Editore: Sansoni ed., Firenze, 1973
Da: Libreria Le Colonne, TORINO, TO, Italia
EUR 25,00
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Aggiungi al carrelloIn-16° (cm.14,6x10,6), pp. 137, (3) + bel RITRATTO fotografico in antiporta, protetto da velina. Distinta veste tipografico-editoriale su carta forte. ANIANTE (pseudonimo di Antonio Rapisarda), grande scrittore siciliano, da principio incline al realismo magico e al Futurismo (commediografo d'avanguardia con Bragaglia); scopritore di talenti e conoscitore d'arte; visse a Parigi (e qui parla di Modigliani (morto nel 1929), Matisse a Cimiez, Picasso, Renoir a Cagnes sur Mer, Chagall, Tozzi, De Pisis, Tamburi negli anni 20 e ss.; e poi a Nizza e dal 1960 a Latte nel Ponente Ligure. Imperdibile punto di vista in presa diretta su miserie e glorie di un ambiente artistico di prima grandezza .
Editore: Studio Editoriale Moderno., Catania., 1923
Da: DARIS SAS, Lucca, LU, Italia
EUR 25,00
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Aggiungi al carrelloIn-16°, leg. in bross. edit., pp. 198(2). Due piccole mancanze al dorso, fioriture sparse, ma buon esemplare. Antonio Aniante è stato uno scrittore e commediografo italiano. Esordì come giornalista per la rivista '900', Cahiers d'Italie et d'Europe di Massimo Bontempelli e Curzio Malaparte, ma si rivelò ben presto come buon autore teatrale. Fu influenzato inizialmente dal realismo magico e dal futurismo. Dopo avere intrapreso gli studi classici cominciò a pubblicare su giornali e riviste catanesi liriche e brevi racconti, frequentando anche personaggi come Filippo Anfuso, Ercole Patti, Vitaliano Brancati e Giuseppe Villaroel. Negli anni Trenta lo troviamo a Parigi, dove vive da bohèmienne vendendo libri di seconda mano e gestendo una galleria d'arte a Montparnasse. Inoltre collabora con articoli a giornali, riviste, dando vita a romanzi, racconti e biografie. Dal 1946 si stabilirà sulla Costa Azzurra a Latte, un paesino vicino Ventimiglia, dove morirà il 6 novembre del 1983.
EUR 70,00
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Aggiungi al carrelloIn-8°, pp. 213, (3), brossura editoriale azzurra con titolo in marrone e motto editoriale (Ti moi sun douloisin - Che cosa ho io a che fare con gli schiavi?) in giallo entro cornice marrone che racchiude un filetto in giallo. Titolo e motto in rosso al frontespizio. Stampato dalle Officine Arti Grafiche Monfrini., Via Vigentina 33 Milano. Alcune bruniture e macchie alla brossura Muovendosi tra gli stessi vicoli della Parigi bohémien del suo autore, Sara Lilas, disinvolta seduttrice meticcia, si mostra al lettore come rappresentazione di una 'modernità popolare', quasi evasiva, contrapposta alla speculazione introspettiva dei grandi autori del tempo. Il romanzo, ambientato nel cuore di Montmartre, si distingue per uno stile veloce e tratti esotici, includendo riferimenti alla cronaca sportiva e alle nuove sonorità del jazz. In una Parigi già cosmopolita e affascinante, Sara cerca di affermarsi secondo lo stile balzachiano, conquistando la metropoli nonostante la sua mancanza di principi etici e morali. ( Postfazione di: Zaccaria Giuseppe per la riedizione del 2020) Lanzillotta n.74.