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Editore: Facsimile Publisher, 2015
ISBN 10: 9333344292ISBN 13: 9789333344296
Da: Books Puddle, New York, NY, U.S.A.
Libro
Condizione: New. pp. 42.
Editore: Mancosu Editore, 2008
ISBN 10: 8887017476ISBN 13: 9788887017472
Da: Apeiron Book Service, Sant'Oreste, RM, Italia
Libro
brossura. Condizione: nuovo. Original price / prezzo originale 12,00 -> our price / nostro prezzo 11,40, Nuovo. Brossura con alette., Ill. bn: --, Ill. colori: Fully Illustrated in colour, Peso: 255 gr.
Editore: Legare Street Press, 2023
ISBN 10: 1021812560ISBN 13: 9781021812568
Da: Ria Christie Collections, Uxbridge, Regno Unito
Libro
Condizione: New. In.
Editore: Quodlibet, 2013
ISBN 10: 8874624522ISBN 13: 9788874624522
Da: libreriauniversitaria.it, Occhiobello, RO, Italia
Libro
Condizione: NEW.
Data di pubblicazione: 2023
Da: True World of Books, Delhi, India
Libro Print on Demand
LeatherBound. Condizione: New. LeatherBound edition. Condition: New. Reprinted from 1775 edition. Leather Binding on Spine and Corners with Golden leaf printing on spine. Bound in genuine leather with Satin ribbon page markers and Spine with raised gilt bands. A perfect gift for your loved ones. NO changes have been made to the original text. This is NOT a retyped or an ocr'd reprint. Illustrations, Index, if any, are included in black and white. Each page is checked manually before printing. As this print on demand book is reprinted from a very old book, there could be some missing or flawed pages, but we always try to make the book as complete as possible. Fold-outs, if any, are not part of the book. If the original book was published in multiple volumes then this reprint is of only one volume, not the whole set. Sewing binding for longer life, where the book block is actually sewn (smythe sewn/section sewn) with thread before binding which results in a more durable type of binding. Pages: 387.
Editore: Legare Street Press, 2023
ISBN 10: 1019770481ISBN 13: 9781019770481
Da: Ria Christie Collections, Uxbridge, Regno Unito
Libro
Condizione: New. In.
Editore: ca. 1780., 1780
Da: Antiquariat Steffen Völkel GmbH, Seubersdorf, Germania
Arte / Stampa / Poster
Bild-Maße: ca. 15,5 x 9 cm. -- Original Kupferstich. -- im Außenrand leicht fleckig, sonst gut erhalten. || Original engraving. -- slightly stained on the outer margin, otherwise in good condition. Sprache: Italienisch Gewicht in Gramm: 10.
Editore: Mostra Internazionale dell'Antiquariato, Milan, 1989
Da: Syber's Books, Melbourne, VIC, Australia
Hardcover. Condizione: Very Good. Condizione sovraccoperta: Very Good. Photographic (illustratore). annual -- 1st Thus. 2.7 kg; 552 pages, in Italian, with numerous full-page colour plates of antiquities, artworks, sculptures, furniture, painting, china, glassware etc etc. Photographic illustrated dustjacket. Apart from a gift inscription on the front free end page there is no damage to the book. The book is written in Italian. Size: 4to 9¾" - 12" tall. We are happy to provide pictures of this book on request Illustrator: Photographic. Quantity Available: 1. Shipped Weight: 1-2 kilos. Category: Antiques & Collectibles; Catalogues; Art; Inventory No: 0234041.
Editore: WENTWORTH PR, 2016
ISBN 10: 1363165097ISBN 13: 9781363165094
Da: moluna, Greven, Germania
Libro
Kartoniert / Broschiert. Condizione: New.
