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Editore: S.A. Arti Grafiche Bertarelli, 1936
Da: Miliardi di Parole, Pietra Marazzi, AL, Italia
Condizione: Buone. italiano Condizioni dell'esterno: Discrete con difetti, segni d'uso Condizioni dell'interno: Discrete con Difetti, bruniture.
Editore: S. A. ARTI GRAFICHE BERTARELLI, MILANO-ROMA, 1936
Da: LIBRERIA ALDROVANDI, BOLOGNA, Italia
Brossura editoriale. Condizione: Buono stato. pp.XXIV-568-LII-4, con 253 illustrazioni nel testo, 34 tavole fuori testo in bianco e nero e 36 ritratti fotografici dei componenti la spedizione e dei diversi tipi di Balti Pubblicazione effettuata sotto gli auspici della Reale Società Geografica Italiana, del Club Alpino Italiano e del Comune di Milano. Edizione normale, priva delle tavole 2 e 5 e priva dell'astuccio contenente gli 8 allegati A-H (carte geografiche e panorami).
Editore: Arti grafiche Bertarelli, Milano-Roma., 1936
Da: Studio Bibliografico Adige, Trento, Italia
Dopo la rinuncia di Giotto Dainelli, il ruolo di comandante della Spedizione venne affidato ad Aimone di Savoia-Aosta, Duca di Spoleto. La squadra di scienziati al seguito era composta da: Ardito Desio (responsabile delle ricerche geologiche e geografiche), Mario Cugia (per le osservazioni astronomiche e geofisiche), Ludovico di Caporiacco (raccolte zoologiche e botaniche), Gino Allegri (misurazioni antropologiche), Angelo Anfossi (addetto al radiotelegrafo e alle osservazioni meteorologiche). Data la morfologia del territorio in esame, furono reclutate due guide alpine, Leone Bron ed Evaristo Croux, per accompagnare gli studiosi nelle loro escursioni; tale fu anche il ruolo di Umberto Balestreri (capo carovana in assenza del comandante), Vittorio Ponti e Giuseppe Chiardola (impegnato quest'ultimo anche nelle misurazioni topografiche). Completava il quadro Massimo Terzano, teleoperatore addetto alle riprese fotografiche e cinematografiche."Dopo aver raggiunto il campo-base sul ghiacciaio Baltoro procedendo per scaglioni, gli esploratori effettuarono le loro escursioni dividendosi volta per volta in manipoli[1]. Di particolare autonomia beneficiò Desio, il quale dapprima conquistò con Croux la Sella Conway, quindi risalì con Balestreri la val Shaksgam fino al ghiacciaio Kyagar; compì inoltre una perlustrazione completa del bacino idrografico del ghiacciaio Panmah, accompagnato da Ponti; infine, nel viaggio di ritorno da Skardu a Srinagar attraversò in solitaria l'altopiano delle Deosai, trattenendovisi per due settimane. Nel complesso, la Spedizione lasciò l'Italia a cominciare dal 2 febbraio 1929, mentre l'ultimo gruppo rientrò in patria il 24 ottobre dello stesso anno."L'opera è divisa in due parti. La prima parte a cura di Aimone di Savoia-Aosta affronta la storia della spedizione, la seconda curata da Ardito Desio raccoglie i risultati geografici (il bacino del Panmah, il bacino del Baltoro, il bacino del Sarpo-Lago, il bacino dello Shagsgam superiore). Precedono l'opera una dedica a stampa e le fotografie dei componenti della spedizione, seguono l'opera alcune appendici astronomiche, geologiche ed etnografiche. Formato: XXIV, [2], 568, LI p., [38] c. di tav., 29 cm, cop. muta. Buono, ordinari segni d'uso e del tempo. Senza le carte allegate e con copertina muta con difetti. Buono, ordinari segni d'uso e del tempo. Senza le carte allegate e con copertina muta con difetti.
