collezione locandine (11 risultati)

senza rilegatura. Condizione: buone condizioni. D. Tosi (illustratore). D. Tosi - Cortile. Collezione 'Pittori d'oggi'. Primo semestre 1963, numero 4. Sul retro pubblicità prodotti. Formato cm. 16,5x23. Lievi segni.

senza rilegatura. Condizione: in ottime condizioni. Le Corbusier - Progetto di decorazione per Chandigart, 1956 - Collage - B.n. Collezione privata, Roma. Formato cm. 18x24.

senza rilegatura. Condizione: in ottime condizioni. P. Fazzini - Ritratto di Anita n. 2, collezione B. Fazzini, Roma 1933. Legno policromo. B.n. Formato cm. 18x24.

La Domenica del Corriere Rivista originale del 15 Settembre 1988 Anno 90 - N. 38 Rarità per appassionati e collezionisti Seguono solo alcuni dei fatti descritti, illustrati e fotografati all'interno Illustrato in copertina (segue foto): Autunno con Montesano, Laurito, Bongiorno, Goggi Illustrato nelle ultime pagine (segue foto): Scialpi e Scarlet dominatori del Festivalbar 1988 Nelle pagine interne: Da Venezia il diario malizioso di Maurizio Costanzo. Entriamo nelle case dei divi della tv: 9) Gigi Sabani. Alain Prost e Ayrton Senna: chi è più bravo ? Il memoriale di Mirella Freni (2^ puntata). La micidiale nuvola che mette in fuga i rapinatori delle banche. Chi è Maurizio Fondriest, il nuovo campionissimo. Mathias Rust ha ottenuto la grazia (2^ puntata). I retroscena del banditismo sardo (2^ puntata). Da 30 anni le locandine di Renato Casaro raccontano il cinema. .e tanto altro ancora! NB: PRESENZA DI UNO SCARABOCCHIO IN PRIMA DI COPERTINA (VEDI FOTO) Qualora vogliate maggiori delucidazioni contattateci In questo negozio troverai un'intera categoria dedicata alla collezione delle Domeniche del Corriere, ne inseriamo diverse giornalmente e a breve saranno presenti tutte le riviste dei 90 anni in cui sono avvenute le pubblicazioni Sotto il link diretto alla collezione: Riviste disponibili Cliccaci sopra, troverai di certo ciò che cerchi! La Domenica del Corriere è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989. Fortemente voluto da Luigi Albertini, allora direttore amministrativo del Corriere della Sera, apparve per la prima volta nelle edicole l'8 gennaio 1899 come supplemento illustrato del Corriere della Sera. Stampata in grande formato (sul modello del domenicale La Tribuna illustrata), aveva 12 pagine e veniva distribuita gratis agli abbonati del Corriere, oppure si poteva acquistare in edicola per 10 centesimi. Il Corriere si avvaleva di un giovane disegnatore, Achille Beltrame, allora sconosciuto, a cui veniva affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana. Le tavole a colori di Beltrame divennero il marchio distintivo della rivista. Nelle sue copertine è riassunta in pratica tutta la storia del costume e della società italiana della prima metà del XX secolo. Fatti di cronaca, sportivi, di costume venivano riassunti con maestria dall'illustratore arzignanese, che riusciva a renderli vivi e attuali agli occhi di una popolazione non ancora del tutto uscita dall'analfabetismo. Non si mosse mai da Milano dove disegnò tutte le sue tavole. Dopo la sua morte nel 1945, fu sostituito da Walter Molino che, come il suo predecessore, firmò memorabili copertine andando avanti per trent'anni. Fra le più celebri, quella sulla nascita della televisione (1954), del campione ciclista Fausto Coppi (1960), i russi nello spazio (1965). A differenza dei settimanali dell'epoca, la Domenica del Corriere diede ampio spazio alle fotografie e ai disegni, e questo fu uno dei motivi del suo successo. Nel corso degli anni venti e trenta, il periodico divenne uno dei principali strumenti di informazione non solo della borghesia colta ma di buona parte della popolazione italiana alfabetizzata. In questo periodo divenne il settimanale più venduto in Italia: le vendite raggiunsero le 600.000 copie. Sulle pagine della Domenica del Corriere trovarono una vetrina popolare anche le grandi firme del Corriere, da Luigi Barzini a Indro Montanelli. Montanelli fu il primo direttore dopo la fine della guerra e lasciò la direzione alla fine del 1946 per tornare al Corriere della Sera. Dopo Montanelli cominciò la lunghissima direzione di Eligio Possenti, critico teatrale, che guidò la Domenica fino al 1964, coadiuvato dal direttore "ombra", lo scrittore Dino Buzzati. Gli ultimi cinque direttori della Domenica del Corriere furono Maurizio Costanzo, Paolo Mosca, Antonio Terzi, Pierluigi Magnaschi e infine Marcello Minerbi, che fu poi il primo direttore di Visto. Le vecchie co.