Data di pubblicazione: 1830
Da: BOTTEGHINA D'ARTE GALLERIA KÚPROS, Rosignano Solvay, LI, Italia
Arte / Stampa / Poster
No legatura. Condizione: ottimo. Londra, 1830 circa. Incisione in rame all'acquaforte, b/n, cm 12 x 16. Margini rifilati alla battuta ma buono stato. Francesco Bartolozzi (Firenze, 1727 - Lisbona, 1815) disegnatore, pittore e incisore italiano, figlio di un orefice fiorentino. Nella bottega paterna cominciò a prendere confidenza con il disegno e con la pratica dell'incisione; ancora adolescente si trasferì a Venezia, dove perfezionò la sua arte alla scuola del Wagner, raggiungendo rapidamente notorietà e fama. Il segreto dello straordinario successo di cui godette costantemente già in vita si deve soprattutto all'originale sua tecnica che tanto piaceva allo spirito del Settecento, l'incisione a puntini (pointellisme). Benché creata in Italia da Giulio Campagnola e frequentemente adoperata, questa tecnica è rimasta soprattutto legata al nome di Bartolozzi che ne ricercò le possibilità, ne sfruttò le risorse e ne perpetuò la pratica attraverso una fiorentissima scuola da lui stesso fondata. Il Bartolozzi arrivò poi a quella sua inconfondibile maniera grazie al suo temperamento sempre orientato alla grazia e alla leggiadria, con gusto e armonia. Nel 1764, chiamato dal Dalton, bibliotecario di Giorgio III, si recò a Londra. Qui l'incisione era all'epoca tutta orientata alla maniera nera o al mezzotinto ma cominciava pian piano a percepire la maniera punteggiata (stipple engraving) che il Ryland aveva lanciato con successo. E qui Bartolozzi trovò fertile terreno, sì che in breve divenne il massimo esponente di questa tecnica. Quattro anni dopo entrava a far parte della costituenda Accademia Reale. Ebbe una schiera numerosa e attiva di discepoli, fra i quali Minesi, Schiavonetti, Tomkins, Cheesman, Ogborne, Marcuard. Pare che oltre duemila stampe portino il suo nome: allegorie, ritratti, soggetti di storia e di genere, copie dall'antico, illustrazioni, frontespizi, diplomi, avvisi di teatro, annunzi, biglietti e inviti per balli e concerti, il tutto sempre intagliato con grazia e robustezza, freschezza e virtuosità incomiabili. Per corrispondere alle esigenze di un simile lavoro, egli doveva ricorrere non solo all'aiuto degli allievi ma anche alla collaborazione di artisti che gli fornissero soggetti da incidere. Ne ebbe moltissimi: da Gian Battista Cipriani che ritrovò a Londra, ad Angelica Kauffmann, Hamilton e Wheatley, e da tutti ricevette figurazioni allegoriche felici. Le opere completamente sue, pur non molte, restano in compenso piccoli capolavori. Basti ricordare "L'Origine del Disegno," "Il Giardino dei Putti", "Il Mercato dell'Amore", tutte ammirevoli per sobrietà ed efficacia di esecuzione. Nel ritratto non dimostrò una paritetica maestria ma incise con abilità le opere di grandi maestri come Gainsborough, Reynolds, Lawrence, e Copley, arrivando a ottenere re equivalenze del colore grazie a ingegnose e inesauribili combinazioni di linee e di punti. Nelle stampe dei suoi rami si compiacque di un inchiostro tipico, il cosiddetto "Rosso Bartolozzi" e amò pure cercare con accorgimento effetti di vero colore. Il suo segreto consisteva nell'inchiostrare completamente il rame col tono dominante, che toglieva poi coi veli il più possibile. Le tracce rimanenti fondevano e armonizzavano a meraviglia i vari colori, che venivano applicati successivamente, dai più scuri ai più chiari, su una unica lastra, in modo da ottenere la prova con una sola tiratura. Nel 1802 lasciò l'Inghilterra per recarsi a dirigere l'Accademia Nazionale di Lisbona. Qui continuò a lavorare con lena e gioia inalterate fino alla morte. (Fonte Treccani) (Bibl.: T. W. Tuer, Bartolozzi and his works, Londra 1881; S. Brinton, Bartolozzi and his works, Londra 1881; id., Bartolozzi and his pupils in England, Londra 1903; I. T. Herbert Bailly, F. B., Londra 1907; P. Kristeller, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, II, Lipsia 1908; A. Baudi di Vesme, F. B., Milano 1928; A. Calabi, F. B., Milano 1929).
