. Zattastampatore in Venezia buona parte delle Figure per le Edizioni del Dante e del Petrarca da lui stampata. Questo degno Pittore visse però quasi sempre povero, avendo numerosa Famiglia. Conoscendo per altro il di lui merito il fu Sig. Antonio Maria Zanetti, lo tirò appresso di sé, impiegandolo in vari lavori, ed in particolare in vari disegni, e lavorò in gran parte sopra alcuni rami tratti da' disegni di Gio. Benedetto Castiglione, posseduti dal detto Signore, e che avea già incominciato ad incidere; e per far la raccolta più numerosa, inventò, disegnò, ed incise egli stesso alcuni di detti Rami sul gusto affatto dell'Autore, e toccati con spirito. Non avendo poi esso Sig. Zanetti di che ordinargli di più, s'immaginarono di dare alle stampe una Raccolta delle Arti di Venezia, che vanno per via. Si accinse dunque lo Zompini al lavoro, ed inventò, disegnò, ed incise Rami num.60 rappresentanti l'Arti suddette, e sotto la direzione dello stesso sig. Zanetti, ed a imitazione poi delle Arti di Bologna similmente inventate ed incise dal celebre Annibale Carracci. A quest'opera fatta all'acqua forte, della quale alcune copie furono anche miniate, aggiunse sotto ogni rame alcuni versi il Dottor Questini Prete di Santa Maria Mater Domini, amico tanto dello Zompini, che del Zanetti. Pochi anni dopo mancò di vita il sig. Zanetti, il quale però per ilmerito dello Zompini, gli lasciò una picciola mensuale provigione sua vita durante. Dopo questa disgrazia ne successe allo Zompini un'altra peggiore, incominciandosi ad indebolire la vista; cosicchè alla fine la perdette affatto, e strascinandosi in tal modo fra le miserie e la vecchiaia, mancò di vivere il 20 Maggio 1778 nell'avanzata età di 76 anni. 20mo secolo.

  • Immagine del venditore per Le Arti Che Vanno Per Via Nella Citta Di Venezia venduto da dC&A Books

    Gaetano Zompini

    Editore: Filippi Editore - Venezia, 1968

    Da: dC&A Books, Crockett, CA, U.S.A.

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    Libro

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    In U.S.A.

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    Hardcover. Condizione: Near Fine. Anastatic reprint of the original of 1784, edition of 500 numbered exemplary, no. 130. Modern hardcover binding in quarter vellum, red leather spine labels with gilt title, text profusely illustrated with drawings of Venetian traders and hawkers. Dimensions: 19.5 x 14.25 x 1.25 inches Condition notes: Near fine; overall excellent condition, strong square spine, clean text pages, slight board edge wear at top of front board, else fine.

  • Zompini Gaetano

    Editore: Venezia: 1785.

    Da: Libreria Emiliana snc, Venezia, VE, Italia

    Valutazione venditore: 5 stelle, Learn more about seller ratings

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    Arte / Stampa / Poster Prima edizione

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    Acquaforte e bulino di mm 261 x 182. II/VI. Vergata veneziana tre lune, filigrana tre lune e scritta imperial. Bel foglio a pieni margini. Qualche fioritura ai margini bianchi. Due piccole macchie rosso ruggine del diametro di 3 mm, una dentro e l'altra fuori battuta. Ottimo foglio. "Per trovar chi vol venderme zavatte, Col saco in spada cigo scarpe rote, Che vendo el sabo in piazza po refatte". A destra in basso numero 34. Proveniente da "Le Arti che vanno per via nella Città di Venezia inventate ed incise da Gaetano Zompini. Aggiuntavi una memoria di detto autore" Venezia 1785. Magnifica incisione in acquaforte e bulino della serie delle "Arti che van per via" di Zompini, stampata in una rarissima prima edizione coeva nel 1753, ed in questo secondo stato nel 1785 dal residente britannico John Strange. Venne ripubblicato in Inghilterra altre quattro volte. Da una lettera di John Strange si viene a sapere che la tiratura della presente edizione era di cento o duecento copie. Dario Succi "Da Carlevarijs a Tiepolo, Incisori veneti e friulani del settecento" pag. 454. Dalla "Memoria" di Gianmaria Sasso, premessa a questa edizione: "Gaetano Zompini nacque in Narvesa, nel Territorio Trivigiano, il 29 settembre 1698; ed inclinando da fanciullo alla Pittura, fu mandato a Venezia nella Scuola del Cavalier Bambini in que' tempi riputatissimo. Apprese dal suddetto oltre li principi del buon dissegno, anche in gran parte il suo modo di dipingere, ed uscito poi di detta Scuola si diede anche ad imitare la maniera di Sebastiano Ricci, allora dal medesimo introdotta ed assai stimata.Inventò pure e disegnò per il sig. Zatta, stampatore in Venezia buona parte delle Figure per le Edizioni del Dante e del Petrarca da lui stampata. Questo degno Pittore visse però quasi sempre povero, avendo numerosa Famiglia. Conoscendo per altro il di lui merito il fu Sig. Antonio Maria Zanetti, lo tirò appresso di sé, impiegandolo in vari lavori, ed in particolare in vari disegni, e lavorò in gran parte sopra alcuni rami tratti da' disegni di Gio. Benedetto Castiglione, posseduti dal detto Signore, e che avea già incominciato ad incidere; e per far la raccolta più numerosa, inventò, disegnò, ed incise egli stesso alcuni di detti Rami sul gusto affatto dell'Autore, e toccati con spirito. Non avendo poi esso Sig. Zanetti di che ordinargli di più, s'immaginarono di dare alle stampe una Raccolta delle Arti di Venezia, che vanno per via. Si accinse dunque lo Zompini al lavoro, ed inventò, disegnò, ed incise Rami num.60 rappresentanti l'Arti suddette, e sotto la direzione dello stesso sig. Zanetti, ed a imitazione poi delle Arti di Bologna similmente inventate ed incise dal celebre Annibale Carracci. A quest'opera fatta all'acqua forte, della quale alcune copie furono anche miniate, aggiunse sotto ogni rame alcuni versi il Dottor Questini Prete di Santa Maria Mater Domini, amico tanto dello Zompini, che del Zanetti. Pochi anni dopo mancò di vita il sig. Zanetti, il quale però per ilmerito dello Zompini, gli lasciò una picciola mensuale provigione sua vita durante. Dopo questa disgrazia ne successe allo Zompini un'altra peggiore, incominciandosi ad indebolire la vista; cosicchè alla fine la perdette affatto, e strascinandosi in tal modo fra le miserie e la vecchiaia, mancò di vivere il 20 Maggio 1778 nell'avanzata età di 76 anni.". Dal Succi (Da Carlevarijs ai Tiepolo): ".La prima edizione uscì in due tempi: nel 1753 fu pubblicata una parte comprendente quaranta stampe precedute da un frontespizio calcografico. Nello stesso anno, o più probabilmente, in quello successivo, vennero pubblicate le altre venti tavole.Le due parti vennero in seguito riunite in un unico volume in cui, dopo il frontespizio, compaiono i due indici. A dire del Sasso, alcune copie di questa prima edizione, oggi molto rara, sarebbero state miniate, cioè finemente colorate. Secondo Bozzolato (1978) la tiratura fu di 30-40 esemplari. La seconda edizione fu pubblicata postuma nel 1785 a cura di John Strange, residente britannico a Venezia dal 1773 al 1787, il quale aveva acquistato dagli eredi Zanetti i rami de Le Arti, tramite il proprio incaricato Gianmaria Sasso.I fogli presentano la filigrana delle tre mezze lunecon la scritta SOTO IMPERIAL o le lettere GFA e AV sormontate da una corona, oppure GB sormontate da un fiore. La tiratura di questa edizione fu di cento o di duecento copie. La terza edizione, stampata in Inghilterra dopo il 1787, è facilmente individuabile per la presenza, sotto ogni tavola . Traduzione in lingua inglese dei versetti veneziani di Guestini, oltre che per la filigrana LEPARD." 18mo secolo.

  • Zompini Gaetano

    Editore: Venezia: 1785.

