Passando vicino all'edificio delle Poste Centrali di Trento si può notare inserito nel muro un portale del cinquecento. Questa è una delle poche testimonianze rimaste della presenza di uno degli edifici più belli e rinomati del cinquecento trentino. Questo libro narra la storia di questo palazzo rinascimentale, distrutto da un incendio esattamente 300 anni dopo l'avvenimento che lo aveva reso celebre, il Concilio di Trento. Ecco, allora, la vicenda del palazzo "a Prato", fatto costruire dalla omonima famiglia che si era progressivamente affermata fra la nobiltà trentina, contribuendo allo sviluppo della città sia con attività commerciali ed estrattive, sia con donazioni benefiche. L'edificio fu realizzato in via Calepina, nel quartiere Borgo Nuovo, alle spalle del Duomo di Trento, dove troveranno ubicazione varie residenze nobiliari. Durante il Concilio esso diviene la sede dei legati pontifici, i rappresentanti del papa, e dalla vicina chiesa ss Trinità parte la processione conciliare verso il Duomo di Trento. Nel 1830, dopo varie vicende, compresa la proposta di farne il nuovo palazzo vescovile, è sede di uno zuccherificio...
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