Data di pubblicazione: 1830
Da: BOTTEGHINA D'ARTE GALLERIA KÚPROS, Rosignano Solvay, LI, Italia
Arte / Stampa / Poster
No legatura. Condizione: discreto. Londra, 1830 circa. Incisione in rame all'acquaforte virata al seppia, cm 136 x 44,5. Margine inferiore rifilato alla battuta, tracce ai margini laterali, discreto stato. Francesco Bartolozzi (Firenze, 1727 - Lisbona, 1815) disegnatore, pittore e incisore italiano, figlio di un orefice fiorentino. Nella bottega paterna cominciò a prendere confidenza con il disegno e con la pratica dell'incisione; ancora adolescente si trasferì a Venezia, dove perfezionò la sua arte alla scuola del Wagner, raggiungendo rapidamente notorietà e fama. Il segreto dello straordinario successo di cui godette costantemente già in vita si deve soprattutto all'originale sua tecnica che tanto piaceva allo spirito del Settecento, l'incisione a puntini (pointellisme). Benché creata in Italia da Giulio Campagnola e frequentemente adoperata, questa tecnica è rimasta soprattutto legata al nome di Bartolozzi che ne ricercò le possibilità, ne sfruttò le risorse e ne perpetuò la pratica attraverso una fiorentissima scuola da lui stesso fondata. Il Bartolozzi arrivò poi a quella sua inconfondibile maniera grazie al suo temperamento sempre orientato alla grazia e alla leggiadria, con gusto e armonia. Nel 1764, chiamato dal Dalton, bibliotecario di Giorgio III, si recò a Londra. Qui l'incisione era all'epoca tutta orientata alla maniera nera o al mezzotinto ma cominciava pian piano a percepire la maniera punteggiata (stipple engraving) che il Ryland aveva lanciato con successo. E qui Bartolozzi trovò fertile terreno, sì che in breve divenne il massimo esponente di questa tecnica. Quattro anni dopo entrava a far parte della costituenda Accademia Reale. Ebbe una schiera numerosa e attiva di discepoli, fra i quali Minesi, Schiavonetti, Tomkins, Cheesman, Ogborne, Marcuard. Pare che oltre duemila stampe portino il suo nome: allegorie, ritratti, soggetti di storia e di genere, copie dall'antico, illustrazioni, frontespizi, diplomi, avvisi di teatro, annunzi, biglietti e inviti per balli e concerti, il tutto sempre intagliato con grazia e robustezza, freschezza e virtuosità incomiabili. Per corrispondere alle esigenze di un simile lavoro, egli doveva ricorrere non solo all'aiuto degli allievi ma anche alla collaborazione di artisti che gli fornissero soggetti da incidere. Ne ebbe moltissimi: da Gian Battista Cipriani che ritrovò a Londra, ad Angelica Kauffmann, Hamilton e Wheatley, e da tutti ricevette figurazioni allegoriche felici. Le opere completamente sue, pur non molte, restano in compenso piccoli capolavori. Basti ricordare "L'Origine del Disegno," "Il Giardino dei Putti", "Il Mercato dell'Amore", tutte ammirevoli per sobrietà ed efficacia di esecuzione. Nel ritratto non dimostrò una paritetica maestria ma incise con abilità le opere di grandi maestri come Gainsborough, Reynolds, Lawrence, e Copley, arrivando a ottenere re equivalenze del colore grazie a ingegnose e inesauribili combinazioni di linee e di punti. Nelle stampe dei suoi rami si compiacque di un inchiostro tipico, il cosiddetto "Rosso Bartolozzi" e amò pure cercare con accorgimento effetti di vero colore. Il suo segreto consisteva nell'inchiostrare completamente il rame col tono dominante, che toglieva poi coi veli il più possibile. Le tracce rimanenti fondevano e armonizzavano a meraviglia i vari colori, che venivano applicati successivamente, dai più scuri ai più chiari, su una unica lastra, in modo da ottenere la prova con una sola tiratura. Nel 1802 lasciò l'Inghilterra per recarsi a dirigere l'Accademia Nazionale di Lisbona. Qui continuò a lavorare con lena e gioia inalterate fino alla morte. (Fonte Treccani) (Bibl.: T. W. Tuer, Bartolozzi and his works, Londra 1881; S. Brinton, Bartolozzi and his works, Londra 1881; id., Bartolozzi and his pupils in England, Londra 1903; I. T. Herbert Bailly, F. B., Londra 1907; P. Kristeller, in Thieme-Becker, Künstler - Lexikon, II, Lipsia 1908; A. Baudi di Vesme, F. B., Milano 1928; A. Calabi, F. B., Milano 1929). .
Editore: Apud J. Murray, Londini, 1845
Libro
Hardcover. Condizione: Very Good. Vol. II. Folio, 44 cm. Bound in 3/4 leather over marbled boards. Hardcover. Good binding and cover. Insignificant scrape on front cover. Scattered foxing (mostly to title frontis). Originally privately published in 1783, the work describes the celebrated collection of gems assembled by the fourth Duke of Marlborough. Latin and French on facing pages, with associated engraved leaf inserted between them. This is an oversized or heavy book, which requires additional postage for international delivery outside the US.