Brossura. Condizione: nuovo. prima edizione. Rivista bimestrale, ill. col. cm 21x28, 96 pp - BIBLIOFILIA: Modi di bombarde commodissime. I trattati rinascimentali De re militari - di Giancarlo Petrella; ICONOGRAFIA: Il Fiore delle vette. Immagini di stelle alpine - di Erminio Caprotti; EDITORIA: L amico dei futuristi. Umberto Notari giornalista, editore e scrittore - di Mauro Chiabrando; BIBLIOTECHE: Il papiro ritrovato. L Istituto Papirologico Vitelli - di Amedeo Benedetti; MANIFESTI & LOCANDINE: Un idea, un immagine. Raymond Savignac, l ultimo dei grandi - di Paolo Lombardi; INCISIONI: Verso il sole di Omero. Sigmund Lipinsky, il Deutsch-Romer - di Emanuele Bardazzi; DISEGNI: Galanterie à pochoir. George Barbier e il battesimo del déco - di Corrado Farina; VEDUTE OTTICHE: Il mondo a rotoli. Le Vues d optique della Biblioteca Casanatense - di Carlo Piantoni; GEOGRAPHICA - MAPPE: Bei giorni eran quelli Giacomo Savorgnan di Brazzà e la carta della Val Raccolana - di Melania Lunazzi; GEOGRAPHICA - MUSEI: L Isola del Viaggio. La collezione del Museo dei Viaggiatori in Sicilia - di Francesca Gringeri Pantano.

Condizione: COME NUOVO. A cura di Claudia Salaris. Il volume, curato da Claudia Salaris, accompagna la mostra aperta all'Auditorium di Roma che ripercorre la storia del Futurismo dal punto di vista musicale attraverso una vasta scelta di documenti originali: libri, manifesti, spartiti, dischi, locandine, riviste, fotografe, disegni, caricature, ceramiche, manoscritti, lettere, inviti e programmi di concerti. La pubblicazione del Manifesto del Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti su Le Figaro di Parigi il 20 febbraio 1909 segna ufficialmente la nascita del primo movimento artistico d'avanguardia organizzato. In breve tempo si allargò alla pittura e per gradi investì tutti i campi dell'arte, musica, scultura, architettura, teatro, cinema, fotografa, danza, grafica, sfociando anche al di là dell'estetica nella politica, nel costume e nella morale. I materiali provengono dalla collezione di Claudia Salaris e Pablo Echaurren, considerata la più completa raccolta di materiali a stampa futuristi. cm.23x29, pp.136, illustrazioni a colori. Pistoia, Gli Ori cm.23x29, pp.136, illustrazioni a colori. brossura copertina figurata a colori. brossura copertina figurata a colori.

Brossura. Condizione: molto buono. Opere dalla collezione della Galleria la Tartaruga. Finarte. Palazzo Odescalchi. Roma maggio 2019. 235 lotti schedati e riprodotti Una sorta di catalogo degli inviti, manifesti, locandine della storica galleria. Molto buono e non comune. Formato cm 21 x 26.5. Pagine 192. Colore. Peso kg 0.850. Brossura. Condizioni buono-ottime. Normali segni d'uso.

rilegato. Condizione: Buono (Good). 0. In 4, cart., sovracc., pp. 243, numerose ill. n.t. Segni d'uso alla sovracc. con abrasioni e piccoli strappi, interno buone condizioni. Introduzione di Stephen King. Interventi di Forrest J. Ackerman, Cllive Barker, Robert Bloch, Ray Bradbury, Harlan Ellison e Peter Straub.Luogo di pubblicazione RomaEditore Fanucci Anno pubblicazione 1993Materia/Argomento Arte, Cinema, Locandine, Fantascienza. Book.

Busta editoriale contenente 10 manifesti originali pubblicitari del film La tragedia del Capitano Scott del 1948 diretto da Charles Frend con John Mills. Dimensioni 50 x 35 cm. Tutti riultano piegati in centro. Piccole abrasioni ad alcuni ai margini ma nel complesso buone condizione, raro set completo. La fotobusta è un set di foto scattate durante le riprese del film con aggiunte le indicazioni del titolo e della produzione raccolte in un involucro di carta (busta) con stampate le informazioni essenziali tra cui il regista, l anno di edizione, il titolo originale e i credit. Chiaramente la parte principale dello spazio è dedicata all immagine del film e la selezione delle scene era ad opera delle case di distribuzione. La collezione completa varia dalle 8 alle 16 foto buste per ogni pellicola. La tragedia del capitano Scott (Scott of the Antarctic) è un film del 1948 diretto da Charles Frend. La storia prende spunto da un evento realmente accaduto, la spedizione Terra Nova impresa tentata nel 1909 dall'esploratore Robert Falcon Scott, il quale intendeva organizzare il viaggio e raggiungere il Polo Sud geografico, per la prima volta. Cinque membri della squadra riusciranno nell'impresa ma scopriranno di essere stati preceduti dall'esploratore norvegese Roald Amundsen. Durante il tragico ritorno, moriranno tutti.