    Da: Libreria Emiliana snc, Venezia, VE, Italia

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    Arte / Stampa / Poster Prima edizione

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    Acquaforte e bulino di mm 261 x 182. II/VI. Vergata veneziana tre lune, filigrana tre lune e scritta imperial.Bel foglio a pieni margini. Perfetta condizione."El nostro nome xe meti massere; Perche loghemo done per servir: Ma semo a dirla quasi mai sincere". A destra in basso numero 42. Proveniente da "Le Arti che vanno per via nella Città di Venezia inventate ed incise da Gaetano Zompini. Aggiuntavi una memoria di detto autore" Venezia 1785. Magnifica incisione in acquaforte e bulino della serie delle "Arti che van per via" di Zompini, stampata in una rarissima prima edizione coeva nel 1753, ed in questo secondo stato nel 1785 dal residente britannico John Strange. Venne ripubblicato in Inghilterra altre quattro volte. Da una lettera di John Strange si viene a sapere che la tiratura della presente edizione era di cento o duecento copie. Dario Succi "Da Carlevarijs a Tiepolo, Incisori veneti e friulani del settecento" pag. 454. Dalla "Memoria" di Gianmaria Sasso, premessa a questa edizione: "Gaetano Zompini nacque in Narvesa, nel Territorio Trivigiano, il 29 settembre 1698; ed inclinando da fanciullo alla Pittura, fu mandato a Venezia nella Scuola del Cavalier Bambini in que' tempi riputatissimo. Apprese dal suddetto oltre li principi del buon dissegno, anche in gran parte il suo modo di dipingere, ed uscito poi di detta Scuola si diede anche ad imitare la maniera di Sebastiano Ricci, allora dal medesimo introdotta ed assai stimata.Inventò pure e disegnò per il sig. Zatta, stampatore in Venezia buona parte delle Figure per le Edizioni del Dante e del Petrarca da lui stampata. Questo degno Pittore visse però quasi sempre povero, avendo numerosa Famiglia. Conoscendo per altro il di lui merito il fu Sig. Antonio Maria Zanetti, lo tirò appresso di sé, impiegandolo in vari lavori, ed in particolare in vari disegni, e lavorò in gran parte sopra alcuni rami tratti da' disegni di Gio. Benedetto Castiglione, posseduti dal detto Signore, e che avea già incominciato ad incidere; e per far la raccolta più numerosa, inventò, disegnò, ed incise egli stesso alcuni di detti Rami sul gusto affatto dell'Autore, e toccati con spirito. Non avendo poi esso Sig. Zanetti di che ordinargli di più, s'immaginarono di dare alle stampe una Raccolta delle Arti di Venezia, che vanno per via. Si accinse dunque lo Zompini al lavoro, ed inventò, disegnò, ed incise Rami num.60 rappresentanti l'Arti suddette, e sotto la direzione dello stesso sig. Zanetti, ed a imitazione poi delle Arti di Bologna similmente inventate ed incise dal celebre Annibale Carracci. A quest'opera fatta all'acqua forte, della quale alcune copie furono anche miniate, aggiunse sotto ogni rame alcuni versi il Dottor Questini Prete di Santa Maria Mater Domini, amico tanto dello Zompini, che del Zanetti. Pochi anni dopo mancò di vita il sig. Zanetti, il quale però per ilmerito dello Zompini, gli lasciò una picciola mensuale provigione sua vita durante. Dopo questa disgrazia ne successe allo Zompini un'altra peggiore, incominciandosi ad indebolire la vista; cosicchè alla fine la perdette affatto, e strascinandosi in tal modo fra le miserie e la vecchiaia, mancò di vivere il 20 Maggio 1778 nell'avanzata età di 76 anni.". Dal Succi (Da Carlevarijs ai Tiepolo): ".La prima edizione uscì in due tempi: nel 1753 fu pubblicata una parte comprendente quaranta stampe precedute da un frontespizio calcografico. Nello stesso anno, o più probabilmente, in quello successivo, vennero pubblicate le altre venti tavole.Le due parti vennero in seguito riunite in un unico volume in cui, dopo il frontespizio, compaiono i due indici. A dire del Sasso, alcune copie di questa prima edizione, oggi molto rara, sarebbero state miniate, cioè finemente colorate. Secondo Bozzolato (1978) la tiratura fu di 30-40 esemplari. La seconda edizione fu pubblicata postuma nel 1785 a cura di John Strange, residente britannico a Venezia dal 1773 al 1787, il quale aveva acquistato dagli eredi Zanetti i rami de Le Arti, tramite il proprio incaricato Gianmaria Sasso.I fogli presentano la filigrana delle tre mezze lunecon la scritta SOTO IMPERIAL o le lettere GFA e AV sormontate da una corona, oppure GB sormontate da un fiore. La tiratura di questa edizione fu di cento o di duecento copie. La terza edizione, stampata in Inghilterra dopo il 1787, è facilmente individuabile per la presenza, sotto ogni tavola . Traduzione in lingua inglese dei versetti veneziani di Guestini, oltre che per la presenza della filigrana LEPARD." Seguono una quarta, una quinta edizioni ottocentesche inglesi. 18mo secolo.

  • Zompini Gaetano

    Editore: Venezia 1785.

    Da: Libreria Emiliana snc, Venezia, VE, Italia

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    Acquaforte e bulino di mm 261 x 182. II/VI. Vergata veneziana tre lune, filigrana tre lune e scritta imperial.Bel foglio a pieni margini. Perfetta condizione."Ziro dove le gambe più memena, E giusto foli vechi, e vendo i niovi e gho la mia bottega su la schena". A destra in basso numero 18. Proveniente da "Le Arti che vanno per via nella Città di Venezia inventate ed incise da Gaetano Zompini. Aggiuntavi una memoria di detto autore" Venezia 1785. Magnifica incisione in acquaforte e bulino della serie delle "Arti che van per via" di Zompini, stampata in una rarissima prima edizione coeva nel 1753, ed in questo secondo stato nel 1785 dal residente britannico John Strange. Venne ripubblicato in Inghilterra altre quattro volte. Da una lettera di John Strange si viene a sapere che la tiratura della presente edizione era di cento o duecento copie. Dario Succi "Da Carlevarijs a Tiepolo, Incisori veneti e friulani del settecento" pag. 454. Dalla "Memoria" di Gianmaria Sasso, premessa a questa edizione: "Gaetano Zompini nacque in Narvesa, nel Territorio Trivigiano, il 29 settembre 1698; ed inclinando da fanciullo alla Pittura, fu mandato a Venezia nella Scuola del Cavalier Bambini in que' tempi riputatissimo. Apprese dal suddetto oltre li principi del buon dissegno, anche in gran parte il suo modo di dipingere, ed uscito poi di detta Scuola si diede anche ad imitare la maniera di Sebastiano Ricci, allora dal medesimo introdotta ed assai stimata.Inventò pure e disegnò per il sig. Zatta, stampatore in Venezia buona parte delle Figure per le Edizioni del Dante e del Petrarca da lui stampata. Questo degno Pittore visse però quasi sempre povero, avendo numerosa Famiglia. Conoscendo per altro il di lui merito il fu Sig. Antonio Maria Zanetti, lo tirò appresso di sé, impiegandolo in vari lavori, ed in particolare in vari disegni, e lavorò in gran parte sopra alcuni rami tratti da' disegni di Gio. Benedetto Castiglione, posseduti dal detto Signore, e che avea già incominciato ad incidere; e per far la raccolta più numerosa, inventò, disegnò, ed incise egli stesso alcuni di detti Rami sul gusto affatto dell'Autore, e toccati con spirito. Non avendo poi esso Sig. Zanetti di che ordinargli di più, s'immaginarono di dare alle stampe una Raccolta delle Arti di Venezia, che vanno per via. Si accinse dunque lo Zompini al lavoro, ed inventò, disegnò, ed incise Rami num.60 rappresentanti l'Arti suddette, e sotto la direzione dello stesso sig. Zanetti, ed a imitazione poi delle Arti di Bologna similmente inventate ed incise dal celebre Annibale Carracci. A quest'opera fatta all'acqua forte, della quale alcune copie furono anche miniate, aggiunse sotto ogni rame alcuni versi il Dottor Questini Prete di Santa Maria Mater Domini, amico tanto dello Zompini, che del Zanetti. Pochi anni dopo mancò di vita il sig. Zanetti, il quale però per ilmerito dello Zompini, gli lasciò una picciola mensuale provigione sua vita durante. Dopo questa disgrazia ne successe allo Zompini un'altra peggiore, incominciandosi ad indebolire la vista; cosicchè alla fine la perdette affatto, e strascinandosi in tal modo fra le miserie e la vecchiaia, mancò di vivere il 20 Maggio 1778 nell'avanzata età di 76 anni.". Dal Succi (Da Carlevarijs ai Tiepolo): ".La prima edizione uscì in due tempi: nel 1753 fu pubblicata una parte comprendente quaranta stampe precedute da un frontespizio calcografico. Nello stesso anno, o più probabilmente, in quello successivo, vennero pubblicate le altre venti tavole.Le due parti vennero in seguito riunite in un unico volume in cui, dopo il frontespizio, compaiono i due indici. A dire del Sasso, alcune copie di questa prima edizione, oggi molto rara, sarebbero state miniate, cioè finemente colorate. Secondo Bozzolato (1978) la tiratura fu di 30-40 esemplari. La seconda edizione fu pubblicata postuma nel 1785 a cura di John Strange, residente britannico a Venezia dal 1773 al 1787, il quale aveva acquistato dagli eredi Zanetti i rami de Le Arti, tramite il proprio incaricato Gianmaria Sasso.I fogli presentano la filigrana delle tre mezze lunecon la scritta SOTO IMPERIAL o le lettere GFA e AV sormontate da una corona, oppure GB sormontate da un fiore. La tiratura di questa edizione fu di cento o di duecento copie. La terza edizione, stampata in Inghilterra dopo il 1787, è facilmente individuabile per la presenza, sotto ogni tavola . Traduzione in lingua inglese dei versetti veneziani di Guestini, oltre che per la presenza della filigrana LEPARD." Seguono una quarta, una quinta edizioni ottocentesche inglesi. 18mo secolo.