Editore: S. A. Arti Grafiche Bertarelli, Milano - Roma, 1936
Da: Gilibert Libreria Antiquaria (ILAB), Torino, TO, Italia
In-4° (280x205mm), pp. XXIV, 568, LI, legatura posteriore in mezza tela marrone e angoli con titolo in oro al dorso. 253 disegni, schizzi ed illustrazioni fotografiche in b.n. n.t. scattate in loco dagli autori e 34 tavv. f.t. La prefazione di Aimone di Savoia-Aosta riproduce in facsimile il suo manoscritto autografo. Ottimo stato conservativo. Non presente il fascicolo impresso a parte contenente, entro duplice pochette, 4 carte geografiche a colori e 5 panorami fotografici. Prima edizione, esemplare privo di numerazione della tiratura di 2200 copie numerate impresse su carta bianca fine. Importantissimo resoconto della missione geografica italiana nel Karakorum del 1929, capeggiata dal Duca di Spoleto e con il Desio nel ruolo di geografo e geologo della spedizione. Les membres de cette expédition explorèrent le glacier du Baltoro, les glaciers Sarpo Laggo et Urdock et les glaciers de Trango et Panmah. Ouvrage peu courant (Perret). La spedizione penetrò per la prima volta nel Ghiacciaio Duca degli Abruzzi (Baltoro) ed esplorò la media Valle Shaksgam, sul versante settentrionale del Karakorum, in cui non era riuscita a penetrare la precedente spedizione inglese di Kenneth Mason. Perret, 1299. Italiano.
Editore: Arti Grafiche Bertarelli, Milano-Roma, 1936
Da: Libreria Le Colonne, TORINO, TO, Italia
Sotto gli auspici della R. Soc. Geogr., del Club Alpino e del Comune di Milano. In-4° (cm. 29,8x21,4), pp. XXIV, (4), 568 + con 12 ritratti e 253 ILLUSTRAZIONI (alc. a piena pag.; fotografie, sempre con indicaz. del fotografo, schizzi orografici e planimetrici) + 34 TAVOLE f.t. in fototipia + pagine LI, (5b) di APPENDICI + 4 tavole f.t. con 12 FOTO di tipi baltici, tabelle e osservazioni astronomico-magnetico-geologico-mineralogiche (di Mario Cugia, Giov. Merla); e relazioni antropologiche (di Renato Biasutti, Lod. di Caporiacco). Es. in bross. ( ben cucito, ottimo e immacolato l'interno, in carta eccellente ma "comune"; non numerato. MANCA la tasca-cartella a parte che conteneva 8 tavole (indicate nell'indice con le lettere A-H) di panorami e carte topogr., che pare fosse applicata al verso del piatto post. della sola ediz. numerata, che era rilegata in pelle o tela. Di enorme rilievo scientifico.
Editore: Arti grafiche Bertarelli, Milano-Roma., 1936
Da: Studio Bibliografico Adige, Trento, Italia
Dopo la rinuncia di Giotto Dainelli, il ruolo di comandante della Spedizione venne affidato ad Aimone di Savoia-Aosta, Duca di Spoleto. La squadra di scienziati al seguito era composta da: Ardito Desio (responsabile delle ricerche geologiche e geografiche), Mario Cugia (per le osservazioni astronomiche e geofisiche), Ludovico di Caporiacco (raccolte zoologiche e botaniche), Gino Allegri (misurazioni antropologiche), Angelo Anfossi (addetto al radiotelegrafo e alle osservazioni meteorologiche). Data la morfologia del territorio in esame, furono reclutate due guide alpine, Leone Bron ed Evaristo Croux, per accompagnare gli studiosi nelle loro escursioni; tale fu anche il ruolo di Umberto Balestreri (capo carovana in assenza del comandante), Vittorio Ponti e Giuseppe Chiardola (impegnato quest'ultimo anche nelle misurazioni topografiche). Completava il quadro Massimo Terzano, teleoperatore addetto alle riprese fotografiche e cinematografiche."Dopo aver raggiunto il campo-base sul ghiacciaio Baltoro procedendo per scaglioni, gli esploratori