In-4°, pp. XLI, 25 lettere fuori testo in facsimile di Wilde a Douglas e una di Douglas a Wilde, perfettamente riprodotte, un ritratto fotografico di Douglas in antiporta. Legatura in mezza pergamena con titolo in oro al dorso, in custodia. Esemplare in barbe su carta fatta a mano. Tiratura di 225 esemplari numerati, il nostro è il n. 62. Pubblicato privatamente da William Andrews Clark, Jr., nel 1924 come regalo personale ad amici e colleghi, questo volume estremamente raro di sole 225 copie accuratamente prodotte con carta fatta a mano. Stampato privatamente a San Francisco dall'importante editore di stampa fine John Henry Nash. William Andrews Clark, Jr. (1877-1934), figlio del senatore William Andrews Clark, fu il fondatore della Filarmonica di Los Angeles nel 1919. Quando morì nel 1934, lasciò in eredità la sua vasta biblioteca di libri e manoscritti rari, la William Andrews Clark Memorial Library, all'Università della California. Forse la collezione più preziosa ed estesa della Biblioteca è l'opera di e relativa a Oscar Wilde. È considerata la collezione più completa del suo genere al mondo. Clark originariamente acquistò i manoscritti di Wilde dal figlio di Wilde, Vyvyan Holland, tra gli altri. Oggi la collezione comprende fotografie, ritratti originali, caricature, locandine e ritagli di notizie. La maggior parte degli importanti studi di Wilde negli ultimi anni hanno attinto pesantemente alle risorse di Clark. La Clark ha anche iniziato a collezionare libri e manoscritti del circolo letterario di Wilde e dei movimenti decadenti e modernisti degli anni 1890, comprese le edizioni più importanti di William Butler Yeats e molti altri. Interessante raccolta di lettere che uno dei più grandi scrittori in lingua inglese al suo caro ragazzo, Wilde fu processato e condannato a due anni di lavori forzati per grave indecenza - in altre parole per la sua omosessualità. Il suo rifiuto di rinunciare al suo orientamento sessuale e il suo amore per Lord Alfred Douglas (Bosie) lo hanno reso prima un martire della società inglese e poi un'icona dell'amore libero.

Milano, Data, 1970 (anni), Tutto il pubblicato (32 numeri in 28 fascicoli). Collezione in ottime condizioni. Ideata nel 1970 da Tommaso Trini Castelli già collaboratore della rivista «Domus» e in seguito docente di Storia dell arte moderna all Accademia di Belle Arti di Urbino e di Milano «Data» si proponeva come un "database" da qui il titolo dei maggiori eventi italiani e internazionali di arte contemporanea, trovando il proprio terreno di partenza e il proprio orizzonte di riferimento per quanto non esclusivi nell Arte Povera e nella Conceptual Art. Nei suoi sette anni di vita con 32 uscite suddivise in 28 fascicoli dal settembre 1971 all estate del 1978 la rivista ha ospitato interventi di importanti critici tra cui Renato Barilli, Achille Bonito Oliva, il "padre" del movimento Arte Povera Germano Celant, Maurizio Fagiolo , interviste agli artisti, riproduzioni fotografiche di opere e di momenti performativi, recensioni, oltre a una selezione, come già ricordato, delle migliori esposizioni in corso, presentate direttamente attraverso le locandine delle gallerie coinvolte. Da segnalare, ovviamente, le copertine, realizzate ogni volta con opere di artisti diversi: la prima celebrava l Arte Povera con «Marmo rosa del Portogallo e seta naturale» di Luciano Fabro, mentre l ultima utilizzava un particolare di «L occhio della pittura» di Emilio Tadini. In mezzo, tra gli altri, opere di Mario Ceroli, Alighiero Boetti, Mario Nigro, Marisa Merz, Gianni Emilio Simonetti, Mimmo Paladino. G. Maffei, Libri e documenti. Arte povera 1966-1980, Corraini, 2007, p. 278. in 8°. brossure illustrate (opere di artisti diversi per ogni fascicolo), Tutto il pubblicato (32 numeri in 28 fascicoli). Collezione in ottime condizioni. brossure illustrate (opere di artisti diversi per ogni fascicolo),