  • Zompini Gaetano

    Editore: Venezia 1785.

    Da: Libreria Emiliana snc, Venezia, VE, Italia

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    Acquaforte e bulino di mm 261 x 182. II/VI. Vergata veneziana tre lune, filigrana tre lune e scritta imperial.Bel foglio a pieni margini. Perfetta condizione."Col xe l'Alba per tute le Contrae I gatoli curemo dal sporchezzo; E se mantien le strade ben netae". A destra in basso numero 38. Proveniente da "Le Arti che vanno per via nella Città di Venezia inventate ed incise da Gaetano Zompini. Aggiuntavi una memoria di detto autore" Venezia 1785. Magnifica incisione in acquaforte e bulino della serie delle "Arti che van per via" di Zompini, stampata in una rarissima prima edizione coeva nel 1753, ed in questo secondo stato nel 1785 dal residente britannico John Strange. Venne ripubblicato in Inghilterra altre quattro volte. Da una lettera di John Strange si viene a sapere che la tiratura della presente edizione era di cento o duecento copie. Dario Succi "Da Carlevarijs a Tiepolo, Incisori veneti e friulani del settecento" pag. 454. Dalla "Memoria" di Gianmaria Sasso, premessa a questa edizione: "Gaetano Zompini nacque in Narvesa, nel Territorio Trivigiano, il 29 settembre 1698; ed inclinando da fanciullo alla Pittura, fu mandato a Venezia nella Scuola del Cavalier Bambini in que' tempi riputatissimo. Apprese dal suddetto oltre li principi del buon dissegno, anche in gran parte il suo modo di dipingere, ed uscito poi di detta Scuola si diede anche ad imitare la maniera di Sebastiano Ricci, allora dal medesimo introdotta ed assai stimata.Inventò pure e disegnò per il sig. Zatta, stampatore in Venezia buona parte delle Figure per le Edizioni del Dante e del Petrarca da lui stampata. Questo degno Pittore visse però quasi sempre povero, avendo numerosa Famiglia. Conoscendo per altro il di lui merito il fu Sig. Antonio Maria Zanetti, lo tirò appresso di sé, impiegandolo in vari lavori, ed in particolare in vari disegni, e lavorò in gran parte sopra alcuni rami tratti da' disegni di Gio. Benedetto Castiglione, posseduti dal detto Signore, e che avea già incominciato ad incidere; e per far la raccolta più numerosa, inventò, disegnò, ed incise egli stesso alcuni di detti Rami sul gusto affatto dell'Autore, e toccati con spirito. Non avendo poi esso Sig. Zanetti di che ordinargli di più, s'immaginarono di dare alle stampe una Raccolta delle Arti di Venezia, che vanno per via. Si accinse dunque lo Zompini al lavoro, ed inventò, disegnò, ed incise Rami num.60 rappresentanti l'Arti suddette, e sotto la direzione dello stesso sig. Zanetti, ed a imitazione poi delle Arti di Bologna similmente inventate ed incise dal celebre Annibale Carracci. A quest'opera fatta all'acqua forte, della quale alcune copie furono anche miniate, aggiunse sotto ogni rame alcuni versi il Dottor Questini Prete di Santa Maria Mater Domini, amico tanto dello Zompini, che del Zanetti. Pochi anni dopo mancò di vita il sig. Zanetti, il quale però per ilmerito dello Zompini, gli lasciò una picciola mensuale provigione sua vita durante. Dopo questa disgrazia ne successe allo Zompini un'altra peggiore, incominciandosi ad indebolire la vista; cosicchè alla fine la perdette affatto, e strascinandosi in tal modo fra le miserie e la vecchiaia, mancò di vivere il 20 Maggio 1778 nell'avanzata età di 76 anni.". Dal Succi (Da Carlevarijs ai Tiepolo): ".La prima edizione uscì in due tempi: nel 1753 fu pubblicata una parte comprendente quaranta stampe precedute da un frontespizio calcografico. Nello stesso anno, o più probabilmente, in quello successivo, vennero pubblicate le altre venti tavole.Le due parti vennero in seguito riunite in un unico volume in cui, dopo il frontespizio, compaiono i due indici. A dire del Sasso, alcune copie di questa prima edizione, oggi molto rara, sarebbero state miniate, cioè finemente colorate. Secondo Bozzolato (1978) la tiratura fu di 30-40 esemplari. La seconda edizione fu pubblicata postuma nel 1785 a cura di John Strange, residente britannico a Venezia dal 1773 al 1787, il quale aveva acquistato dagli eredi Zanetti i rami de Le Arti, tramite il proprio incaricato Gianmaria Sasso.I fogli presentano la filigrana delle tre mezze lunecon la scritta SOTO IMPERIAL o le lettere GFA e AV sormontate da una corona, oppure GB sormontate da un fiore. La tiratura di questa edizione fu di cento o di duecento copie. La terza edizione, stampata in Inghilterra dopo il 1787, è facilmente individuabile per la presenza, sotto ogni tavola . Traduzione in lingua inglese dei versetti veneziani di Guestini, oltre che per la presenza della filigrana LEPARD." Seguono una quarta, una quinta edizioni ottocentesche inglesi. 18mo secolo.

