Leonardo Ricci è stato allievo di Giovanni Michelucci e amico di Albert Camus e Jean-Paul Sartre, con i quali ha condiviso l'approccio esistenzialista alle cose del mondo. Era un pittore affascinato dal primitivismo mutuato da Schiele e Picasso, e infine, naturalmente, un architetto eccezionale. La sua ricerca copre tutte le scale, dalle case ai villaggi comunitari, agli edifici di rappresentanza fino all'invenzione di macrostrutture per la cosiddetta città-terra. In ogni opera Ricci non seguiva regole formali prestabilite, il suo scopo era quello di prevedere i bisogni fondamentali dell'uomo e quindi delineare le sue realizzazioni architettoniche. Ricci definiva questo processo come "logico": un desiderio incessante di trovare collegamenti tra le materie naturali e di definire gli spazi come risultato di libere sequenze di atti umani. Un processo sempre orientato verso una stretta interazione tra la sua architettura, l'individuo e la comunità.
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