Venezia, città di culture e storia libraria, si appresta ad accogliere la nuova edizione di “Librai Antiquari a Venezia”. Dopo il successo dell’edizione del febbraio 2023, l’Associazione Librai Antiquari d’Italia e l’Antica Stamperia Armena si preparano a trasformare Palazzo Pisani-Revedin in un palcoscenico di opere d’arte letteraria. Il presidente dell'Associazione Librai Antiquari d'Italia (ALAI), Gabriele Maspero, ci svela i dettagli e le passioni che circondano questo evento unico.
Cosa ha spinto l'Associazione Librai Antiquari d'Italia e l'Antica Stamperia Armena a organizzare nuovamente la mostra "Librai Antiquari a Venezia"?
Nel Febbraio 2023 abbiamo svolto l’evento con interessanti risultati di pubblico e feedback positivi, anche di stranieri e istituzioni. Le oggettive difficoltà logistiche della laguna hanno reso avventuroso l’allestimento ma divertente il weekend. Così la passione per i libri rari si è fusa all’atmosfera particolarissima veneziana. Format vincente non si cambia.
Quali sono le aspettative e gli obiettivi principali per la seconda edizione di "Librai Antiquari a Venezia"? C'è qualcosa di speciale o innovativo che i visitatori possono aspettarsi?
Negli stessi locali della fiera l’ALAI organizza un’esposizione di carte decorate del Settecento, ovvero xilografate, dorate, marmorizzate, a colla. Provengono da privati e ci riconnettono alla Biblioteca Marciana, dove si è appena tenuto un percorso espositivo incentrato sulle carte per coprire i libri. E’ un collezionismo fresco, di recente approccio, che colpisce per l’estetica e racconta la moda delle copertine variegate e stravaganti.
Che ruolo svolge Palazzo Pisani-Revedin nel creare un'atmosfera unica per la mostra? In che modo la scelta di Venezia influisce sull'esperienza complessiva?
Siamo su Campo Manin, centralissimi e vicini alla basilica di San Marco. L’Antica Stamperia Armena ha proposto agli associati ALAI alcune visite guidate nei luoghi che interessano la cultura del libro: San Lazzaro degli Armeni, Fondazione Querini Stampalia, Biblioteca Marciana, Ateneo Veneto. Si dice che Venezia sia un teatro a cielo aperto, e il contesto influisce molto sulle emozioni legate alla bibliofilia.
Considerando la partecipazione europea, come si coltiva la collaborazione tra librerie antiquarie di diverse regioni e tradizioni? Ci sono sinergie particolari che emergono da questa diversità?
Gli espositori fanno tutti parte della Lega Internazionale dei Librai Antiquari (LILA-ILAB), una rete che riunisce le associazioni di ogni Stato. Esiste quindi una comunità culturale e commerciale sovranazionale molto concreta. Le differenze di gusto dei librai esistono anche per via del territorio di provenienza, ma soprattutto per il bagaglio personale. Il vero antiquario lo riflette sui clienti.
In che modo la fiera contribuisce a promuovere la cultura libraria e l'amore per il libro antico tra il pubblico più ampio, non solo tra gli esperti e collezionisti?
I librai prendono parte alle fiere per vendere i propri libri. Tuttavia oggi i canali commerciali sono innumerevoli, e il primo obiettivo associativo di una mostra è la promozione. Va ripreso il concetto espositivo di Tammaro De Marinis, che a suo tempo organizzava rassegne retrospettive: a Lipsia nel 1914, a Firenze nel 1922, a Parigi nel 1926. Tutto per incrementare l’interesse generale sul libro antico italiano. I cataloghi di quelle mostre storiche sono ancora acquistabili on-line.
Quali sono alcuni libri, scrittori od opere che considera intrinsecamente legati alla città e che potrebbero ispirare gli amanti dei libri partecipanti alla fiera?
Ciò che espongono i librai è spesso una sorpresa. Se però penso specificamente a Venezia io immagino sempre le aldine, pubblicazioni del notissimo tipografo e intellettuale rinascimentale Aldo Manuzio. La città è poi talmente ricca di storia libraria che si va dalla tradizione bizantina o armena, fino al luminoso Settecento con Giacomo Casanova, il teatro di Goldoni, le stampe di Visentini e Canaletto, le musiche di Vivaldi. Qualcosa si vedrà di sicuro.
Tra le opere esposte a "Librai Antiquari a Venezia", c'è un particolare tesoro bibliografico o un libro straordinario che ritiene possa suscitare un interesse particolare nei visitatori?
Ho sentito che qualcuno presenterà un esemplare straordinario dell’Orlando Furioso stampato da Zatta, 4 volumi, 1772-1773. Già di per sé l’opera è preziosa, e conta delle magnifiche tavole illustrative in rame, ma qui verrà esposto un esemplare straordinario col testo completamente inquadrato in particolarissime cornici calcografiche, assenti in altre copie.