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    Acquaforte e bulino di mm 261 x 182. II/VI. Vergata veneziana tre lune, filigrana tre lune e scritta imperial. Bel foglio a pieni margini. Perfetta condizione. "La semola al menuo compro, e burato, E de quel semolin mi fazzo pan, E fuora su i marcai poò me la sbrato". A destra in basso numero 49. Proveniente da "Le Arti che vanno per via nella Città di Venezia inventate ed incise da Gaetano Zompini. Aggiuntavi una memoria di detto autore" Venezia 1785. Magnifica incisione in acquaforte e bulino della serie delle "Arti che van per via" di Zompini, stampata in una rarissima prima edizione coeva nel 1753, ed in questo secondo stato nel 1785 dal residente britannico John Strange. Venne ripubblicato in Inghilterra altre quattro volte. Da una lettera di John Strange si viene a sapere che la tiratura della presente edizione era di cento o duecento copie. Dario Succi "Da Carlevarijs a Tiepolo, Incisori veneti e friulani del settecento" pag. 454. Dalla "Memoria" di Gianmaria Sasso, premessa a questa edizione: "Gaetano Zompini nacque in Narvesa, nel Territorio Trivigiano, il 29 settembre 1698; ed inclinando da fanciullo alla Pittura, fu mandato a Venezia nella Scuola del Cavalier Bambini in que' tempi riputatissimo. Apprese dal suddetto oltre li principi del buon dissegno, anche in gran parte il suo modo di dipingere, ed uscito poi di detta Scuola si diede anche ad imitare la maniera di Sebastiano Ricci, allora dal medesimo introdotta ed assai stimata.Inventò pure e disegnò per il sig. Zatta, stampatore in Venezia buona parte delle Figure per le Edizioni del Dante e del Petrarca da lui stampata. Questo degno Pittore visse però quasi sempre povero, avendo numerosa Famiglia. Conoscendo per altro il di lui merito il fu Sig. Antonio Maria Zanetti, lo tirò appresso di sé, impiegandolo in vari lavori, ed in particolare in vari disegni, e lavorò in gran parte sopra alcuni rami tratti da' disegni di Gio. Benedetto Castiglione, posseduti dal detto Signore, e che avea già incominciato ad incidere; e per far la raccolta più numerosa, inventò, disegnò, ed incise egli stesso alcuni di detti Rami sul gusto affatto dell'Autore, e toccati con spirito. Non avendo poi esso Sig. Zanetti di che ordinargli di più, s'immaginarono di dare alle stampe una Raccolta delle Arti di Venezia, che vanno per via. Si accinse dunque lo Zompini al lavoro, ed inventò, disegnò, ed incise Rami num.60 rappresentanti l'Arti suddette, e sotto la direzione dello stesso sig. Zanetti, ed a imitazione poi delle Arti di Bologna similmente inventate ed incise dal celebre Annibale Carracci. A quest'opera fatta all'acqua forte, della quale alcune copie furono anche miniate, aggiunse sotto ogni rame alcuni versi il Dottor Questini Prete di Santa Maria Mater Domini, amico tanto dello Zompini, che del Zanetti. Pochi anni dopo mancò di vita il sig. Zanetti, il quale però per ilmerito dello Zompini, gli lasciò una picciola mensuale provigione sua vita durante. Dopo questa disgrazia ne successe allo Zompini un'altra peggiore, incominciandosi ad indebolire la vista; cosicchè alla fine la perdette affatto, e strascinandosi in tal modo fra le miserie e la vecchiaia, mancò di vivere il 20 Maggio 1778 nell'avanzata età di 76 anni.". Dal Succi (Da Carlevarijs ai Tiepolo): ".La prima edizione uscì in due tempi: nel 1753 fu pubblicata una parte comprendente quaranta stampe precedute da un frontespizio calcografico. Nello stesso anno, o più probabilmente, in quello successivo, vennero pubblicate le altre venti tavole.Le due parti vennero in seguito riunite in un unico volume in cui, dopo il frontespizio, compaiono i due indici. A dire del Sasso, alcune copie di questa prima edizione, oggi molto rara, sarebbero state miniate, cioè finemente colorate. Secondo Bozzolato (1978) la tiratura fu di 30-40 esemplari. La seconda edizione fu pubblicata postuma nel 1785 a cura di John Strange, residente britannico a Venezia dal 1773 al 1787, il quale aveva acquistato dagli eredi Zanetti i rami de Le Arti, tramite il proprio incaricato Gianmaria Sasso.I fogli presentano la filigrana delle tre mezze lunecon la scritta SOTO IMPERIAL o le lettere GFA e AV sormontate da una corona, oppure GB sormontate da un fiore. La tiratura di questa edizione fu di cento o di duecento copie. La terza edizione, stampata in Inghilterra dopo il 1787, è facilmente individuabile per la presenza, sotto ogni tavola . Traduzione in lingua inglese dei versetti veneziani di Guestini, oltre che per la presenza della filigrana LEPARD." Seguono una quarta, una quinta edizioni ottocentesche inglesi. 18mo secolo.

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    Acquaforte e bulino di mm 261 x 182. II/VI. Vergata veneziana tre lune, filigrana tre lune e scritta "Revendigola son, che per le case Vago per tor su drapi da dar via; E per far zo chi compra ho una gran frase.". A destra in basso numero 39. Proveniente da "Le Arti che vanno per via nella Città di Venezia inventate ed incise da Gaetano Zompini. Aggiuntavi una memoria di detto autore" Venezia 1785. Magnifica incisione in acquaforte e bulino della serie delle "Arti che van per via" di Zompini, stampata in una rarissima prima edizione coeva nel 1753, ed in questo secondo stato nel 1785 dal residente britannico John Strange. Venne ripubblicato in Inghilterra altre quattro volte. Da una lettera di John Strange si viene a sapere che la tiratura della presente edizione era di cento o duecento copie. Dario Succi "Da Carlevarijs a Tiepolo, Incisori veneti e friulani del settecento" pag. 454. Dalla "Memoria" di Gianmaria Sasso, premessa a questa edizione: "Gaetano Zompini nacque in Narvesa, nel Territorio Trivigiano, il 29 settembre 1698, ed inclinando da fanciullo alla Pittura, fu mandato a Venezia nella Scuola del Cavalier Bambini in que' tempi riputatissimo. Apprese dal suddetto oltre li principi del buon dissegno, anche in gran parte il suo modo di dipingere, ed uscito poi di detta Scuola si diede anche ad imitare la maniera di Sebastiano Ricci, allora dal medesimo introdotta ed assai stimata.Inventò pure e disegnò per il sig. Zatta, stampatore in Venezia buona parte delle Figure per le Edizioni del Dante e del Petrarca da lui stampata. Questo degno Pittore visse però quasi sempre povero, avendo numerosa Famiglia. Conoscendo per altro il di lui merito il fu Sig. Antonio Maria Zanetti, lo tirò appresso di sé, impiegandolo in vari lavori, ed in particolare in vari disegni, e lavorò in gran parte sopra alcuni rami tratti da' disegni di Gio. Benedetto Castiglione, posseduti dal detto Signore, e che avea già incominciato ad incidere; e per far la raccolta più numerosa, inventò, disegnò, ed incise egli stesso alcuni di detti Rami sul gusto affatto dell'Autore, e toccati con spirito. Non avendo poi esso Sig. Zanetti di che ordinargli di più, s'immaginarono di dare alle stampe una Raccolta delle Arti di Venezia, che vanno per via. Si accinse dunque lo Zompini al lavoro, ed inventò, disegnò, ed incise Rami num.60 rappresentanti l'Arti suddette, e sotto la direzione dello stesso sig. Zanetti, ed a imitazione poi delle Arti di Bologna similmente inventate ed incise dal celebre Annibale Carracci. A quest'opera fatta all'acqua forte, della quale alcune copie furono anche miniate, aggiunse sotto ogni rame alcuni versi il Dottor Questini Prete di Santa Maria Mater Domini, amico tanto dello Zompini, che del Zanetti. Pochi anni dopo mancò di vita il sig. Zanetti, il quale però per ilmerito dello Zompini, gli lasciò una picciola mensuale provigione sua vita durante. Dopo questa disgrazia ne successe allo Zompini un'altra peggiore, incominciandosi ad indebolire la vista; cosicchè alla fine la perdette affatto, e strascinandosi in tal modo fra le miserie e la vecchiaia, mancò di vivere il 20 Maggio 1778 nell'avanzata età di 76 anni." Dal Succi (Da Carlevarijs ai Tiepolo): ".La prima edizione uscì in due tempi: nel 1753 fu pubblicata una parte comprendente quaranta stampe precedute da un frontespizio calcografico. Nello stesso anno, o più probabilmente, in quello successivo, vennero pubblicate le altre venti tavole.Le due parti vennero in seguito riunite in un unico volume in cui, dopo il frontespizio, compaiono i due indici. A dire del Sasso, alcune copie di questa prima edizione, oggi molto rara, sarebbero state miniate, cioè finemente colorate. Secondo Bozzolato (1978) la tiratura fu di 30-40 esemplari. La seconda edizione fu pubblicata postuma nel 1785 a cura di John Strange, residente britannico a Venezia dal 1773 al 1787, il quale aveva acquistato dagli eredi Zanetti i rami de Le Arti, tramite il proprio incaricato Gianmaria Sasso.I fogli presentano la filigrana delle tre mezze lunecon la scritta SOTO IMPERIAL o le lettere GFA e AV sormontate da una corona, oppure GB sormontate da un fiore. La tiratura di questa edizione fu di cento o di duecento copie. La terza edizione, stampata in Inghilterra dopo il 1787, è facilmente individuabile per la presenza, sotto ogni tavola . Traduzione in lingua inglese dei versetti veneziani di Guestini, oltre che per la presenza della filigrana LEPARD." Seguono una quarta, una quinta edizioni ottocentesche inglesi. 18mo secolo.