effettuarono le loro escursioni dividendosi volta per volta in manipoli[1]. Di particolare autonomia beneficiò Desio, il quale dapprima conquistò con Croux la Sella Conway, quindi risalì con Balestreri la val Shaksgam fino al ghiacciaio Kyagar; compì inoltre una perlustrazione completa del bacino idrografico del ghiacciaio Panmah, accompagnato da Ponti; infine, nel viaggio di ritorno da Skardu a Srinagar attraversò in solitaria l'altopiano delle Deosai, trattenendovisi per due settimane. Nel complesso, la Spedizione lasciò l'Italia a cominciare dal 2 febbraio 1929, mentre l'ultimo gruppo rientrò in patria il 24 ottobre dello stesso anno."L'opera è divisa in due parti. La prima parte a cura di Aimone di Savoia-Aosta affronta la storia della spedizione, la seconda curata da Ardito Desio raccoglie i risultati geografici (il bacino del Panmah, il bacino del Baltoro, il bacino del Sarpo-Lago, il bacino dello Shagsgam superiore). Precedono l'opera una dedica a stampa e le fotografie dei componenti della spedizione, seguono l'opera alcune appendici astronomiche, geologiche ed etnografiche. Il nostro esemplare appartiene all'edizione numerata impressa su carta bianca fine, rilegato in juta e numerato (N. 703). Formato: 2 v. (XXIV, [2], 568, LI p., [38] c. di tav.; [9] c. ripieg.), 29 cm, tela di juta con titoli impressi a stampa. Il contenitore delle mappe è in cartonato pesante. Buono, ordinari segni d'uso e del tempo. Lievi segni di foxing, alcune macchioline di ruggine alla legatura. Il contenitore delle mappe presenta il dorso con screpolature. Buono, ordinari segni d'uso e del tempo. Lievi segni di foxing, alcune macchioline di ruggine alla legatura. Il contenitore delle mappe presenta il dorso con screpolature.
Data di pubblicazione: 1936
Da: Libreria Piani, Monte San Pietro, BO, Italia
Libro
Milano-Roma, Arti Grafiche Bertarelli, 1936, in-4° (cm. 29 x21) legatura originale in tutta tela grossa con titoli in rosso impressi al piatto anteriore e al dorso, pp. XXIV-568-LI con 253 figure + 12 ritratti fotografici (Diversi tipi di Baltì) nel testo e 34 tavole fotografiche + 12 ritratti fotografici (membri della spedizione) fuori testo. E' presente la rara cartella cartonata allegata all'opera, con 4 carte geografiche a colori ripiegate e 8 panorami (su 5 carte, pure ripiegate) identificati alfabeticamente (A-H). Edizione originale nella tiratura numerata di 2200 esemplari impressi su carta bianca fine, rilegati in tela juta e numerati (la ns. copia la n. 691). Lievi tracce di ossidazione al taglio. Opera completa e in ottimo stato di conservazione. Perret, 1299: ?Ouvrage peu courant?.
Editore: S. A. Arti Grafiche Bertarelli, Milano-Roma 1936 - XIV E.F, 1936
Da: Il Bulino Antiche Stampe srl, Milano, MI, Italia
Libro
Rilegato. Condizione: in ottime condizioni. Cm 28,4. Mezza pelle con angoli, piatti marmorizzati, titolo e autore in oro al dorso. Al frontespizio timbro a secco Società italiana Autori ed Editori. Importantissimo resoconto della missione geografica italiana nel Karakorum del 1929, capeggiata dal Duca di Spoleto e con il Desio nel ruolo di geografo e geologo della spedizione, storia del viaggio e risultati geografici ricca di illustrazioni fotografiche, disegni e schizzi. Il volume presenta, a parte, il fascicolo cartonato contenente, entro duplice pochette, 4 carte geografiche a colori e 5 panorami fotografici. Pagine 568, appendici in numeri romani LI. Esemplare n 679 della tiratura di 2200 copie numerate impresse su carta bianca fine.