"Quando lo Stato privatizza una ferrovia, una linea aerea o la sanità, o cerca di privatizzare il servizio idrico integrato (cioè l'acqua potabile) o l'università, esso espropria la comunità (ogni suo singolo membro prò quota) dei suoi beni comuni (proprietà comune), in modo esattamente analogo e speculare rispetto a ciò che succede quando si espropria una proprietà privata per costruire una strada o un'altra opera pubblica". In questo agile volume Ugo Mattei ragiona attorno a un tema di grande attualità internazionale perché pensare ai beni comuni significa "innanzitutto utilizzare una chiave autenticamente globale che pone al centro il problema dell'accesso e dell'uguaglianza reale delle possibilità su questo pianeta". Dalla lotta per l'università e la scuola pubblica a quella per l'informazione critica; dalle battaglie contro il precariato e per un lavoro di qualità a quelle contro lo scempio e il consumo del territorio; dalla lotta contro la privatizzazione della rete internet a quella contro le grandi opere (TAV, Dal Molin, Ponte sullo stretto), i beni comuni ci riguardano da vicino. Ugo Mattei li considera come riconquista di spazi pubblici autenticamente democratici, base per un pensiero politico e istituzionale nuovo e radicalmente alternativo fondato sulla qualità dei rapporti e non sulla quantità dell'accumulo.
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Destinazione, tempi e costiDa: LIBRERIA VOLUME SECONDO, Rovereto, TN, Italia
pamphlet. Condizione: Buono (Good). Brossura XVIII, 115 p. 21x14 cm 9788842060628 Buono (Good) Etichetta al contropiatto posteriore. Book. Codice articolo bc_3205
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Da: librisaggi, SAN VITO ROMANO, Italia
brossura. Condizione: Molto buono (Very Good). Condizioni buone. Scritta in penna nell'occhietto. Testo con numerosi segni a margine e sottolineature in penna. 115 9788842060628 Molto buono (Very Good) . Book. Codice articolo BOOK-U-010383746
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