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    Acquaforte e bulino di mm 261 x 182. II/VI. Vergata veneziana tre lune, filigrana tre lune e scritta imperial. Bel foglio a pieni margini.Perfetta condizione. "Per chi no vol andar da i Galineri, Che ghe ne tanti vendo sto polame, De prima man, e spesso a i boteghieri". A destra in basso numero 47. Proveniente da "Le Arti che vanno per via nella Città di Venezia inventate ed incise da Gaetano Zompini. Aggiuntavi una memoria di detto autore" Venezia 1785. Magnifica incisione in acquaforte e bulino della serie delle "Arti che van per via" di Zompini, stampata in una rarissima prima edizione coeva nel 1753, ed in questo secondo stato nel 1785 dal residente britannico John Strange. Venne ripubblicato in Inghilterra altre quattro volte. Da una lettera di John Strange si viene a sapere che la tiratura della presente edizione era di cento o duecento copie. Dario Succi "Da Carlevarijs a Tiepolo, Incisori veneti e friulani del settecento" pag. 454. Dalla "Memoria" di Gianmaria Sasso, premessa a questa edizione: "Gaetano Zompini nacque in Narvesa, nel Territorio Trivigiano, il 29 settembre 1698; ed inclinando da fanciullo alla Pittura, fu mandato a Venezia nella Scuola del Cavalier Bambini in que' tempi riputatissimo. Apprese dal suddetto oltre li principi del buon dissegno, anche in gran parte il suo modo di dipingere, ed uscito poi di detta Scuola si diede anche ad imitare la maniera di Sebastiano Ricci, allora dal medesimo introdotta ed assai stimata.Inventò pure e disegnò per il sig. Zatta, stampatore in Venezia buona parte delle Figure per le Edizioni del Dante e del Petrarca da lui stampata. Questo degno Pittore visse però quasi sempre povero, avendo numerosa Famiglia. Conoscendo per altro il di lui merito il fu Sig. Antonio Maria Zanetti, lo tirò appresso di sé, impiegandolo in vari lavori, ed in particolare in vari disegni, e lavorò in gran parte sopra alcuni rami tratti da' disegni di Gio. Benedetto Castiglione, posseduti dal detto Signore, e che avea già incominciato ad incidere; e per far la raccolta più numerosa, inventò, disegnò, ed incise egli stesso alcuni di detti Rami sul gusto affatto dell'Autore, e toccati con spirito. Non avendo poi esso Sig. Zanetti di che ordinargli di più, s'immaginarono di dare alle stampe una Raccolta delle Arti di Venezia, che vanno per via. Si accinse dunque lo Zompini al lavoro, ed inventò, disegnò, ed incise Rami num.60 rappresentanti l'Arti suddette, e sotto la direzione dello stesso sig. Zanetti, ed a imitazione poi delle Arti di Bologna similmente inventate ed incise dal celebre Annibale Carracci. A quest'opera fatta all'acqua forte, della quale alcune copie furono anche miniate, aggiunse sotto ogni rame alcuni versi il Dottor Questini Prete di Santa Maria Mater Domini, amico tanto dello Zompini, che del Zanetti. Pochi anni dopo mancò di vita il sig. Zanetti, il quale però per ilmerito dello Zompini, gli lasciò una picciola mensuale provigione sua vita durante. Dopo questa disgrazia ne successe allo Zompini un'altra peggiore, incominciandosi ad indebolire la vista; cosicchè alla fine la perdette affatto, e strascinandosi in tal modo fra le miserie e la vecchiaia, mancò di vivere il 20 Maggio 1778 nell'avanzata età di 76 anni." Dal Succi (Da Carlevarijs ai Tiepolo): ".La prima edizione uscì in due tempi: nel 1753 fu pubblicata una parte comprendente quaranta stampe precedute da un frontespizio calcografico. Nello stesso anno, o più probabilmente, in quello successivo, vennero pubblicate le altre venti tavole.Le due parti vennero in seguito riunite in un unico volume in cui, dopo il frontespizio, compaiono i due indici. A dire del Sasso, alcune copie di questa prima edizione, oggi molto rara, sarebbero state miniate, cioè finemente colorate. Secondo Bozzolato (1978) la tiratura fu di 30-40 esemplari. La seconda edizione fu pubblicata postuma nel 1785 a cura di John Strange, residente britannico a Venezia dal 1773 al 1787, il quale aveva acquistato dagli eredi Zanetti i rami de Le Arti, tramite il proprio incaricato Gianmaria Sasso.I fogli presentano la filigrana delle tre mezze lunecon la scritta SOTO IMPERIAL o le lettere GFA e AV sormontate da una corona, oppure GB sormontate da un fiore. La tiratura di questa edizione fu di cento o di duecento copie. La terza edizione, stampata in Inghilterra dopo il 1787, è facilmente individuabile per la presenza, sotto ogni tavola . Traduzione in lingua inglese dei versetti veneziani di Guestini, oltre che per la presenza della filigrana LEPARD." Seguono una quarta, una quinta edizioni ottocentesche inglesi. 18mo secolo.

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    Acquaforte e bulino di mm 261 x 182. II/VI. Vergata veneziana tre lune, filigrana tre lune e scritta imperial. Bel foglio a pieni margini.Perfetta condizione. "Mi co sta zerla vegno fin da Role, E pignate furlane vendo: st'altro Gha in sti cesti da Padoa techie, e ole". A destra in basso numero 14. Proveniente da "Le Arti che vanno per via nella Città di Venezia inventate ed incise da Gaetano Zompini. Aggiuntavi una memoria di detto autore" Venezia 1785. Magnifica incisione in acquaforte e bulino della serie delle "Arti che van per via" di Zompini, stampata in una rarissima prima edizione coeva nel 1753, ed in questo secondo stato nel 1785 dal residente britannico John Strange. Venne ripubblicato in Inghilterra altre quattro volte. Da una lettera di John Strange si viene a sapere che la tiratura della presente edizione era di cento o duecento copie. Dario Succi "Da Carlevarijs a Tiepolo, Incisori veneti e friulani del settecento" pag. 454. Dalla "Memoria" di Gianmaria Sasso, premessa a questa edizione: "Gaetano Zompini nacque in Narvesa, nel Territorio Trivigiano, il 29 settembre 1698; ed inclinando da fanciullo alla Pittura, fu mandato a Venezia nella Scuola del Cavalier Bambini in que' tempi riputatissimo. Apprese dal suddetto oltre li principi del buon dissegno, anche in gran parte il suo modo di dipingere, ed uscito poi di detta Scuola si diede anche ad imitare la maniera di Sebastiano Ricci, allora dal medesimo introdotta ed assai stimata.Inventò pure e disegnò per il sig. Zatta, stampatore in Venezia buona parte delle Figure per le Edizioni del Dante e del Petrarca da lui stampata. Questo degno Pittore visse però quasi sempre povero, avendo numerosa Famiglia. Conoscendo per altro il di lui merito il fu Sig. Antonio Maria Zanetti, lo tirò appresso di sé, impiegandolo in vari lavori, ed in particolare in vari disegni, e lavorò in gran parte sopra alcuni rami tratti da' disegni di Gio. Benedetto Castiglione, posseduti dal detto Signore, e che avea già incominciato ad incidere; e per far la raccolta più numerosa, inventò, disegnò, ed incise egli stesso alcuni di detti Rami sul gusto affatto dell'Autore, e toccati con spirito. Non avendo poi esso Sig. Zanetti di che ordinargli di più, s'immaginarono di dare alle stampe una Raccolta delle Arti di Venezia, che vanno per via. Si accinse dunque lo Zompini al lavoro, ed inventò, disegnò, ed incise Rami num.60 rappresentanti l'Arti suddette, e sotto la direzione dello stesso sig. Zanetti, ed a imitazione poi delle Arti di Bologna similmente inventate ed incise dal celebre Annibale Carracci. A quest'opera fatta all'acqua forte, della quale alcune copie furono anche miniate, aggiunse sotto ogni rame alcuni versi il Dottor Questini Prete di Santa Maria Mater Domini, amico tanto dello Zompini, che del Zanetti. Pochi anni dopo mancò di vita il sig. Zanetti, il quale però per ilmerito dello Zompini, gli lasciò una picciola mensuale provigione sua vita durante. Dopo questa disgrazia ne successe allo Zompini un'altra peggiore, incominciandosi ad indebolire la vista; cosicchè alla fine la perdette affatto, e strascinandosi in tal modo fra le miserie e la vecchiaia, mancò di vivere il 20 Maggio 1778 nell'avanzata età di 76 anni." Dal Succi (Da Carlevarijs ai Tiepolo): ".La prima edizione uscì in due tempi: nel 1753 fu pubblicata una parte comprendente quaranta stampe precedute da un frontespizio calcografico. Nello stesso anno, o più probabilmente, in quello successivo, vennero pubblicate le altre venti tavole.Le due parti vennero in seguito riunite in un unico volume in cui, dopo il frontespizio, compaiono i due indici. A dire del Sasso, alcune copie di questa prima edizione, oggi molto rara, sarebbero state miniate, cioè finemente colorate. Secondo Bozzolato (1978) la tiratura fu di 30-40 esemplari. La seconda edizione fu pubblicata postuma nel 1785 a cura di John Strange, residente britannico a Venezia dal 1773 al 1787, il quale aveva acquistato dagli eredi Zanetti i rami de Le Arti, tramite il proprio incaricato Gianmaria Sasso.I fogli presentano la filigrana delle tre mezze lunecon la scritta SOTO IMPERIAL o le lettere GFA e AV sormontate da una corona, oppure GB sormontate da un fiore. La tiratura di questa edizione fu di cento o di duecento copie. La terza edizione, stampata in Inghilterra dopo il 1787, è facilmente individuabile per la presenza, sotto ogni tavola . Traduzione in lingua inglese dei versetti veneziani di Guestini, oltre che per la presenza della filigrana LEPARD." Seguono una quarta, una quinta edizioni ottocentesche inglesi. 18mo secolo.

