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La Capria, Raffaele Doppio misto ISBN 13: 9788804623854

Doppio misto - Brossura

 
9788804623854: Doppio misto
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Un viaggio in America alla fine degli anni Cinquanta, l'Università di Harvard, gli incontri a volte esilaranti che rivelano i vari aspetti del Paese e i risvolti sentimentali di quel viaggio. La storia di una grande amicizia con l'indimenticabile Giovanni e insieme il racconto del suo amore tormentato con Kiki al tempo della Dolce Vita. L'educazione sadomaso impartita da una perversa e attraente Fràulein al bambino Dudù, che ne rimarrà segnato per sempre. Un matrimonio che ricorda la favola della Bella e la Bestia, i tradimenti reciproci, la vita sommersa e quella salvata, malgrado tutto, dalla fedeltà del cuore. Quattro racconti giocati come a tennis in una partita in doppio misto, un unico personaggio che li attraversa legandoli con un filo rosso, un libro sfaccettato che indaga le vie tortuose dell'animo e le oscure intermittenze del desiderio.

Le informazioni nella sezione "Riassunto" possono far riferimento a edizioni diverse di questo titolo.

  • EditoreMondadori
  • Data di pubblicazione2012
  • ISBN 10 8804623853
  • ISBN 13 9788804623854
  • RilegaturaCopertina flessibile
  • Numero di pagine131
  • Valutazione libreria

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Capria, Raffaele La
Editore: Mondadori, Milano (2012)
ISBN 10: 8804623853 ISBN 13: 9788804623854
Nuovo Rilegato Quantità: 1
Valutazione libreria

Descrizione libro Pappband. Condizione: New. 20x13 cm, Romane. 131p., Sprache: Italienisch, NUEVO / NEU / NEW. Rústica. Oggi Raffaele La Capria compie novant'anni, e li festeggia con un nuovo libro, Doppio misto, uscito ieri in libreria per le Libellule Mondadori (pp. 144, 10), in cui inanella cinque racconti editi e inediti, che appaiono, semplicemente, dotati di rara grazia. Sono pagine particolari, anche per uno scrittore che ha mostrato di saper «battere il crawl» della prosa a proprio piacimento, nel corso di una lunghissima carriera, conducendo il lettore ora alla superficie ora in profondità: ma questi racconti contengono confessioni, e visioni, e ricordi, che sincronizzano una fermezza commossa dello sguardo - sulla morte, sugli errori propri e altrui, sull'amore - alla levigata perfezione della frase. Tanto che, pur essendo composto da racconti, il libro si legge come un romanzo. Raffaele La Capria, «Doppio misto», Libellule Mondadori (pp. 144, 10),Raffaele La Capria, «Doppio misto», Libellule Mondadori (pp. 144, 10), A leggerlo come un romanzo, dunque, lo si direbbe appunto una partita, un doppio misto, ovvero un dialogo - di quelli che talvolta la letteratura consente - tra i vivi, con i quali ancora tutto è in gioco, la moglie Ilaria e la figlia, ma anche i lettori, e invece i morti, gli amici scomparsi, le epoche vissute fino in fondo e ora passate. Una partita in cui è in gioco soprattutto la verità sull'esistenza. Ma una partita, va detto, di grande vividezza e di intensità - o si potrebbe pensare a un libro di ricordi tristi, malinconici, cosa che invece non è. Anzi, tutto è riattraversato con energia, con vigore: il primo viaggio americano, nel racconto «America '57», l'amore insufficiente ma elegante di una coppia di amici in «Kiki e Giovanni», i peccati del racconto «La Frõulein, la puttana e la signora», l'equilibrio della maturità di «La vita sommersa e quella salvata», e il figurato epilogo di «La Bella e la Bestia». La Capria comincia a raccontarsi, fin dalla prima pagina, senza tentare di riportare dal passato a oggi ciò che è passato: ma anzi accentuando la distanza, conducendo il lettore indietro a vivere il presente di allora, l'America dei grandi spazi ancora stupefacenti dei tardi anni Cinquanta. Ed è con uno studentello di trent'anni o poco più, divertito e intimorito, e insieme all'amico Giovanni complice e acerbo quanto lui, che passiamo dal college prestigioso alla New York torrida del boom, cos come è quasi per gioco, durante la gita frizzante e spensierata tra centri commerciali e «restaurant», che entriamo in una funeral house dispersa nelle pianure degli Stati Uniti, e ci lasciamo condurre, spiazzati ed esitanti come il giovane autore, tra le bare «aerodinamiche» della ditta. Il senso della fine, della perdita, giunge sorridendo, ma non è per questo meno abissale: e proprio l'averlo incontrato in piena vita, mentre i due giovani fremono passando dall'uno all'altro amore nel loro primo grande viaggio insieme, lo rende ancor più doloroso, e come sordo, inamovibile, fatale. Apprenderemo poi che l'amico Giovanni, in tarda età, è morto, ma in «Kiki e Giovanni» i due amici ormai di mezza età sono ancora nel pieno della loro avventura; La Capria traccia in questo racconto una storia d'amore - o meglio di non amore - appena pennellata eppure efficacissima nel dire, attraverso le movenze di una dama dell'alta società e di un aitante intellettuale, appunto la Kiki e il Giovanni del titolo, tutte le caratteristiche di un ambiente, l'eleganza di un'epoca. Ma mentre l'amico trova una qualche pace, o «disordine prestabilito», con Kiki, ora tocca a La Capria, anzi «Dudù», come si chiama spesso nel libro (altro segno questo, di una grande intimità di scrittura, poiché si tratta del suo vero diminutivo) raccontarci dell'amore. Del suo. O meglio dei suoi amori, poiché in «La Frõulein, la puttana e la signora», gli amori e le passioni narrate sono parecchie: e in più qui . Codice articolo 300003

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