Libri antichi e da collezione
Guida per collezionisti di libri

Come identificare e collezionare prime edizioni

The Hobbit - First Edition

Possiamo dire che nessun altro concetto ha mai messo così in disaccordo librerie e collezionisti quanto quello riguardante le “prime edizioni”. In termini editoriali, tecnicamente appartengono ad un’edizione tutte le copie di un libro che sono stampate con la stessa composizione tipografica. Un libro appartiene alla seconda edizione quando vengono apportati cambi sostanziali a tale copia. Inoltre, in termini tecnici, una definizione molto approssimativa di prima edizione sarebbe quella che la identifichi con la prima apparizione dell’opera in questione.

Per chiarire meglio questo concetto è necessario aggiungere che la prima volta che la casa editrice lancia un nuovo libro, tutte le copie dello stesso libro che sono stampate senza cambi importanti possono considerarsi una prima edizione. Se tutta la prima edizione viene venduta e la casa editrice decide di mandarla in ristampa senza apportare sostanziali modifiche, il libro sarà descritto come prima edizione, seconda ristampa. D’altro canto, se vengono effettuate modifiche sostanziali al libro dopo che la prima edizione è stata venduta, come ad esempio l’aggiunta di una prefazione o di un capitolo, allora si tratterà della seconda edizione.

La maggior parte dei librai o dei collezionisti vogliono “ la prima vera edizione”, l’edizione che cronologicamente ha anticipato tutte le altre e a volte per identificarla è necessario un vero e proprio lavoro investigativo.

Come identificare la prima edizione di un libro

Identificare una prima edizione non è cosa da poco. Ogni casa editrice, infatti, usa modalità diverse e in continua evoluzione per identificare una prima edizione.

La tecnica più semplice per sapere se un libro è in prima edizione è controllare nella pagina dei diritti d’autore se compare “ prima edizione”. Un altro metodo molto comune di identificazione è attraverso la sequenza dei numeri, generalmente tra 1 e 10, che compare sempre nella pagina dei diritti d’autore. Se 1 è in grassetto significa che si tratta di una prima edizione. Questa modalità viene usata fin dalla Seconda Guerra Mondiale.

I numeri possono essere in ordine crescente o decrescente o a volte possono non avere nessun ordine ben definito, dipende dall’editore. In basso, sarà possibile trovare tre esempi di sequenze, le quali indicano che si tratta di una prima edizione.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
10 9 8 7 6 5 4 3 2 1
1 3 5 7 9 10 8 6 4 2
(sono tutte prime edizioni)

In alcuni casi alla sequenza di numeri può essere affiancata la parola “prima edizione”, ma si deve fare attenzione poiché gli editori possono lasciare scritto “prima edizione” anche quando si tratta, ad esempio, della terza ristampa, come nell’esempio riportato qui sotto
3 4 5 6 7 8 9 10
(Terza ristampa)

La sequenza di numeri sottostanti identificano una seconda edizione stampata nel 1975:
75 76 77 78 79 10 9 8 7 6 5 4 3 2

Se la data che compare nella pagina dei diritti d’autore coincide con la data nella pagina del titolo, probabilmente si ha a che fare con una prima edizione. La maggior parte delle case editrici del XIX secolo collocavano la data di pubblicazione nella pagina del titolo. Tuttavia, questa pratica cadde in disuso a partire dal 1900 in poi e la data iniziò ad apparire nella pagina dei diritti d’autore.

Le case editrici non si esprimono in merito alle prime edizioni, ma le librerie hanno imparato ad indentificarle attraverso altri metodi, come ad esempio attraverso le correzioni di alcuni refusi o errori nelle edizioni precedenti.

Consigliamo,inoltre, la consultazione di:Prime Edizioni di Scrittori Italiani. Repertorio Pratico per Bibliofili e Librai di Giovanni Biancardi e Cristina Francese e Collezionare libri antichi, rari, di pregio di Hans Tuzzi.

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