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    Acquaforte e bulino di mm 261 x 182. II/VI. Vergata veneziana tre lune, filigrana tre lune e scritta imperial. Bel foglio a pieni margini. Perfetta condizione."Sponze, naranze, cedri, e da Ferara Le scoe mi vendo, e fenochi, e limoni; Robe, che a dirla tute à la so tara". A destra in basso numero 45. Proveniente da "Le Arti che vanno per via nella Città di Venezia inventate ed incise da Gaetano Zompini. Aggiuntavi una memoria di detto autore" Venezia 1785. Magnifica incisione in acquaforte e bulino della serie delle "Arti che van per via" di Zompini, stampata in una rarissima prima edizione coeva nel 1753, ed in questo secondo stato nel 1785 dal residente britannico John Strange. Venne ripubblicato in Inghilterra altre quattro volte. Da una lettera di John Strange si viene a sapere che la tiratura della presente edizione era di cento o duecento copie. Dario Succi "Da Carlevarijs a Tiepolo, Incisori veneti e friulani del settecento" pag. 454.Dalla "Memoria" di Gianmaria Sasso, premessa a questa edizione: "Gaetano Zompini nacque in Narvesa, nel Territorio Trivigiano, il 29 settembre 1698; ed inclinando da fanciullo alla Pittura, fu mandato a Venezia nella Scuola del Cavalier Bambini in que' tempi riputatissimo. Apprese dal suddetto oltre li principi del buon dissegno, anche in gran parte il suo modo di dipingere, ed uscito poi di detta Scuola si diede anche ad imitare la maniera di Sebastiano Ricci, allora dal medesimo introdotta ed assai stimata.Inventò pure e disegnò per il sig. Zatta, stampatore in Venezia buona parte delle Figure per le Edizioni del Dante e del Petrarca da lui stampata. Questo degno Pittore visse però quasi sempre povero, avendo numerosa Famiglia. Conoscendo per altro il di lui merito il fu Sig. Antonio Maria Zanetti, lo tirò appresso di sé, impiegandolo in vari lavori, ed in particolare in vari disegni, e lavorò in gran parte sopra alcuni rami tratti da' disegni di Gio. Benedetto Castiglione, posseduti dal detto Signore, e che avea già incominciato ad incidere; e per far la raccolta più numerosa, inventò, disegnò, ed incise egli stesso alcuni di detti Rami sul gusto affatto dell'Autore, e toccati con spirito. Non avendo poi esso Sig. Zanetti di che ordinargli di più, s'immaginarono di dare alle stampe una Raccolta delle Arti di Venezia, che vanno per via. Si accinse dunque lo Zompini al lavoro, ed inventò, disegnò, ed incise Rami num.60 rappresentanti l'Arti suddette, e sotto la direzione dello stesso sig. Zanetti, ed a imitazione poi delle Arti di Bologna similmente inventate ed incise dal celebre Annibale Carracci. A quest'opera fatta all'acqua forte, della quale alcune copie furono anche miniate, aggiunse sotto ogni rame alcuni versi il Dottor Questini Prete di Santa Maria Mater Domini, amico tanto dello Zompini, che del Zanetti. Pochi anni dopo mancò di vita il sig. Zanetti, il quale però per ilmerito dello Zompini, gli lasciò una picciola mensuale provigione sua vita durante. Dopo questa disgrazia ne successe allo Zompini un'altra peggiore, incominciandosi ad indebolire la vista; cosicchè alla fine la perdette affatto, e strascinandosi in tal modo fra le miserie e la vecchiaia, mancò di vivere il 20 Maggio 1778 nell'avanzata età di 76 anni."Dal Succi (Da Carlevarijs ai Tiepolo): ".La prima edizione uscì in due tempi: nel 1753 fu pubblicata una parte comprendente quaranta stampe precedute da un frontespizio calcografico. Nello stesso anno, o più probabilmente, in quello successivo, vennero pubblicate le altre venti tavole.Le due parti vennero in seguito riunite in un unico volume in cui, dopo il frontespizio, compaiono i due indici. A dire del Sasso, alcune copie di questa prima edizione, oggi molto rara, sarebbero state miniate, cioè finemente colorate. Secondo Bozzolato (1978) la tiratura fu di 30-40 esemplari. La seconda edizione fu pubblicata postuma nel 1785 a cura di John Strange, residente britannico a Venezia dal 1773 al 1787, il quale aveva acquistato dagli eredi Zanetti i rami de Le Arti, tramite il proprio incaricato Gianmaria Sasso.I fogli presentano la filigrana delle tre mezze lunecon la scritta SOTO IMPERIAL o le lettere GFA e AV sormontate da una corona, oppure GB sormontate da un fiore. La tiratura di questa edizione fu di cento o di duecento copie. La terza edizione, stampata in Inghilterra dopo il 1787, è facilmente individuabile per la presenza, sotto ogni tavola . Traduzione in lingua inglese dei versetti veneziani di Guestini, oltre che per la presenza della filigrana LEPARD." Seguono una quarta, una quinta edizioni ottocentesche inglesi. 18mo secolo.

  • Zompini Gaetano

    Editore: Venezia 1785.