Data di pubblicazione: 1764
Da: Antiquariat im Schloss, Schwaigern, D, Germania
Arte / Stampa / Poster
Guercino Pinsit. F. Bartolozzi sculp. Gedruckt in brauner Farbe. Selbstporträt von Giovanni Francesco Barbieri (1591-1666), besser bekannt als Guercino oder Il Guercino. Er war ein italienischer Maler des Barock aus der Region Emilia und aktiv in Rom und Bologna. Der Name Guercino ist italienisch für Schielender, dieser Spitzname wurde ihm auf Grund seiner schielenden Augen verliehen. Francesco Bartolozzi (*1728-1813) war italienischer Kupferstecher, Zeichner und Verleger, der in London vor allem in Punktiermanier gearbeitet hat und diese Technik zur Vollendung gebracht hat. In dem Entstehungsjahr dieses Blattes ist B. nach England übersiedelt. Dalton, Bibliothekar und künstlerischer Berater des englischen Königs, hat Bartolozzi kurz zuvor beauftragt, einige Zeichnungen nach Guercino stechen zu lassen. Vermutlich stammt dieses Blatt aus dieser Auftragsserie. Blatt gerahmt - durchgängig hell stockfleckig./ Self-portrait of Barbieri, named Guercino, engraved by F.Bartolozzi. Printed in brown colour. Leaf lightly but continuous foxed. dalton, librarian and art-counsel of the king, charged Bartolozzi with a serie of Engravings after drawings of Guercino before B. lived in England. Sprache: Deutsch Gewicht in Gramm: 2100 Blatt: 32,0 x 26,5 cm. Platte: 26,5 x 32, 5 cm. Motiv: 23,5 x 28,5 cm.
Editore: 1793
Da: Libreria Emiliana snc, Venezia, VE, Italia
Arte / Stampa / Poster
Incisione a bulino su rame; i. 424 mm x 340 mm,alla battuta. Grandissimi margini ripiegati. Carta di filo di cotone non vergellata. Al margine inferiore al centro "Aloysius Pisani Eques Et Divi Marci Procurator". Al margine inferiore a sinistra "Pellegrini pinxit 1793" ; a destra "Bartolozzi sculps. 1793". 18mo secolo.
Editore: Venetiis: in Calc. Ridmer (1763)
Da: Libreria Emiliana snc, Venezia, VE, Italia
Arte / Stampa / Poster
(522 x 430) mm. Acquaforte e bulino. Carta vergata a pieni margini. Piccoli restauri ai margini. Al margine inferiore. A sinistra in piccolo: "Amiconi Pinxit. Bortolozzi delineavit". A destra: "Jo. Volpato Sculp. Venetiis in Calc. Ridner. C. P. E. S.". Sotto in grande "Cum Laban intrasset tentorium Rachelis, illa abscondit Idola subter stramenta Cameli, et sedit desuper; Scrutantique ait assurgere nequeo quia juxta consuetudinem feminarum nunc accidit mihi. Gen. XX.33.34.35". Si tratta di uno dei quattro fogli che riproducono altrettanti dipinti di Jacopo Amigoni da disegni di Francesco Bartolozzi. Eseguiti a Venezia per la Calcografia Ridner, sono databili ai primi mesi del 1763 (Ep. Remondini XXIII. 8/6674-84)." Giovanni Volpato 1735-1803 pag. 65-66 18mo secolo.
Editore: [Rome] : Haec omnium, quae extant nobilissima Romanae magnitudinis monumenta . sumptibus ac typis edita a? Joanne Jacobo de Rubeis, restituit auxit Dominicus de Rubeis chalcographus, anno 1693 Romae ., 1693
Da: Wittenborn Art Books, San Francisco, CA, U.S.A.
Prima edizione Copia autografata
Condizione: Good. Oblong folio. 50 x 39cm. 83 numbered plates.New half parchment and marbled board binding by the artisan binder, Sasha Mosalov.Title and dedication included in numbering of plates. Single letterpress leaf bears bibliographical information by Domenco de' Rossi. Dedicatory leaf incorporates port. of Cardinal Flavio Chigi, to whom first ed. was dedicated, engraved by V. Guigou. Plate 30 signed with initials by Robert van Audenaerd, who was responsible for other plates as well. Thirty-one of the plates by Bartoli are copies in reverse of plates from François Perrier's Icones et segmenta (Rome, 1645). Perrier's monogram appears on plates 53 & 54. See Indice.First ed. appeared probably in 1666 and comprised 81 plates. Plates 60 & 61 of the present ed., devoted to the Roman fresco known as the Aldobrandini Wedding, were etched by Bartoli in 1677 and added to the work. In 1690 a group of 31 plates was transferred to another de Rossi publication (Veteres arcus Augustorum), and replaced with 31 others in part by Bartoli. .References; OCLC Number874380230;RIBA, Early printed, 1 (1994), no. 206, p.116-7 [describes mainly a pre-1693 edition].Summary Note:The sculptures shown are accompanied by a short explanatory caption, and statement of location. Several are from the collections of the Barberini, Medici, Borghese, Mattei, Giustiniani and Pamphili; a smaller number from the collections of the Mazarins, Montalto, Della Valle, the Queen of Sweden, Farnese, Massimi, Sacchetti and Vitelleschi; one is from the collection of Cardinal Flavio Chigi, to whom the work is dedicated. Others are from the Vatican and Capitoline collections, from churches and from the Forum of Nerva. Only one is shown from outside Rome, from the royal collection in Madrid.