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    Acquaforte e bulino di mm 261 x 182. II/VI. Vergata veneziana tre lune, filigrana tre lune e scritta imperial.Bel foglio a pieni margini. Perfetta condizione. "Tuto el dì ziro, e vago via menando La Mola in sta cariola, e a forte crio Gua cortelini, el Gua de quando in quando.". A destra in basso numero 21. Proveniente da "Le Arti che vanno per via nella Città di Venezia inventate ed incise da Gaetano Zompini. Aggiuntavi una memoria di detto autore" Venezia 1785.Magnifica incisione in acquaforte e bulino della serie delle "Arti che van per via" di Zompini, stampata in una rarissima prima edizione coeva nel 1753, ed in questo secondo stato nel 1785 dal residente britannico John Strange. Venne ripubblicato in Inghilterra altre quattro volte. Da una lettera di John Strange si viene a sapere che la tiratura della presente edizione era di cento o duecento copie. Dario Succi "Da Carlevarijs a Tiepolo, Incisori veneti e friulani del settecento" pag. 454. Dalla "Memoria" di Gianmaria Sasso, premessa a questa edizione: "Gaetano Zompini nacque in Narvesa, nel Territorio Trivigiano, il 29 settembre 1698; ed inclinando da fanciullo alla Pittura, fu mandato a Venezia nella Scuola del Cavalier Bambini in que' tempi riputatissimo. Apprese dal suddetto oltre li principi del buon dissegno, anche in gran parte il suo modo di dipingere, ed uscito poi di detta Scuola si diede anche ad imitare la maniera di Sebastiano Ricci, allora dal medesimo introdotta ed assai stimata.Inventò pure e disegnò per il sig. Zatta, stampatore in Venezia buona parte delle Figure per le Edizioni del Dante e del Petrarca da lui stampata. Questo degno Pittore visse però quasi sempre povero, avendo numerosa Famiglia. Conoscendo per altro il di lui merito il fu Sig. Antonio Maria Zanetti, lo tirò appresso di sé, impiegandolo in vari lavori, ed in particolare in vari disegni, e lavorò in gran parte sopra alcuni rami tratti da' disegni di Gio. Benedetto Castiglione, posseduti dal detto Signore, e che avea già incominciato ad incidere; e per far la raccolta più numerosa, inventò, disegnò, ed incise egli stesso alcuni di detti Rami sul gusto affatto dell'Autore, e toccati con spirito. Non avendo poi esso Sig. Zanetti di che ordinargli di più, s'immaginarono di dare alle stampe una Raccolta delle Arti di Venezia, che vanno per via. Si accinse dunque lo Zompini al lavoro, ed inventò, disegnò, ed incise Rami num.60 rappresentanti l'Arti suddette, e sotto la direzione dello stesso sig. Zanetti, ed a imitazione poi delle Arti di Bologna similmente inventate ed incise dal celebre Annibale Carracci. A quest'opera fatta all'acqua forte, della quale alcune copie furono anche miniate, aggiunse sotto ogni rame alcuni versi il Dottor Questini Prete di Santa Maria Mater Domini, amico tanto dello Zompini, che del Zanetti. Pochi anni dopo mancò di vita il sig. Zanetti, il quale però per ilmerito dello Zompini, gli lasciò una picciola mensuale provigione sua vita durante. Dopo questa disgrazia ne successe allo Zompini un'altra peggiore, incominciandosi ad indebolire la vista; cosicchè alla fine la perdette affatto, e strascinandosi in tal modo fra le miserie e la vecchiaia, mancò di vivere il 20 Maggio 1778 nell'avanzata età di 76 anni."Dal Succi (Da Carlevarijs ai Tiepolo): ".La prima edizione uscì in due tempi: nel 1753 fu pubblicata una parte comprendente quaranta stampe precedute da un frontespizio calcografico. Nello stesso anno, o più probabilmente, in quello successivo, vennero pubblicate le altre venti tavole.Le due parti vennero in seguito riunite in un unico volume in cui, dopo il frontespizio, compaiono i due indici. A dire del Sasso, alcune copie di questa prima edizione, oggi molto rara, sarebbero state miniate, cioè finemente colorate. Secondo Bozzolato (1978) la tiratura fu di 30-40 esemplari. La seconda edizione fu pubblicata postuma nel 1785 a cura di John Strange, residente britannico a Venezia dal 1773 al 1787, il quale aveva acquistato dagli eredi Zanetti i rami de Le Arti, tramite il proprio incaricato Gianmaria Sasso . I fogli presentano la filigrana delle tre mezze lunecon la scritta SOTO IMPERIAL o le lettere GFA e AV sormontate da una corona, oppure GB sormontate da un fiore. La tiratura di questa edizione fu di cento o di duecento copie. La terza edizione, stampata in Inghilterra dopo il 1787, è facilmente individuabile per la presenza, sotto ogni tavola . Traduzione in lingua inglese dei versetti veneziani di Guestini, oltre che per la presenza della filigrana LEPARD." Seguono una quarta, una quinta edizioni ottocentesche inglesi. 18mo secolo.

  • Zompini Gaetano

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    Acquaforte e bulino di mm 261 x 182. II/VI. Vergata veneziana tre lune, filigrana tre lune e scritta imperial.Bel foglio a pieni margini. Perfetta condizione. "Scovoli, scovolete, e forcaele, Radichio, scoe mi vendo, e puriziol, E st'elera per chi gha fontanele.". A destra in basso numero 22. Proveniente da "Le Arti che vanno per via nella Città di Venezia inventate ed incise da Gaetano Zompini. Aggiuntavi una memoria di detto autore" Venezia 1785. Magnifica incisione in acquaforte e bulino della serie delle "Arti che van per via" di Zompini, stampata in una rarissima prima edizione coeva nel 1753, ed in questo secondo stato nel 1785 dal residente britannico John Strange. Venne ripubblicato in Inghilterra altre quattro volte.Da una lettera di John Strange si viene a sapere che la tiratura della presente edizione era di cento o duecento copie.Dario Succi "Da Carlevarijs a Tiepolo, Incisori veneti e friulani del settecento" pag. 454. Dalla "Memoria" di Gianmaria Sasso, premessa a questa edizione: "Gaetano Zompini nacque in Narvesa, nel Territorio Trivigiano, il 29 settembre 1698; ed inclinando da fanciullo alla Pittura, fu mandato a Venezia nella Scuola del Cavalier Bambini in que' tempi riputatissimo. Apprese dal suddetto oltre li principi del buon dissegno, anche in gran parte il suo modo di dipingere, ed uscito poi di detta Scuola si diede anche ad imitare la maniera di Sebastiano Ricci, allora dal medesimo introdotta ed assai stimata.Inventò pure e disegnò per il sig. Zatta, stampatore in Venezia buona parte delle Figure per le Edizioni del Dante e del Petrarca da lui stampata. Questo degno Pittore visse però quasi sempre povero, avendo numerosa Famiglia. Conoscendo per altro il di lui merito il fu Sig. Antonio Maria Zanetti, lo tirò appresso di sé, impiegandolo in vari lavori, ed in particolare in vari disegni, e lavorò in gran parte sopra alcuni rami tratti da' disegni di Gio. Benedetto Castiglione, posseduti dal detto Signore, e che avea già incominciato ad incidere; e per far la raccolta più numerosa, inventò, disegnò, ed incise egli stesso alcuni di detti Rami sul gusto affatto dell'Autore, e toccati con spirito.Non avendo poi esso Sig. Zanetti di che ordinargli di più, s'immaginarono di dare alle stampe una Raccolta delle Arti di Venezia, che vanno per via. Si accinse dunque lo Zompini al lavoro, ed inventò, disegnò, ed incise Rami num.60 rappresentanti l'Arti suddette, e sotto la direzione dello stesso sig. Zanetti, ed a imitazione poi delle Arti di Bologna similmente inventate ed incise dal celebre Annibale Carracci. A quest'opera fatta all'acqua forte, della quale alcune copie furono anche miniate, aggiunse sotto ogni rame alcuni versi il Dottor Questini Prete di Santa Maria Mater Domini, amico tanto dello Zompini, che del Zanetti. Pochi anni dopo mancò di vita il sig. Zanetti, il quale però per ilmerito dello Zompini, gli lasciò una picciola mensuale provigione sua vita durante. Dopo questa disgrazia ne successe allo Zompini un'altra peggiore, incominciandosi ad indebolire la vista; cosicchè alla fine la perdette affatto, e strascinandosi in tal modo fra le miserie e la vecchiaia, mancò di vivere il 20 Maggio 1778 nell'avanzata età di 76 anni"Dal Succi (Da Carlevarijs ai Tiepolo): ".La prima edizione uscì in due tempi: nel 1753 fu pubblicata una parte comprendente quaranta stampe precedute da un frontespizio calcografico. Nello stesso anno, o più probabilmente, in quello successivo, vennero pubblicate le altre venti tavole.Le due parti vennero in seguito riunite in un unico volume in cui, dopo il frontespizio, compaiono i due indici. A dire del Sasso, alcune copie di questa prima edizione, oggi molto rara, sarebbero state miniate, cioè finemente colorate. Secondo Bozzolato (1978) la tiratura fu di 30-40 esemplari. La seconda edizione fu pubblicata postuma nel 1785 a cura di John Strange, residente britannico a Venezia dal 1773 al 1787, il quale aveva acquistato dagli eredi Zanetti i rami de Le Arti, tramite il proprio incaricato Gianmaria Sasso.I fogli presentano la filigrana delle tre mezze lunecon la scritta SOTO IMPERIAL o le lettere GFA e AV sormontate da una corona, oppure GB sormontate da un fiore. La tiratura di questa edizione fu di cento o di duecento copie. La terza edizione, stampata in Inghilterra dopo il 1787, è facilmente individuabile per la presenza, sotto ogni tavola . Traduzione in lingua inglese dei versetti veneziani di Guestini, oltre che per la presenza della filigrana LEPARD." Seguono una quarta, una quinta edizioni ottocentesche inglesi. 18mo secolo.

  • Zompini Gaetano

    Editore: Venezia: 1785.

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    Acquaforte e bulino di mm 261 x 182. II/VI. Vergata veneziana tre lune, filigrana tre lune e scritta imperial. Bel foglio a pieni margini. Perfetta condizione. "Cazze, sculieri, canole da bote Aghi, britole, forfe; ma a bon prezzo; Vago vendando in fin, che se fa note". A destra in basso numero 40. Proveniente da "Le Arti che vanno per via nella Città di Venezia inventate ed incise da Gaetano Zompini. Aggiuntavi una memoria di detto autore" Venezia 1785. Magnifica incisione in acquaforte e bulino della serie delle "Arti che van per via" di Zompini, stampata in una rarissima prima edizione coeva nel 1753, ed in questo secondo stato nel 1785 dal residente britannico John Strange. Venne ripubblicato in Inghilterra altre quattro volte. Da una lettera di John Strange si viene a sapere che la tiratura della presente edizione era di cento o duecento copie. Dario Succi "Da Carlevarijs a Tiepolo, Incisori veneti e friulani del settecento" pag. 454. "Gaetano Zompini nacque in Narvesa, nel Territorio Trivigiano, il 29 settembre 1698; ed inclinando da fanciullo alla Pittura, fu mandato a Venezia nella Scuola del Cavalier Bambini in que' tempi riputatissimo. Apprese dal suddetto oltre li principi del buon dissegno, anche in gran parte il suo modo di dipingere, ed uscito poi di detta Scuola si diede anche ad imitare la aniera di Sebastiano Ricci, allora dal medesimo introdotta ed assai stimata.Inventò pure e disegnò perilsig. Zattastampatore in Venezia buona parte delle Figure per le Edizioni del Dante e del Petrarca da lui stampata. Questo degno Pittore visse però quasi sempre povero, avendo numerosa Famiglia. Conoscendo per altro il di lui merito il fu Sig. Antonio Maria Zanetti, lo tirò appresso di sé, impiegandolo in vari lavori, ed in particolare in vari disegni, e lavorò in gran parte sopra alcuni rami tratti da' disegni di Gio. Benedetto Castiglione, posseduti dal detto Signore, e che avea già incominciato ad incidere; e per far la raccolta più numerosa, inventò, disegnò, ed incise egli stesso alcuni di detti Rami sul gusto affatto dell'Autore, e toccati con spirito. Non avendo poi esso Sig. Zanetti di che ordinargli di più, s'immaginarono di dare alle stampe una Raccolta delle Arti di Venezia, che vanno per via. Si accinse dunque lo Zompini al lavoro, ed inventò, disegnò, ed incise Rami num.60 rappresentanti l'Arti suddette, e sotto la direzione dello stesso sig. Zanetti, ed a imitazione poi delle Arti di Bologna similmente inventate ed incise dal celebre Annibale Carracci. A quest'opera fatta all'acqua forte, della quale alcune copie furono anche miniate, aggiunse sotto ogni rame alcuni versi il Dottor Questini Prete di Santa Maria Mater Domini, amico tanto dello Zompini, che del Zanetti. Pochi anni dopo mancò di vita il sig. Zanetti, il quale però per il merito dello Zompini, gli lasciò una picciola mensuale provigione sua vita durante. Dopo questa disgrazia ne successe allo Zompini un'altra peggiore, incominciandosi ad indebolire la vista; cosicchè alla fine la perdette affatto, e strascinandosi in tal modo fra le miserie e la vecchiaia, mancò di vivere il 20 Maggio 1778 nell'avanzata età di 76 anni." 18mo secolo.

  • Zompini Gaetano

    Editore: Venezia: 1785.

    Da: Libreria Emiliana snc, Venezia, VE, Italia

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    Acquaforte e bulino di mm 261 x 182. II/VI. Vergata veneziana tre lune, filigrana tre lune e scritta imperial. Bel foglio a pieni margini. Acuarellatura d'epoca. Perfetta condizione. "Mi compro drapi vechi per revender, Fornimenti de casa d'ogni sorte Ma per vanzar son cauto assae in tel spender". A destra in basso numero 58. Proveniente da "Le Arti che vanno per via nella Città di Venezia inventate ed incise da Gaetano Zompini. Aggiuntavi una memoria di detto autore" Venezia 1785. Magnifica incisione in acquaforte e bulino della serie delle "Arti che van per via" di Zompini, stampata in una rarissima prima edizione coeva nel 1753, ed in questo secondo stato nel 1785 dal residente britannico John Strange. Venne ripubblicato in Inghilterra altre quattro volte. Da una lettera di John Strange si viene a sapere che la tiratura della presente edizione era di cento o duecento copie. Dario Succi "Da Carlevarijs a Tiepolo, Incisori veneti e friulani del settecento" pag. 454. Dalla "Memoria" di Gianmaria Sasso, premessa a questa edizione: "Gaetano Zompini nacque in Narvesa, nel Territorio Trivigiano, il 29 settembre 1698; ed inclinando da fanciullo alla Pittura, fu mandato a Venezia nella Scuola del Cavalier Bambini in que' tempi riputatissimo. Apprese dal suddetto oltre li principi del buon dissegno, anche in gran parte il suo modo di dipingere, ed uscito poi di detta Scuola si diede anche ad imitare la aniera di Sebastiano Ricci, allora dal medesimo introdotta ed assai stimata.Inventò pure e disegnò perilsig. Zattastampatore in Venezia buona parte delle Figure per le Edizioni del Dante e del Petrarca da lui stampata. Questo degno Pittore visse però quasi sempre povero, avendo numerosa Famiglia. Conoscendo per altro il di lui merito il fu Sig. Antonio Maria Zanetti, lo tirò appresso di sé, impiegandolo in vari lavori, ed in particolare in vari disegni, e lavorò in gran parte sopra alcuni rami tratti da' disegni di Gio. Benedetto Castiglione, posseduti dal detto Signore, e che avea già incominciato ad incidere; e per far la raccolta più numerosa, inventò, disegnò, ed incise egli stesso alcuni di detti Rami sul gusto affatto dell'Autore, e toccati con spirito. Non avendo poi esso Sig. Zanetti di che ordinargli di più, s'immaginarono di dare alle stampe una Raccolta delle Arti di Venezia, che vanno per via. Si accinse dunque lo Zompini al lavoro, ed inventò, disegnò, ed incise Rami num.60 rappresentanti l'Arti suddette, e sotto la direzione dello stesso sig. Zanetti, ed a imitazione poi delle Arti di Bologna similmente inventate ed incise dal celebre Annibale Carracci. A quest'opera fatta all'acqua forte, della quale alcune copie furono anche miniate, aggiunse sotto ogni rame alcuni versi il Dottor Questini Prete di Santa Maria Mater Domini, amico tanto dello Zompini, che del Zanetti. Pochi anni dopo mancò di vita il sig. Zanetti, il quale però per ilmerito dello Zompini, gli lasciò una picciola mensuale provigione sua vita durante. Dopo questa disgrazia ne successe allo Zompini un'altra peggiore, incominciandosi ad indebolire la vista; cosicchè alla fine la perdette affatto, e strascinandosi in tal modo fra le miserie e la vecchiaia, mancò di vivere il 20 Maggio 1778 nell'avanzata età di 76 anni.". Dal Succi (Da Carlevarijs ai Tiepolo): ".La prima edizione uscì in due tempi: nel 1753 fu pubblicata una parte comprendente quaranta stampe precedute da un frontespizio calcografico. Nello stesso anno, o più probabilmente, in quello successivo, vennero pubblicate le altre venti tavole.Le due parti vennero in seguito riunite in un unico volume in cui, dopo il frontespizio, compaiono i due indici. A dire del Sasso, alcune copie di questa prima edizione, oggi molto rara, sarebbero state miniate, cioè finemente colorate. Secondo Bozzolato (1978) la tiratura fu di 30-40 esemplari. La seconda edizione fu pubblicata postuma nel 1785 a cura di John Strange, residente britannico a Venezia dal 1773 al 1787, il quale aveva acquistato dagli eredi Zanetti i rami de Le Arti, tramite il proprio incaricato Gianmaria Sasso.I fogli presentano la filigrana delle tre mezze lunecon la scritta SOTO IMPERIAL o le lettere GFA e AV sormontate da una corona, oppure GB sormontate da un fiore. La tiratura di questa edizione fu di cento o di duecento copie. La terza edizione, stampata in Inghilterra dopo il 1787, è facilmente individuabile per la presenza, sotto ogni tavola . Traduzione in lingua inglese dei versetti veneziani di Guestini, oltre che per la presenza della filigrana LEPARD." Seguono una quarta, una quinta edizioni ottocentesche inglesi. 18mo secolo.